Grace
Fisso dalla finestra della mia camera la mia nuova città, Madrid.
Un po' mi manca Londra, anzi direi tantissimo quanto mi manca Milano.
Mi manca la mia libertà, andare a lavorare in pasticceria o andare al pub con Rose a bere qualcosa e vedere il polo sui grandi schermi.
Rose mi manca immensamente, credo che da quando vivo a palazzo ci siamo allontanate, si ci sentiamo via Skype e ci sentiamo tramite messaggio, ma sento qualcosa allo stomaco che mi dice che qualcosa non va. Spero siano solo paranoie. Credo che l'ansia per il matrimonio tra nemmeno un mese e la mia futura suocera che mi massacra con corsi di portamento e di lingue non mi stiano facendo un gran bene.
"ehi" sento Sofia la mia assistente chiamarmi, mi volto e vedo che ha un vassoio con dei muffin alla Nutella e una tazza di the caldo fumante.
" Sofy se ti becca la regina..." le dico mentre vado a chiudere la porta a chiave, sua maestà esige che mangio veramente poco visto che dovrò essere sotto i riflettori ma ancora di più essere perfetta nell'abito da sposa che per fortuna ho potuto scegliere purché avesse le maniche e una scollatura contenuta.
"non hai mangiato nulla ieri a cena... E nemmeno a colazione. Mi preoccupo per te" l'abbraccio e mi fiondo a mangiare e bere questo grazioso spuntino che ovviamente condivido con lei, che è come un'amica per me qua tra gli squali.
Sofia è una donna davvero meravigliosa, ha la stessa età della mia cara mamma, occhi verdi e capelli ramati.
"sei pronta per il grande giorno?" dice mentre mi passa un tovagliolo
"si e no... Amo Marco tantissimo. Ma non so se sono pronta a tutto questo" dico mentre giro col pollice il solitario che mi ha donato la notte di capodanno
"non si è mai pronti. Tutto spaventa. Ma sono sicura che sarai la regina più buona e umana che si sia mai vista" annuisco anche se ancora titubanteÈ quasi l'ora di cena, mi lavo e mi preparo per presentarmi in sala da pranzo, scendo la lunga scalinata e mi metto dietro alla mia seduta accanto a Marco, i suoi genitori ma non possiamo sederci e non mi spiego perché sennon per i due piatti in più
"vostre maestà gli ospiti sono arrivati" dice Edgar il maggiordomo, sbuffo perché vorrei potermi godere un pranzo o una cena con il mio futuro marito in intimità e invece ci sono sempre il re e la regina oppure ospiti importanti.
Ma questa volta forse sarà diverso, sulla porta verso mia sorella col suo enorme pancione e mio cognato Mattia, me ne frego dell'etichetta e corro incontro alla mia famiglia. Piango tra le braccia di mia sorella e poi abbraccio forte anche Mattia
"mi siete mancati così tanto... Anche tu piccola peste" dico accarezzando la pancia dove riposa la mia nipotina.
"anche tu a noi..." dice Rose sorridente, così ci sediamo a tavola e vedo che anche i piatti non sono i soliti disgustosi e mignon ma piatti sia italiani che inglesi, il re apprezza mentre la regina se ne sta sulle sue senza dire una parola, guardo marco con amore e gli mimo con le labbra un ti amo che viene ricambiato da un bacio volante, mi ha reso davvero felice.Dopo cena invito mia sorella a dormire con me, è bello avere qualcuno con sé, purtroppo il mio ragazzo non potrà passare le notti con me finché non saremo marito a moglie nonostante siamo nel 2020 e ancora di più non poter avere rapporti, quando nessuno dei due arriverà davanti a sua imminenza illibato. È difficile contenersi, anche baciarsi perché tra noi ogni bacio è come alimentare scintille di fuoco e poi c'è sempre qualcuno che siano le guardie che siano i giardinieri.
Ci mettiamo il pigiama, esco dal bagno dopo essermi lavata i denti e pettinata e mi metto nel letto accanto a Rose che si fa le carezze alla pancia.
Manca davvero poco alla nascita.
"mi sei mancata" dice dal nulla, Rose non dice mai ti voglio bene o mi sei mancata, è di poche parole un po' fredda. Tranne nel contatto fisico, con me riesce ad essere affettuosa.
"anche tu Rose... Tantissimo" dico mentre appoggio la testa sulla sua spalla, qualche lacrima traditrice scivola lungo le mie guance e finisce sulla mano di mia sorella che se ne accorge, così ci apriamo a vicenda e ci addormentiamo molto tardi ma ne valeva la pena.
Mi giro nel letto quando sento mia sorella lamentarsi e chiamarmi , accendo labajour ed entrambe notiamo che il letto dalla sua parte è bagnato, segno che ha rotto le acque
"okay Rose respira vado a chiamare Mattia e..." ma prima che possa finire la frase un urlo disumano esce dalla sua bocca facendo precipitare tutti nella nostra stanza.
Dico a Marco di chiamare un'ambulanza mentre io e mattia cerchiamo di distrarla e farle delle carezze sulla schiena e ai piedi.
Quando arrivano i dottori anche se la regina è contraria perché vorrebbe un parto qua al castello finiamo tutti all'ospedale del paese, appena vedono l'auto reale viene chiesta massima discrezione, Rose va in sala parto e io resto con Marco sulle sedie di plastica emozionata perché sto per conoscere la mia nipotina
"non vedo l'ora che toccherà anche a noi sai?" dice mentre mi bacia delicatamente sulle labbra
" Rose vuole anche te in sala parto" vedo Mattia paomazzo e col camice verde, così mi alzo e dopo essermi vestita a dovere prendo una mano di Rose e dopo qualche ora viene al mondo questa piccola principessa, lasciamo che le sistemino entrambe e le aspettiamo nella camera privata che Marco ha preso apposta per l'evento, si sente uno zio a tutti gli effetti.
Appena sistemano Rose e la piccola le scatto delle foto, chiedi di poterla prendere in braccio e così mi ritrovo questo fagottino rosa tra le braccia, le poso un bacio sulla guancia, mi sbadiglia sul viso e una risata le fa aprire gli occhioni, sono azzurri come quelli di mia sorella bellissimi e ha il nasino del suo papà
"come la chiamerete?" dico curiosa mentre mi avvicino a Marco per fargliela conoscere
" Giada... Come la mamma" dice mentre aspetta una mia reazione
"dico che è perfetto. Benvenuta piccola Giada" le dico mentre sento le braccia di Marco avvolgermi e mettere il suo mento sulla mia spalla, mi volto dandogli un bacio facendo attenzione alla piccola, un flash ci fa staccare, Mattia ci ha scattato una foto
"siete la madrina e il padrino...ora posso avere la mia bambina?" dice mentre posa il telefono
"certo... Paparino!" tutti scoppiano a ridere, gliela porgo e va verso mia sorella
"beh noi vi lasciamo un po' soli... Andiamo a casa ci vediamo più tardi! Auguri ragazzi" marco mi prende per mano e andiamo verso la macchina per tornare a casa, appena arrivati tutti dormono, facciamo attenzione a non fare rumore e dopo esserci salutati mi chiudo in stanza a dormire, mi addormento quasi subito ma vengo svegliata da dei baci sul naso e dal suo profumo
"cosa ci fai qui?" gli dico ridendo
"shh volevo... Stare con te" dice mentre scosta il piumone e si fa spazio
"mhm che bello... Abbracciami" dico facendomi piccola e poco dopo sento le sue braccia avvolgermi e mi riaddormento felice e spensierata.Buongiorno e buon anno!
Scusate se non ho pubblicato in questi giorni ma ho avuto problemi importanti di salute in famiglia e la testa era altrove...
Spero il capitolo vi sia piaciuto e vi possa accompagnare ad un piacevole e rilassante weekend ❤️Un bacio grosso ❤️
Ci sentiamo settimana prossima!
Sunshi
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Obsesión
Lãng mạnLibro solo mio❤️ Una notte. Una sola notte può cambiarti la vita. È stato così per Grace Sallivan, una bella ragazza di ventitré anni di Londra e vive con sua zia e sua sorella dalla morte dei genitori in un disastro aereo quando avevano cinque anni...