Grace
" come fanno a sapere che sei qui?" dico mentre controllo dalla finestra e vedo i flash
"mi hanno seguito dall'aeroporto. Che palle. Non ci lasceranno in pace finché non ci vedranno" dice mentre fa una telefonata e si allontana mentre io mi avvicino a Rose
"avete chiarito?" mi dice mentre si accazzarezza la pancia
" si e no.. Piuttosto stai attenta non voglio che il mio nipotino ne paghi le conseguenze" dico mentre vado davanti allo specchio a togliere il velo
"potrei chiamare Mattia e con la macchina di Marco farlo inseguire dai paparazzi e tu potresti fuggire sul retro" dice mentre compone il numero
"tua sorella ha ragione. Faremo così" dice Marco mentre rientra e le dà le chiavi della porche lasciandoci di nuovo soli
"magari dovresti toglierti l'abito da sposa. Daresti nell'occhio e poi saresti troppo scomoda no?" dice mentre gioca con l'anello al dito della sua casata, mi avvicino allo specchio e in effetti sembro una meringa
"si hai ragione... Ehm mi aiuteresti con i bottoncini?" dico un po' imbarazzata, e non ne capisco il motivo visto che conosce ogni mia singola sfaccettatura e lentiggine
"certo che si" sento le sue dita fredde mentre toglie ogni bottone di questo odiato vestito che non vedo l'ora di buttare, vedo bello specchio il suo sguardo quasi deluso e vedo che anche lui mi fissa senza dire nulla
"perché mi fissi così?" dico di getto
"se non fossi arrivato in tempo saresti sposata con uno che non ti merita. Che non ti ama. Che ti avrebbe solo usato" dice mentre slaccia anche il raso che tiene insieme la gonna alla base che finalmente cade con tutto l'abito
"a volte si devono fare dei sacrifici per salvare chi si ama sai? Come hai fatto tu con me" dico sincera
"pensavo mi odiassi..." dice mentre posa un bacio sulle mie scapole
"come puoi odiare chi a differenza degli altri è sempre tornato e ha voluto sempre me come io ho sempre voluto te?" mi risponde con un bacio intenso, esco dall'abito col suo aiuto e mi metto velocemente un abito comodo di lana con gli stivali alti e lego i capelli in una coda alta.
Appena siamo pronti mia sorella da il segnale a Mattia che sfreccia e subito i paparazzi lo seguono, appena c'è calma piatta e indossati i famosi occhiali da sole prendiamo la smart di mia zia e proviamo ad andare verso la mia pasticceria ma anche lì c'è confusione così finiamo vicino al parto su una spiaggia isolata, era il luogo dove andavo da piccola a lanciare i sassi e vedere quanto ero brava a lanciarlo sempre più lontano.
In inverno nessuno viene qua, anzi è chiusa al pubblico perché c'è fango e non è molto sicura, la leggenda del posto dice che una donna rimase ad aspettare l'uomo che amava partito per la guerra nonostante gli ufficiali le avessero detto che era tragicamente deceduto in mare durante un attacco navale e lei disperata dal dolore si lasciò annegare per raggiungerlo e i colori brillanti dell'acqua siano dovuti alle lacrime versate dalla giovane donna.
Parcheggiamo sul retro dove c'era il vecchio chiosco delle bibite e andiamo verso la spiaggia, lo prendo per mano e lo porto sotto il pontile in modo che anche se qualcuno arrivasse non ci troverebbe.
Ci sediamo sulla sabbia abbracciati, mi siedo tra le sue gambe per via del freddo e aspetto che sia lui a parlare
" Sai. In tutti questi giorni che ero lontano da te ho pensato intensamente a tutto. A quanto sia importante vivere ogni istante come se fosse l'ultimo e ancora di più come una persona possa renderti felice"
"già è vero. E ora cosa faremo? Io non voglio vivere con i paparazzi sotto casa o in pasticceria" dico ricordando le immagini di Lady Diana che non riusciva nemmeno a camminare sul marciapiede.
"la mia vita è così ma non voglio che tu debba vivere lo stesso"
"e allora cosa sei venuto a fare? Per fuggire ancora? Non mi.." mi posa la mano sulla bocca per zittirmi
"quello che voglio dire è che ti voglio al mio fianco. Ma non voglio una vita a suon di riflettori e di eventi come hanno fatto i miei genitori per tutta la vita"
"piacerebbe anche a me. Non sai quante volte avevo bisogno di un tuo abbraccio, di un tuo sorriso e di un tuo andrà tutto bene non sei sola. E invece hai dimenticato me"
"non potevo, se ti sentivo era solo un modo per stare ancora più male"mi racconta di sua madre e delle minacce nei miei confronti e mi sento amareggiata perché come può una persona che non ti conosce a sparare a zero sulla tua persona o sulle emozioni che regali agli altri?
"allora cosa faremo?" dico mentre mi tiro su dalla sabbia e fisso il sole calare, siamo stati a parlare moltissimo
" vieni con me in Spagna. Porteremo anche tua sorella e suo marito e anche tua zia e Harold. Voglio che passi il natale da me, voglio dimostrare ai miei genitori e al paese che quella legge fa schifo e che la cosa più importante non è la corona ma la persona che la indossa e che con te sarei la persona giusta per il popolo"
"no sei impazzito? Non... Mi metteranno nelle segrete" dico spaventata strappando a Marco una risata così forte che potrebbero sentirci fin dentro a Buckingham Palace
"allora faremo tante belle cose nelle segrete...dai ci stai? Vuoi rischiare con me?" alla fine annuisco e mi posa un tenero bacio sulle labbra come promessa che da oggi le cose saranno diverse.Angolo autrice
Buona lettura a tutti❤️
Aggiornerò leggermente di meno perché sono un po' presa col lavoro e ahimè non sto ancora molto bene, spero solo che tutto questo periodo di ansia stress e pianto finisca il prima possibile ❤️
Ci sentiamo nel fine settimana o al limite settimana prossima ❤️
Aspetto sempre il vostro parere ❤️
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Obsesión
RomanceLibro solo mio❤️ Una notte. Una sola notte può cambiarti la vita. È stato così per Grace Sallivan, una bella ragazza di ventitré anni di Londra e vive con sua zia e sua sorella dalla morte dei genitori in un disastro aereo quando avevano cinque anni...