| Dark Dream |

capitolo 18

"Stay
faithful to the
stories in
hour head"
(Paula Hawkins)

L'odore di pop corn invase l'intera stanza.

Il profumo raggiunse il mio naso non appena Ariel aprì il coperchio, facendo rovesciare anche alcuni chicchi a terra.

Mi ero appena fatta la doccia e avevo i capelli che erano ancora bagnati.

Era notte inoltrata, la luna splendeva nel cielo e le voci dei protagonisti del film che Ariel aveva messo alla televisione fuoriuscivano dalle casse accanto allo schermo.

Volevo guardare Scream.

Il tavolino davanti al divano era pieno di birre e cibo, così come il divano che era ricoperto di coperte e cuscini.

"Ah" mi lamentai, quando afferrai la ciotola dove avevo messo i pop corn appena fatti.

Mi guardai il palmo della mia mano e notai che stava cominciando a farsi rosso.

Mi ero scottata, perciò misi la mia mano sotto l'acqua per cercare di lenire il dolore.

"Sei sicura di voler guardare questo film?"

"Si"

C'era incertezza nella sua voce, a me piacevano da morire i film horror, ma lei non mi sembrava per niente il tipo che guarda questo genere di film.

La coperta mi copriva le gambe lasciate scoperte dai pantaloncini che Ariel mi aveva prestato poco prima.

Non avevo ancora la mia roba, perciò dovevo arrangiarmi con quello che avevo e con quello che Ariel era disposta a prestarmi.

I muscoli delle spalle mi facevano male e le nocche della mia mano destra erano fasciate con una garza.

Mi ero tagliata durante l'allenamento, ma c'erano comunque dei lividi che ricoprivano la maggior parte della superficie esterna della mia mano.

Sentii Ariel sgranocchiare qualche pop corn e gliene rubai un po' anch'io quando vidi che anche se il film non era ancora iniziato, la ciotola era quasi vuota.

La spinsi quando non volle lasciare la ciotola e entrambe finimmo quasi a terra.

Rimanemmo in quella posizione per il resto della serata.

Il film era bellissimo e anche se Ariel lo aveva rovinato con tutti i suoi urli, mi ero goduta la serata fino alla fine.

"Voglio imparare a sparare" dissi d'un tratto, lei mi fissò per un attimo interdetta.

"Sorprendente" disse.

"Cosa? Che voglio tenere in mano una pistola o che sarei troppo imbranata per riuscire a sparare un colpo?"

"Entrambe"

"Secondo te c'è qualche poligono di tiro qui in giro?"

"Ti sei vista in giro? Tutto questo posto è un poligono di tiro"

"No, perché sono uscita una volta sola" risposi ovvia, ma lei non colse l'ironia.