Il vetro si infranse, primo cominciò a vibrare, creando crepe sempre più grandi, poi con un rumore sinistro il vetro si infranse in polvere e cristalli piccolissimi, Anika si fermò a prendere fiato.
<<Sei stata grande! >>
<<Si, ma ora possiamo sbrigarci? Dobbiamo ancora liberare Freya. Oppure possiamo lasciarla qui. A me vanno a genio entrambe>>
<<NO! >> risposero all'unisono Anika e Freya.
Anika annuì e si avvicinò alla cella di Freya.
Quando fu libera Freya uscì saltellando come una pazza e abbraccio Anika. <<Non c'è tempo. Dobbiamo filarcela. ORA ! >>
<<Si, si >> borbottò Freya scacciandola con un gesto della mano.
<<Come... come faremo con le guardie? >> Alan sorrise.
<<Ci penserò io ...>> rispose semplicemente.
Anika e Freya si scambiarono un'occhiata, sapendo che tutto sarebbe finito in un bagno di sangue. I prigionieri fuggiti stavano aprendo tutte le celle, altri stavano combattendo con le guardie rimaste a sorvegliare i prigionieri nel sotterraneo, le altre erano al piano superiore. Avanzammo lentamente cercando di evitare il più possibile le guardie e i prigionieri. Le esplosioni avevano fatto saltare le luci di emergenza rosse rendevano il tutto più lugubre, il sangue schizzato sulle pareti brillava risaltato dalle luci. Alan ci aprì un varco combattendo e spintonando prigionieri e guardie. In alcuni casi Alan dovette mettere al tappeto entrambe, il sangue alle pareti e i cadaveri uccisi nella fuga.
<<Oh, oh. Aspettate >> Freya si fermò di botto e andò a esaminare i corpi delle guardie, tastandoli fino a che con un urletto felice estrasse due pistole.
<<Trovate>> poi come niente ritornò al fianco di Anika e proseguirono. Alan ci condusse a delle rampe di scale.
<<Come facevi a sapere ? >>
<<Ho dei flash di quando mi hanno portato>> le rispose Alan semplicemente.
Salimmo lentamente fino a trovare la porta del secondo piano.
<<Si, siamo armati e pronti>>rispose Freya gasata estraendo le pistole dalle tasche dai pantaloncini. <<Passala a Anika, Strega>>
<<Non chiamarmi Strega. Lucertola dopata! >> sbraitò Freya passandole la pistola.
<<Non è possibile. Vi pare il momento! risparmiatevelo per dopo>> li sgridò Anika.
Loro sbuffarono, ma smisero di litigare.
<<Ok. Pronte? Uno... Due... >> e spalancò la porta.
Sembrava la scena di un film in 3D.
Le guardie della prigione stavano combattendo con quelli che sembravano militari in pantaloni di pelle. In tutte le direzioni i proiettili fendevano l'aria.
<<Attente! >> urlò Alan buttandole a terra le due ragazze, mentre un proiettile vagante sfiorava le loro teste.
<<Forza, forza. Mettiamoci al riparo >> ci incoraggiò Alan, spingendoci avanti. Cercammo di avanzare il più possibile. <<Qui dentro, qui dentro! >> urlò Freya indicandogli una porta lì vicino sparando dietro, mentre con la sua pistola sparava alle guardie.
Anika lesse un cartello affisso alla porta " Sorveglianza- Sala controllo".
<<Spostati ! >>le intimò Alan spingendola via, mentre cercava di far saltare la serratura.
Alan caricò e spinse .
Una, Due, alla terza la porta si aprì.
<<Entrate, entrate. Sbrigatevi>> urlò spingendoci dentro.
Quando fummo all'interno Alan chiuse la porta.
Ispezionai la stanza fino a che lo sguardo non si fermò su una figura rannicchiata dall'altra parte della parete. Anika sentì il gelo nelle vene.
<<Tu >> disse
<<Cole... >> sussurrò Anika bloccandosi.
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Dark Hunter ( Dark Paranormal. Vol 0 )
ParanormalAnika era una ragazza come tutte le altre; andava a scuola, aveva degli amici e stava per uscire con il ragazzo per il quale aveva una cotta mostruosa dall'inizio della scuola. Poi la sera del suo appuntamento... tutto il suo mondo le cadde addosso...