Capitolo 10

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<<Cole... >> sussurrò Anika. 

 <<Ma guarda che c'è qui. La mia merdina preferita che fai ti nascondi? >> disse Freya

<<Chi è ? >> chiese Alan confuso guardando il ragazzo. 

<<E' lo stesso stronzo, che ha portato qui la nostra Anny. Come un dono degli Dei e qui >> disse Freya avvicinandosi a Cole.

 Gli occhi le brillavano.

 <<Ma davvero >> disse Alan avvicinandosi anche lui e come un fulmine Alan lo inchiodò alla parete con una mano intorno al collo.

 I piedi di Cole  non toccavano terra, la presa di Alan era ferma nonostante Cole cercasse di liberarsi. 

 <<Potrei arrostirlo... >> disse Alan.  

<<Mh, no. Poi cosa rimarrebbe a me? No, io propongo di eviscerarlo>>

 <<Si, certo. Non possiamo e in quel modo perderemmo tempo>> le rispose Alan. 

Cole intanto cercava di allentare la presa, graffiandogli la mano. Il volto di Cole era ormai diventato di una sfumatura violacea. 

<<Alan allenta la presa sta soffocando >> disse Freya continuando, guardava Cole. 

Il ragazzo aprì e chiuse la bocca, guardando Anika supplichevole.  

<<Alan, credo stia cercando di dirci qualcosa >> gli riferì Anika. 

 <<E allora? Sprecherebbe solo aria e con la presa del Lucertolone è idiota sprecarla >> le rispose Freya senza voltarsi.   

<<Forse, forse lui sa come uscire senza essere notati.  E come togliere i collari>> 

Cole annuì anche se quella mossa gli fece perdere il respiro.

 <<Lascialo parlare>> ordinai ad Alan.  

Lui allentò la presa abbastanza da permettergli di parlare.  

<<Io posso dirvi come uscire... >> rispose Cole a fatica.

 <<Diccelo e spera che sia vero, o ti darò fuoco personalmente fino a che di te non resteranno solo le ceneri>> disse Alan. 

Cole spiegò velocemente come raggiungere l'uscita più sicura senza troppi intoppi. 

<<Ma guarda, come sta cantando la nostra piccola merdina >> sogghignò Freya <<E dimmi, piccola merdina. Come facciamo per i collari? Eh >> continuò lei. 

Cole chiuse la bocca, il suo sguardo da prima impaurito, era diventato apatico. 

 <<Non lo so>> rispose Cole.  

<<Beh, allora non c'è bisogno di tenerlo in vita, no ? >>disse Freya levando delle piccole pieghe dai pantaloncini.

 Alan le sorrise e cominciò a soffocarlo per davvero, premendo sulla carotide. Cole cercò di resistere il più possibile poi cominciò a soffocare per la mancanza d'ossigeno.  

<<Allora ti si è sciolta la lingua ? >> gli chiese Freya. 

<<Asp- Aspetta. Ve lo dirò, ma non uccidetemi! >>  Alan e Freya sorrisero. 

<<I... i collari si sbloccano con l'impronta digitale del pollice>>      

<<L'impronta di chi ?>> chiese Freya.  

<<Del... del Generale.>> 

<<Di tuo padre vorrai dire>>        

<<S-si>>   

<<Ma ci sarà un altro modo, per emergenza, vero? >>> Cole ammutolì, inizio a respirare forte, gli occhi spiritati. 

<<E dalla tua espressione, deduco che la tua impronta funzioni>> . 

Alan non perse tempo e con una mossa fulminea, i suoi artigli neri e ricurvi spuntarono dalle sue dita e tagliarono di netto il pollice di Cole. Urla agghiaccianti risuonarono nella stanza, il sangue usciva a fiotti.  Anika si sentì male, se avesse avuto qualcosa avrebbe rigettato tutto.  

<<Ecco! >> disse Freya raccogliendo il pollice da terra, come se fosse una margherita in un campo. Si avvicinò al collo di Alan e cercò la " serratura" poi premette il pollice, con un clic il collare si aprì e cadde a terra. Alan prese il dito e aprì il collare di Freya. Intorno alla figura minuta di Freya, un alone azzurro la circondò, nella stanza si sentiva  una leggera brezza che scompigliava i lunghi capelli. 

<<Ah, finalmente! Mi sento magnificamente >> disse la Stregona stiracchiandosi come una gatta.

 Alan ridacchio, anche lui era cambiato sembrava più muscoloso , erano più grossi ed emanavano una strana aurea di potere tutto intorno a se. Cole si stringeva la mano sanguinante sul petto, sul suo viso solitamente abbronzato e roseo, ora pallido. 

<<Cosa ne facciamo di lui? >> chiese Freya.  


<<Che vuoi dire Freya ? Lo lasciamo qui, no?>>   

<<No, Anika. Freya voleva dire che ce ne dobbiamo sbarazzare>>   

<<Volete ucciderlo? >> 

<<Non possiamo lasciarlo in vita>> rispose Alan 

 <<E poi vuoi lasciarlo in vita? >> Anika guardò Cole, quel ragazzo non le faceva più paura, hai suoi occhi era solo un ragazzo che in passato l'aveva ferita, ma ora era solo patetico.  

<<Lascialo in vita>> decise Anika.  

Freya e Alan la guardavano, come se fosse impazzita <<Stai scherzando ! >>disse Freya incazzata.

 <<Questa merdina pagherà col sangue. Ci ha rapito e torturato. >>  

 <<Mi pare che hai avuto la tua libbra di carne>> le rispose inespressiva Anika indicandogli con un gesto della testa il dito mozzato. 

<<Questo era solo l'inizio. Può non essere stato lui a rapirmi, ma è il figlio del capo. Quindi pagherà lui il prezzo. Nessuno può fare del male ad una Stregona e non pagarne il prezzo>>

  <<No.>> disse Anika. 

Freya la osservò per il lungo momento, i loro sguardi combattevano in una guerra. Poi Freya abbassò gli occhi sconfitta.   <

<Ok, ma non può restare cosciente>> Anika annuì riconoscente.  

<<Sbrigati Strega, non dobbiamo perdere tempo è con quella ferita neanche lui ha tutto il giorno>> disse Alan, mentre si avvicinava ad Anika. 

<<Si, si >> borbotto Freya, poi nel palmo della sua mano si creò una sfera di ghiaccio. 

<<Ci vediamo merdina. Di buana notte>> e gli lanciò la sfera sul petto. 

Quella appena tocco il petto di Cole si infranse, creando uno strato di ghiaccio, che si propagò in tutto il suo corpo.  

<<E ora? >> chiese Freya ai suoi amici. 

<<E ora portiamo il culo fuori di qui>>

Dark Hunter       ( Dark Paranormal. Vol 0 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora