Capitolo 9

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Il vetro si infranse, primo cominciò a vibrare, creando crepe sempre più grandi, poi con un rumore sinistro il vetro si infranse in polvere e cristalli piccolissimi, Anika si fermò a prendere fiato. 

 <<Sei stata grande! >>  

<<Si, ma ora possiamo sbrigarci? Dobbiamo ancora liberare Freya. Oppure possiamo lasciarla qui. A me vanno a genio entrambe>>   

<<NO! >> risposero all'unisono Anika e Freya.  

Anika annuì e si avvicinò alla cella di Freya. 

Quando fu libera Freya uscì saltellando come una pazza  e abbraccio Anika.   <<Non c'è tempo. Dobbiamo filarcela. ORA ! >>   

<<Si, si >> borbottò Freya scacciandola con un gesto della mano.  

<<Come... come faremo con le guardie? >> Alan sorrise.  

 <<Ci penserò io ...>> rispose semplicemente.   

Anika e Freya si scambiarono un'occhiata, sapendo che tutto sarebbe finito in un bagno di sangue.  I prigionieri fuggiti stavano aprendo tutte le celle, altri stavano combattendo con le guardie rimaste a sorvegliare i prigionieri nel sotterraneo, le altre erano al piano superiore. Avanzammo lentamente cercando di evitare il più possibile le guardie e i prigionieri. Le esplosioni avevano fatto saltare le luci di emergenza rosse rendevano il tutto più lugubre, il sangue schizzato sulle pareti brillava risaltato dalle luci. Alan ci aprì un varco combattendo e spintonando prigionieri e guardie.  In alcuni casi Alan dovette mettere al tappeto entrambe, il sangue alle pareti e i cadaveri uccisi nella fuga.   

 <<Oh, oh. Aspettate >> Freya si fermò di botto e andò a esaminare i corpi delle guardie, tastandoli fino a che  con un urletto felice estrasse due pistole.   

<<Trovate>> poi come niente ritornò al fianco di Anika e proseguirono.  Alan ci condusse a delle rampe di scale.  

 <<Come facevi a sapere ? >>     

<<Ho dei flash di quando mi hanno portato>> le rispose Alan semplicemente.  

Salimmo lentamente fino a trovare la porta del secondo piano. 

 <<Si, siamo armati e pronti>>rispose Freya gasata estraendo le pistole dalle tasche dai pantaloncini. <<Passala a Anika, Strega>>                                            

<<Non chiamarmi Strega. Lucertola dopata! >> sbraitò Freya passandole la pistola.

 <<Non è possibile. Vi pare il momento! risparmiatevelo per dopo>> li sgridò Anika. 

Loro sbuffarono, ma smisero di litigare. 

<<Ok. Pronte? Uno... Due... >> e spalancò la porta.  

Sembrava la scena di un film in 3D.

 Le guardie della prigione stavano combattendo con quelli che sembravano militari in pantaloni di pelle.  In tutte le direzioni i proiettili fendevano l'aria.  

<<Attente! >> urlò Alan buttandole a terra le due ragazze, mentre un proiettile vagante sfiorava le loro teste. 

<<Forza, forza. Mettiamoci al riparo >> ci incoraggiò Alan, spingendoci avanti. Cercammo di avanzare il più possibile. <<Qui dentro, qui dentro! >> urlò Freya indicandogli una porta lì vicino sparando dietro, mentre con la sua pistola sparava alle guardie.

 Anika lesse un cartello affisso alla porta " Sorveglianza- Sala controllo".  

<<Spostati ! >>le intimò Alan spingendola via, mentre cercava di far saltare la serratura. 

 Alan caricò e spinse . 

Una, Due, alla terza la porta si aprì.  

 <<Entrate, entrate. Sbrigatevi>> urlò spingendoci dentro. 

Quando fummo all'interno Alan chiuse la porta.

 Ispezionai la stanza fino a che lo sguardo non si fermò su una figura rannicchiata dall'altra parte della parete. Anika sentì il gelo nelle vene.  

<<Tu >> disse   

<<Cole... >> sussurrò Anika bloccandosi.

Dark Hunter       ( Dark Paranormal. Vol 0 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora