Capitolo 2

527 18 2
                                    


Più tardi, dopo che Roxy le fece un'intera lezione su cosa mettersi e come uscire da determinate  situazioni imbarazzanti. Era pronta, vestito di tutto punto. Anika si guardò allo specchio un'ultima volta s sorrise al suo riflesso. Quando Cole suonò il campanello, il cuore di Anika sembrava per esplodere nel suo petto. Andò alla porta e l'aprì rivelando un bellissimo Cole. <<Ehi Anika, sei splendida>> Anika sorrise imbarazzata, ravvivandosi i capelli.

 <<Grazie, anche tu stai bene>> Cole l'accompagnò fino alla macchina e le aprì la portiera, mentre saliva guardò Cole salire e allacciarsi la cintura. 

<<Possiamo passare un attimo da casa mia? Ho dimenticato una cosa>> il viaggio durò poco, Cole si fermò davanti al vialetto di casa.

 - Cosa devo fare? Dovrei scendere o aspettato in macchina?-

 <<Ti va di scendere? Solo per un momento>> le chiese Cole <<Non mi va di lasciarti sola in macchina. Starei in pensiero per tutto il tempo>> 

<<D'accordo>> Cole si girò e aprì la portiera, fece il giro della macchina per aprire anche la mia. 

La casa di Cole era bellissima, degna di una rivista per case di lusso: era situata in due piani e il giardina sembrava finto per quanto bello fosse. Quando arrivammo alla porta aspettai che Cole prendesse le chiavi e aprisse la porta. 

<<Padre>> chiamò Cole a gran voce.

 Dalla cucina spuntò la figura di un uomo imponente. 

<<Cole... sei tornato presto. Chi è la tua amica? >> 

<<Anika. Signore, la ragazza di cui vi ho parlato>> Anika sentì le sue guance scaldarsi dal sangue e il cuore palpitare. 

- COLE HA PARLATO DI ME A SUO PADRE

<<Capisco, allora Anika. Ti andrebbe di unirti a me per un tè? >> 

<<Io... certo Signore, con piacere>>  

<<Io vado di sopra non mi aspettate>> detto questo Cole si voltò e salì le scale lì accanto. 

Il padre di Cole le fece segno di seguirlo in cucina, indicandole uno sgabello dell'isola. L'uomo si mise dietro l'isola e le servì una tazza di tè fumante.

 << Allora Anika. Raccontami un po' di te. Che lavoro fanno i tuoi genitori? >> chiese il padre di Cole. <<I miei genitori biologici mi hanno lasciato davanti alla porta di Emily. Lei mi ha adottata e si è presa cura di me, lavora come infermiera all'ospedale fuori città. >> 

<<Capisco, dai bevi il tè finche è caldo>>  Anika si portò la tazza alle labbra, bevendone alcuni sorsi. Quando il sapore del tè, per poco non fece un' espressione di disgusto. Lei guardò l'uomo da oltre l'orlo della tazza e l'occhiata che le fece le diede i brividi.

 -  Dov'è Cole? Non ci sta mettendo troppo?- 

 <<Ti piace il tè?>> chiese l'uomo con tono freddo.

 <<Ehm, Si è molto buono>> fece un lungo respiro e bevve gli ultimi, disgustosi, sorsi. 

<<Deve essere difficile fingere sempre, vero? Ma in fondo per voi Abomini è normale nascondersi, come scarafaggi>>

  <<Come scusi? Diche sta parlando?>> chiese Anika cercando di alzarsi dallo sgabello, ma quando i piedi toccarono per terra un improvviso capogiro la colse. Tutto sembrò rallentare per  poi inclinarsi.

 Si sentì cadere a terra, ma prima di svenire sentì una voce famigliare. 

<<E' una di loro... >>

Dark Hunter       ( Dark Paranormal. Vol 0 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora