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Leonard, emozionato all'idea di sostenere Frans nella scelta di riprovare ad imparare qualcosa, non fece altre domande. Raccolse dallo zaino un plico di fogli di brutta copia per poi prepararvi un semplice esercizio. Avrebbero ripreso da zero, dopotutto erano diversi anni che il biondo non metteva mano ad una penna, doveva recuperare manualità ed apprendere con i propri tempi. Non sarebbe stata un'impresa facile, soprattutto a causa della presenza del signor Bergman. Se il vecchio caprone ne fosse venuto a conoscenza, non avebbe di certo approvato quest'improvvisa sete di cultura del figlio.

- Un momento! - *fisso attentamente Frans* E tuo padre? Vuoi dirmi che è daccordo con il fatto che tu prenda lezioni da me? *incrocio le braccia* - Non farebbe mai qualcosa di nascosto da quell'uomo... Quindi lui lo sa - Voglio la verità, perché vuoi ricominciare con lo studio? *mi faccio serio*

Non volevo nascondertelo... è stato mio padre a dirmi che ora devo saper scrivere *abbasso gli occhi dispiaciuto per averlo fatto arrabbiare* Ha detto che devo farcela da solo, ma non ci riuscirò mai *mi rattristo* Non mi ha spiegato perché ci tiene così tanto, l'ha detto alla mamma, ma non a me. Non voglio deluderlo, Leonard... non posso *curvo la schiena e sposto la mano sulla spalla sentendo gli occhi diventarmi lucidi, la pelle mi tira a causa delle cicatrici*

*gli accarezzo il viso dispiaciuto* Va bene, va bene, non fare così! - Oh no, l'ho fatto intristire! - Non devi preoccuparti, con il mio aiuto imparerai in un batter d'occhio! *sorrido* Tuo padre sarà orgoglioso di te! Ma sorridi, non mi piace vederti così...

Asciugandosi gli occhi, il giovane recuperò il buon umore e rimase ad osservarlo curioso mentre concludeva la preparazione dei propri compiti. Non era niente di eccessivo, una serie di lettere poste in verticale, una sotto l'altra, in ordine alfabetico, ciascuna con la propria riga da riempire. Notando quanto Frans fosse desideroso di iniziare, Leonard non lo fece aspettare e gli porse il primo foglio in modo che potesse iniziare mentre lui continuava ad impostare i successivi con cura. Era un pomeriggio così pacifico e piacevole, nonostante lo stesse passando a fare cose da "teste d'uovo", il biondo lo trovò più divertente di spalare sterco, camminare chilometri fino al pascolo o spezzarsi la schiena con Far, oltre al fatto che vi fosse la compagnia del coetaneo. Preparato l'intero alfabeto e diverse frasi utili alla scrittura di prime parole ed alla lettura, il corvino si stiracchiò e diede uno sguardo al lavoro che aveva fatto l'amico fino a quel momento. Era terribilmente insicuro e tremante, sembrava stesse per spezzare in due la matita, concludeva tutto troppo rapidamente, senza cercare di affinarsi lettera dopo lettera.

Frans, fermati *appoggio una mano sopra la sua delicatamente e lo guardo negli occhi* Vai troppo veloce, rallenta e tieni la matita con più dolcezza *sorrido* Altrimenti questi esercizi sarano inutili, la tua mano deve memorizzare il movimento.

Oh... *sospiro* E non c'è un modo più... veloce ?

Un modo più... *lo fisso attentamente* Quanto tempo ti ha lasciato tuo padre per imparare a scrivere ?

H-ha detto... due settimane *mi mordo il labbro comparando le nostre scritture* - Anche se avessi continuato ad andare a scuola non sarei mai riuscito a fare le lettere così... Io non sono intelligente come Leonard, so solo lavorare... - *stringo i pugni* - Niente di più - *chiudo gli occhi e lascio la matita* Non importa, gli spegherò che non ce la faccio, mi sgriderà e poi tutto tornerà normale, perdiamo solo tempo.

*sposto i fogli di lato e mi metto davanti a lui avvolgendolo in un abbraccio* Non dire queste cose... Saper scrivere è importante Frans, e anche leggere! Non puoi nemmeno sognare tutte le cose che potresti scoprire se solo sapessi farlo! *lo accarezzo* Ce la farai, ce la faremo insieme, te lo insegnerò in anche meno di due settimane! *affermo preoccupato per lui* - Quel mostro non rimetterà mano alla sua dannata cintura, non lo permetterò! -

*lo guardo sorpreso* T-tu credi davvero che potrei riuscirci anche in meno di due settimane ? *arrossisco*

Se farai come ti ho detto e ti eserciterai, impegnandoti con tutto te stesso, sono più che sicuro di sì *sorrido e arrossisco a mia volta* Sei una forza della natura! Anche senza essere andato a scuola sei davvero intelligente e migliore di tutti i ragazzi del villaggio! *lo lascio poco a poco, ma prendo le sue mani nelle mie* Nemmeno immagini il futuro luminoso che avrai se inizi a credere nelle tue capacità! - ... invece che alla crudeltà delle parole che tuo padre ripete di continuo - *incrocio determinato il suo sguardo* Prendi coraggio e non mollare alla prima difficoltà! Ci sono qui io *noto che il suo viso è tutto rosso, i suoi occhi azzurri sono intensamente posati sulle nostre mani unite, separo le mie imbarazzato* S-scusa, mi sono lasciato trasportare, ma spero tu abbia capito cosa voglio dire.

Annuendo, Frans riprese gli esercizi ed iniziò a seguire attentamente le direttive impartite. Un grande calore gi avvolgeva il busto nel punto in cui il corpo dell'altro si era posato a contatto con il suo nell'abbraccio. Era certo che, se avesse chiuso gli occhi, avrebbe potuto ripercorrere con la mente il movimento di ogni sottile falange delle mani di Leonard. E, mentre il suo cuore recuperva le sensazioni di quella coccola gentile, le narici del montanaro ancora percepivano il leggero profumo del sapone che si era diffuso da quelle morbide ciocche nere, rilassandolo. Il biondo avrebbe voluto piangere e ringraziare l'amico, solo lui sapeva confortarlo e farlo sentire amato con dolcezza sincera e incondizionata. Se Far l'avesse notato, gli avrebbe proibito di avere qualsiasi altro contatto, quindi Frans non l'avrebbe mai ammesso, accettando in silenzio ciò che il corvino gli offriva. 

*il petto mi scoppia* - Non sono riuscito a trattenermi! Non avrei dovuto dirgli quelle cose o stringerlo a tradimento! Non sopporta gli abbracci troppo lunghi... - *mi guardo le mani e ricordo le carezze contro la sua schiena* - Scavata, come la dura corteccia di un albero... -

1 X 1 - "In every moment, always and forever, me for you and you for me"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora