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Grace

Il sole sorge su Roma.
Oggi mia sorella si sposa e non potrei essere persona più felice.
Siamo arrivati qualche giorno fa, io, zia Susan e mia sorella attualmente siamo nel vecchio appartamento di Mattia, mentre lui sta dai suoi genitori fino al giorno del matrimonio.
Siamo andate a rivedere la chiesa e che tutto fosse in ordine, ha voluto sposarsi a Roma perché i suoi suoceri hanno paura di prendere gli aerei e poi perché è lì che era nato il loro amore.Io come già sapete l'ho aiutata in tutti i particolari delle nozze, amo cosi tanto organizzare feste o eventi per via anche del mio lavoro che sembravo io la sposa, ma a Rose andava più che bene perchè se fosse stato per lei si sarebbe sposata davanti al Colosseo in un abito anti convenzionale e avremmo pranzato in un fast food. Io per via della pasticceria non sono mai potuta andare a Roma a vedere se i fornitori e tutto stesse procedendo correttamente ma per fortuna con la scusa del trasloco e tutto Rose era sul posto e li bacchettava come un generale tedesco. Il tempo è volato e mentre il sole sorge su una città che in questi tre giorni ho adorato, mi alzo e prendo una tazza di caffè nero bollente e mi appoggio al cornicione della finestra e vi guardo fuori, il laghetto di Villa Borghese brilla per via del sole, la casa di Mattia ha davvero una vista mozzafiato la prenderei in affitto e mi ci rifugerei quando voglio stare sola o semplicemente prendermi una vacanza e scoprire altro della città, mi passo la mano sulla fronte dove ancora si vede la cicatrice che mi sono procurata al suo addio al nubilato, non ricordo molto perché ero sotto l'effetto dell'alcool ,ricordo solo un paio di occhi intensi e un profumo che non saprei descrivere a parole ma che se dovessi risentire lo riconoscerei tra tanti. So solo che quando mi sono svegliata ero in ospedale, c'era Mattia che mi ha riportata a casa, ma del ragazzo misterioso non ho più saputo nulla, nemmeno l'infermiera ha voluto dirmi nulla. Ora non è il momento di pensarlo , è il grande giorno di Rose per la miseria!Mi avvicino al letto dove sta riposando serena, mi avvicino al suo orecchio per darle il buongiorno quando nel girarsi mi tira un pugno sul naso che mi fa gridare
" oddio Grace scusa " dice correndo verso il frigo e prendendo una borsa del ghiaccio che porto subito al naso
" non ti preoccupare nulla...ahi" dico massaggiando e andando verso la porta ad aprire alla parrucchiera e al truccatore e alla fotografa che sono in perfetto orario, siamo noi che siamo ancora in pigiama.
Mentre Rose va a farsi una doccia veloce io le preparo una spremuta e un muffin liscio per fare colazione. Non fa tempo a uscire in accappatoio che la fanno sedere su una sedia e iniziano a fonarle i capelli e nel mentre mangia tutto frettolosamente, faccio una doccia pure io e mi vesto, ho scelto un abito a tubino color smeraldo e un sandaletto dello stesso colore, vengo truccata e poi pettinata
"Grace ma la zia?" mi dice mentre le mettono l'ombretto beige
" E' andata con la mamma di Mattia a prenderti il bouquet" è tradizione a quanto abbiamo scoperto che la suocera e la mamma della sposa consegnino personalmente il bouquet come segno di accettazione e di buona famiglia. Quando siamo entrambe truccate e pettinate l'aiuto ad infilarsi l'abito e a mettere il velo ed la cosa più bella che abbia visto, l'abito ha un taglio a sirena con la gonna di seta col qualche applicazione sui fianchi di piccole perline e ha un corpetto semi trasparente di pizzo tenuto su da due spalline di tulle.
Questo velo a cattedrale con i bordi in pizzo che richiama l'abito è incastrato nello chignon che le ha fatto la parrucchiera ed è semplicemente bellissima.
" oh tesoro se ti vedessero mamma e papà" ci voltiamo verso zia Susan che ha appena detto queste parole piangendo e porgendo il bouquet di rose e peonie verso Rose, ci commuoviamo tutte e tre, di sicuro sarebbero orgogliose di tutte noi.
Scendiamo la scala verso la macchina dopo le foto di rito e saliamo sulla macchina della sposa, direzione chiesa. Andiamo serene fino a quando dalla macchina esce un fumo tremendo, ci mancava il motore in avaria.
Provo a chiamare l'agenzia che ci ha noleggiato l'auto ma non rispondono, vedo Rose andare verso la scalinata della metropolitana
" cosa stai facendo?" dico scettica
" voglio andare a sposarmi. Non voglio arrivare più in ritardo di quanto già non lo sia" così scendiamo la scala e tutti ci fissano o scattano foto, non capita tutti i giorni di vedere una sposa in metropolitana e che tira parolacce come una scaricatrice di porto. Facciamo i biglietti e andiamo ad aspettare la metro, appena arriva saliamo solo che perdo di vista Rose
" e signora lo avrà visto tutta Roma amen!" la sento imprecare e appena riesco ad avvicinarmi mi spiega che salendo le si era chiuso lo spacco nella valigia della signora e che le si era alzato fino a mostrare il perizoma a tutti i passeggeri presenti. Non resisto e scoppio così a ridere che quando la metropolitana chiude le porte voliamo quasi per terra dal ridere.
Finalmente arriviamo davanti alla chiesa con un'ora di ritardo, quando Mattia ci vede entrare tira un sospiro di sollievo, la cerimonia si svolge tranquilla e qualche lacrima scappa a tutti. Usciti dalla chiesa ci rechiamo in un ristorante sul lago di Bracciano, una cornice perfetta.
Tra un brindisi e l'altro arriva il momento della torta e mia sorella fa un cambio d'abito che lascia tutti in particolare lo sposo a bocca aperta.
Corto a palloncino tutto di pizzo rosa cipria con uno scollo che tra schiena e sul seno non so quale sia più profondo tanto che mia zia è rossa.
Finita la cerimonia i due neo sposi partono per la luna di miele, destinazione Michonos un regalo dei colleghi di Mattia e delle ex compagne di studi di mia sorella.
Il mattino dopo siamo tornate a Londra e alle nostre solite vite, zia Susan cura la casa e io mi dedico alla pasticcieria, ho parecchie torte da fare per le feste in programma e dopo domani avrò anche l'evento di beneficenza per i bambini orfani, è una cosa che mi sta molto a cuore.
Sistemo la stanza e metto via gli abiti che avevo su quando mi ero fatta male che avevo lasciato in lavanderia perché togliesse il sangue e me lo riparassero quando trovo nella pigna un fazzoletto bianco con delle iniziali dorate e in corsivo " MDS" deve essere rimasto in ospedale e così ora Lho io, peccato che non possa restituirlo al suo proprietario ma dall'altro lato sono contenta di avere qualcosa di Mister Intenso, non ricordo benissimo il suo volto o altro solo quegli occhi che anche da ubriaca ho trovato maledettamente intensi.

Angolo autrice

Ma buongiorno anche se non è venerdì ho aggiornato come promesso ♥️
Spero sia di vostro gradimento ❤️
Amo questo capitolo perché ho messo dettagli del mio ultimo viaggio a Roma, è davvero una bellissima città peccato per i trasporti e lo sporco... Il nostro paese merita di più!
♥️

Non so se aggiorno venerdì vediamo ci sarebbe qualche scena un po'... No niente spoiler😂😂😂😂

Un bacione ♥️

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