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Alla fine della giornata, con il tramonto a bruciargli il viso, Leonard diede l'ultimo saluto all'amico dal pendio, ormai pronto a tornare a casa, dopotutto aveva promesso a sua madre che sarebbe rincasato presto quel giorno. Frans, dal canto suo, aveva provato a convincerlo a restare ancora per un po', e nonostante lo avesse dilaniato nel profondo, il corvino non aveva potuto cedere. Grazie alla scusa delle lezioni di scrittura era riuscito a ripassare, ma aveva ancora moltissimo lavoro da fare per il giorno dopo e per la questione della borsa di studio. Osservando la figura del giovane farsi sempre più piccola, il montanaro non distolse lo sguardo fino a quando non scorse il coetaneo svoltare verso casa, grazie alla propria vista perfetta, riuscì anche a vederlo immettersi nella stradina del giardino prima di sparire dentro l'abitazione.

*mi volto verso il fienile e mi rimetto la camicia iniziando a sentir scendere il freddo notturno* - Il sangue è così appiccicoso... Spero che Leonard non si sia sporcato le mani prima... - *mi volto per tornare a studiare, ma mi ritrovo davanti la figura di mio padre e faccio un salto indietro* F-Far, mi hai spaventato, non... ti avevo sentito.

Vai a sistemare i fogli inutili che quel ragazzo ha lasciato nel fienile prima che gli animali ne mangino dei pezzi *ordino serio* E datti una lavata alla fontana prima di entrare, puzzi ancora di sterco. Questa sarà una serata importante, dobbiamo parlare del tuo futuro *mi volto e torno dentro la baita chiudendomi la porta alle spalle*

Sì, Far *penso a quello che mi ha detto Leonard e sfilo di nuovo la camicia guardando le macchie rapprese* - Il mio futuro... -

Nel frattempo, arrivato a casa e tolte le scarpe, Leonard aveva abbandonato lo zaino in salotto ed era andato al frigorifero, pronto a prepararsi un pranzo veloce, nel modo più silenzioso possibile, quando venne raggiunto alle spalle da una figura minacciosa che lo fece rabbrividire.

Leonard, non ti starai mica cucinando il pranzo vero ? *sorrido* Perché, se lo stai fecendo, significa che, come al solito, ti sei perso nella compagnia del tuo amato Frans dimenticando così di mangiare *mi metto davanti a lui ed incrocio le braccia* Tu hai mangiato oggi, vero figliolo mio adorato ?

M-mamma, ecco... *nascondo dietro la schiena il sacchetto della verdura* N-non è come pensi! Vedi... ecco io sto...

*sospiro seccata* Tesoro, ci sono due motivi per cui tu potresti aver preso proprio le zucchine dal frigo... dopo essere stato alla baita dei Bergman... in compagnia di Frans... La prima è quella che ho già esposto, non vorrai mica farmi dire ad alta voce la seconda, vero?

A bocca aperta, arrossito fino ai piedi per aver sentito un'allusione simile pronunciata dalla propria madre, il ragazzo non disse niente e le restituì il maltolto sedersi a tavola. La donna, divertita, andò a riporre la refurtiva nel frigorifero per poi tirarne fuori un contenitore, dentro vi era una porzione in più del suo pranzo di quel pomeriggio, pronta da scaldare per Leonard. Con il viso affondato nelle braccia, il corvino era ancora intento a scacciare quell'immagine dalla testa, non aveva mai e poi mai pensato di utilizzare degli ortaggi per fare una cosa simile, ma poi gli venne un dubbio. E se Frans ci avesse pensato invece? Al comparire della figura del biondo, inento a darsi piacere nell'orto dietro casa, il giovane Lindgren scosse la testa alzandola di scatto, come per prendere una boccata d'aria. Proprio in quell'istante un piatto fumante di spezzatino gli venne posato davanti e la fame ebbe la meglio sull'imbarazzo.

*mi siedo davanti a lui* Allora? Com'è andata la giornata? *chiedo curiosa* Sviluppi?

*ingoio il boccone ripensandoci e sospiro* - Anche se sono finito sopra a Frans mentre era a torso nudo e c'è stato quella specie di strano bacio e poi ci siamo abbracciati... - No mamma, niente di niente.

Uffa... *appoggio il mento sul palmo della mano* Tu non mi ascolti mai! Eppure dovresti sapere che giovanotto meraviglioso sia Frans, che cosa stai aspettando? Pensi ancora che starebbe meglio con una ragazza? Andiamo, non c'è nessuno che possa rivaleggiare con la tua intelligenza... o con i tuoi bellissimi capelli nel villaggio!

Mamma, primo, non sei un giudice imparziale, quindi smettila di dare pareri su di me. Ovvio che, essendo tuo figlio, ai tuoi occhi sembro perfetto *mangio un'altra forchettata* E, secondo... Già i paesani vociferano di me, sai come mi chiamano e come hanno iniziato a trattarmi... Frans fin da piccolo ha subito cose del genere, oltre alla nomea di montanaro schivo, burbero e puzzolente non mi va di affibiargli anche quella di... di deviato.

Non ti permettere di dire parole simili in questa casa! *do un colpo al tavolo* - Perché esistono parole così orribili e disgustose per etichettare due persone che si amano... -

Gioanna accarezzò il figlio, era così mortificata, aveva provato di tutto per soffocare quell'odio ingiustificato, ma in una comunità così piccola ed unita si era rivelata un'impresa impossibile, anche con l'aiuto di Rosalia. Se solo avesse saputo chi aveva osato mettere in giro quella voce, ci avrebbe pensato lei stessa a dargli la giusta punizione, ma Leonard non voleva parlarne e lei non si sentiva di costringerlo. Si sentiva impotente e l'ignoranza era un mostro difficile da sconfiggere da soli.

Cambiamo argomento mamma! *sorrido cercando di tirarla su di morale* Ho una buona notizia riguardo a Frans!

*la immagino* Ha deciso di confrontarsi con Borje, cercare la propria indipendenza e felicità, abbandonando tutto per venire con te in città dove vi innamorerete follemente e mi darete tanti nipotini? *prendo fiato*

Mamma, ho detto una buona notizia, non un miracolo *scuoto la testa* Frans mi ha chiesto di fargli da insegnante, vuole imparare a scrivere e leggere! E pensa, suo padre lo farà venire più spesso in paese, anche se non gli ha spiegato il motivo, ma non importa finché ci potremmo vedere e stare insieme! Non è meraviglioso?

*mi incupisco di colpo* L-Leonard... *balbetto nervosamente* C'è una cosa... che devo dirti.

1 X 1 - "In every moment, always and forever, me for you and you for me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora