<<Cole... >> sussurrò Anika.
<<Ma guarda che c'è qui. La mia merdina preferita che fai ti nascondi? >> disse Freya
<<Chi è ? >> chiese Alan confuso guardando il ragazzo.
<<E' lo stesso stronzo, che ha portato qui la nostra Anny. Come un dono degli Dei e qui >> disse Freya avvicinandosi a Cole.
Gli occhi le brillavano.
<<Ma davvero >> disse Alan avvicinandosi anche lui e come un fulmine Alan lo inchiodò alla parete con una mano intorno al collo.
I piedi di Cole non toccavano terra, la presa di Alan era ferma nonostante Cole cercasse di liberarsi.
<<Potrei arrostirlo... >> disse Alan.
<<Mh, no. Poi cosa rimarrebbe a me? No, io propongo di eviscerarlo>>
<<Si, certo. Non possiamo e in quel modo perderemmo tempo>> le rispose Alan.
Cole intanto cercava di allentare la presa, graffiandogli la mano. Il volto di Cole era ormai diventato di una sfumatura violacea.
<<Alan allenta la presa sta soffocando >> disse Freya continuando, guardava Cole.
Il ragazzo aprì e chiuse la bocca, guardando Anika supplichevole.
<<Alan, credo stia cercando di dirci qualcosa >> gli riferì Anika.
<<E allora? Sprecherebbe solo aria e con la presa del Lucertolone è idiota sprecarla >> le rispose Freya senza voltarsi.
<<Forse, forse lui sa come uscire senza essere notati. E come togliere i collari>>
Cole annuì anche se quella mossa gli fece perdere il respiro.
<<Lascialo parlare>> ordinai ad Alan.
Lui allentò la presa abbastanza da permettergli di parlare.
<<Io posso dirvi come uscire... >> rispose Cole a fatica.
<<Diccelo e spera che sia vero, o ti darò fuoco personalmente fino a che di te non resteranno solo le ceneri>> disse Alan.
Cole spiegò velocemente come raggiungere l'uscita più sicura senza troppi intoppi.
<<Ma guarda, come sta cantando la nostra piccola merdina >> sogghignò Freya <<E dimmi, piccola merdina. Come facciamo per i collari? Eh >> continuò lei.
Cole chiuse la bocca, il suo sguardo da prima impaurito, era diventato apatico.
<<Non lo so>> rispose Cole.
<<Beh, allora non c'è bisogno di tenerlo in vita, no ? >>disse Freya levando delle piccole pieghe dai pantaloncini.
Alan le sorrise e cominciò a soffocarlo per davvero, premendo sulla carotide. Cole cercò di resistere il più possibile poi cominciò a soffocare per la mancanza d'ossigeno.
<<Allora ti si è sciolta la lingua ? >> gli chiese Freya.
<<Asp- Aspetta. Ve lo dirò, ma non uccidetemi! >> Alan e Freya sorrisero.
<<I... i collari si sbloccano con l'impronta digitale del pollice>>
<<L'impronta di chi ?>> chiese Freya.
<<Del... del Generale.>>
<<Di tuo padre vorrai dire>>
<<S-si>>
<<Ma ci sarà un altro modo, per emergenza, vero? >>> Cole ammutolì, inizio a respirare forte, gli occhi spiritati.
<<E dalla tua espressione, deduco che la tua impronta funzioni>> .
Alan non perse tempo e con una mossa fulminea, i suoi artigli neri e ricurvi spuntarono dalle sue dita e tagliarono di netto il pollice di Cole. Urla agghiaccianti risuonarono nella stanza, il sangue usciva a fiotti. Anika si sentì male, se avesse avuto qualcosa avrebbe rigettato tutto.
<<Ecco! >> disse Freya raccogliendo il pollice da terra, come se fosse una margherita in un campo. Si avvicinò al collo di Alan e cercò la " serratura" poi premette il pollice, con un clic il collare si aprì e cadde a terra. Alan prese il dito e aprì il collare di Freya. Intorno alla figura minuta di Freya, un alone azzurro la circondò, nella stanza si sentiva una leggera brezza che scompigliava i lunghi capelli.
<<Ah, finalmente! Mi sento magnificamente >> disse la Stregona stiracchiandosi come una gatta.
Alan ridacchio, anche lui era cambiato sembrava più muscoloso , erano più grossi ed emanavano una strana aurea di potere tutto intorno a se. Cole si stringeva la mano sanguinante sul petto, sul suo viso solitamente abbronzato e roseo, ora pallido.
<<Cosa ne facciamo di lui? >> chiese Freya.
<<Che vuoi dire Freya ? Lo lasciamo qui, no?>>
<<No, Anika. Freya voleva dire che ce ne dobbiamo sbarazzare>>
<<Volete ucciderlo? >>
<<Non possiamo lasciarlo in vita>> rispose Alan
<<E poi vuoi lasciarlo in vita? >> Anika guardò Cole, quel ragazzo non le faceva più paura, hai suoi occhi era solo un ragazzo che in passato l'aveva ferita, ma ora era solo patetico.
<<Lascialo in vita>> decise Anika.
Freya e Alan la guardavano, come se fosse impazzita <<Stai scherzando ! >>disse Freya incazzata.
<<Questa merdina pagherà col sangue. Ci ha rapito e torturato. >>
<<Mi pare che hai avuto la tua libbra di carne>> le rispose inespressiva Anika indicandogli con un gesto della testa il dito mozzato.
<<Questo era solo l'inizio. Può non essere stato lui a rapirmi, ma è il figlio del capo. Quindi pagherà lui il prezzo. Nessuno può fare del male ad una Stregona e non pagarne il prezzo>>
<<No.>> disse Anika.
Freya la osservò per il lungo momento, i loro sguardi combattevano in una guerra. Poi Freya abbassò gli occhi sconfitta. <
<Ok, ma non può restare cosciente>> Anika annuì riconoscente.
<<Sbrigati Strega, non dobbiamo perdere tempo è con quella ferita neanche lui ha tutto il giorno>> disse Alan, mentre si avvicinava ad Anika.
<<Si, si >> borbotto Freya, poi nel palmo della sua mano si creò una sfera di ghiaccio.
<<Ci vediamo merdina. Di buana notte>> e gli lanciò la sfera sul petto.
Quella appena tocco il petto di Cole si infranse, creando uno strato di ghiaccio, che si propagò in tutto il suo corpo.
<<E ora? >> chiese Freya ai suoi amici.
<<E ora portiamo il culo fuori di qui>>
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Dark Hunter ( Dark Paranormal. Vol 0 )
ParanormalAnika era una ragazza come tutte le altre; andava a scuola, aveva degli amici e stava per uscire con il ragazzo per il quale aveva una cotta mostruosa dall'inizio della scuola. Poi la sera del suo appuntamento... tutto il suo mondo le cadde addosso...