Capitolo 8

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<<Sotto attacco?! Siamo in una cazzo di base segreta.  Chi diavolo ci sta attaccando! >> sbraitò il capo marciando per il corridoio, seguito dalle altre guardie. Anika ed Alan si avvicinarono alla vetrata. Era scoppiato il caos. le guardie correvano in tutte le direzioni; si sentivano urla, spari risuonavano da lontano, sopra le loro teste. 

-Alan ha ragione, questa "base" è costitiuta da più piani e probabilmente le prigioni sono costruite nei sotterranei

Altre esplosioni scossero la struttura.

 <<Ehi Ragazzi! Non dovremo...  ehm provare a scappare?>> disse Freya. 

Quando finì di pronunciare l'ultima parola, sentimmo un fracasso di vetri rotti e urla di prigionieri evasi.     

<<Mi sa che hanno avuto la mia stessa idea>>       

<<Ma non mi dire genio! >>l'apostrofò Alan.     

<<Si, si. Basta litigare.  Come faccio ad uscire da qui? >> Alan guardò il resto passandoci le mani e percorrendo i bordi, per trovare dei punti deboli o smussati dove fare leva.     

<<Ma certo...  Anika urla>>   

<<Cosa? >>   

<<Vedi  questo punto? >>disse Alan indicandogli delle crepe.   

<<Si, e allora? >>   

 <<Le tue grida possono infrangere il vetro>> spiegò in fretta Alan.            

<<Ma il collare? >>   

<<Alan ha ragione, le tue urla sono parte di te e questi collari bloccano  solo alcune delle nostre abilità, non sapevano dei tuoi poteri e quindi non hanno pensato di insonorizzarle>> continuò Freya entusiasta.   

<<Ma... potrei ferirvi. Non è passato neanche tanto dall'ultima volta>>obiettò  Anika preoccupata.    

<<Di questo non devi preoccuparti. Pensa solo a liberarci, noi faremo il resto >>      

<<Ok... ci proverò. Voi tappatevi le orecchie >> disse Anika decisa. 

Subito Freya e Alan si allontanarono dal vetro e si tapparono le orecchie. Anika prese un grosso respiro, si avvicinò al vetro e urlò forte. 

Non accadde niente.   

<<Ragazzi non funziona! >>    

<<Già, forse non hai fatto correttamente. Riprova >> Anika urlò ancora e ancora.

 Niente.          

<<Ripensa alla prima volta. Cosa è successo? >>Anika si fermò pensando.   

 <<La prima volta? Voi stavate litigando, io avevo mal di testa e vi ho urlato di smetterla. Tutto qui.>>    

 <<Ma certo. Eri arrabbiata. Sono le emozioni! >>     

<<E come dovrei fare? Non posso mica provare emozioni a comando! >>sbuffò Anika frustrata.

    <<Sei seria?! Pensa solo a cosa hai passato. Ti hanno rapito, i tuoi cari ti credono morta e se uscissimo mai da qui, non potrai mai rivederli. Perché li metteresti solo in pericolo>>   

Gli occhi di Anika si riempirono di lacrime amare. Perché  ne era consapevole. Ma pensarlo e dirlo ad alta voce era diverso. Lo rendeva più reale.  Anika chiuse gli occhi, sentendo le lacrime scorrere sulle guance, mentre un'infinità di immagini le scorrevano davanti come un film, sulla sua mente. Sentì il cuore scoppiare e una strana pressione crebbe nel suo petto.  

Fino a che non riuscì più a trattenerla e urlò.   


Dark Hunter       ( Dark Paranormal. Vol 0 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora