capitolo 34

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We fear violence
but we are also
fascinated by it.






La sua mano era intorno al mio collo.

Le mie gambe non avrebbero retto se ora non fossimo in acqua.

Gemevo, mi dimenavo, ma nulla gli stava facendo mollare la presa.

Il ghigno che aveva mi terrorizzava.

Le mie gambe erano aperte, volevo chiuderle, ma c'era la sua gamba che le bloccava.

Mi guardò le labbra.

C'erano Kai e Blake che mi guardavano, ma non mi avrebbero salvata da questo giro all'inferno.

Lo volevo e sapevo che non sarei riuscita a fermarmi.

Guardai il suo viso, cercai qualche briciola di compassione, ma non ne trovai alcuna.

"Cosa vuoi?" Gemetti ancora quando premette le dita ancora di più sulla mia gola.

"Un coltello" disse e io persi un battito.

Mi ero appena risvegliata dopo essere rimasta svenuta per minuti e mi faceva ancora male la testa.

Blake si alzò. Frugò tra le sue tasche e afferrò un coltello svizzero.

Eros non si girò, sapeva quello che stava facendo Blake.

Lui tirò il coltello verso Eros e lui lo afferrò senza neanche guardarlo.

Tenne gli occhi puntati sulle mie labbra.

Quando lo guardai aprire il coltello tremai, strinsi le gambe ed il suo ginocchio si incastrò perfettamente tra le mie cosce.

Lo sentivo premere tra le mie gambe e cercai di resistere prima di fare fuoriuscire un ansimo dalle mie labbra.

Mi morsi il labbro per cercare di fermare il suo nome in mezzo alla gola.

Abbassò la mano col coltello nell'acqua.

Mi morsi ancora di più il labbro, sentivo il sangue sporcarmi la lingua.

Chiusi gli occhi.

Mi accarezzò il mento con la punta della lama, per poi abbassarsi sul collo, poi sulla spalla, sul petto e poi sul ventre.

Tremavo tra le sue mani. Una sua mano mi teneva stretta il fianco. Mentre con l'altra teneva il coltello verso il basso.

Mi afferrò i jeans. Slacciò il bottone e poi aprí la cerniera.

Il mio basso ventre pulsava. Lo volevo, ma perché così dannatamente tanto?

Era quasi insopportabile. Aprii gli occhi e lo vidi guardarmi.

C'era passione nei suoi occhi e stava fremendo anche lui.

Attraverso l'acqua potevo vedere la sua erezione nei boxer.

Sussultai quando mi alzò sul bordo della piscina.

Afferrò un lembo dei miei pantaloni e lo incise col coltello.

Cominciò a tagliarmi i pantaloni.

Alla fine rimasero solamente dei pezzi di tessuto.

La lama mi graffiava la pelle, scottava nel punto in cui le sue mani entravano a contatto con essa.

Afferrò il tessuto rimanente dei jeans e lo lanciò ai piedi di Kai.

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