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Grace

Sono sette giorni che sono sdraiata al buio nella mia camera da letto. Nella sua ex camera da letto.
Mattia mio cognato mi ha dato a disposizione la sua vecchia casa qui a Roma finché ne sentiró il bisogno, mia sorella non sa niente è stata una mia profonda richiesta, non voglio che stia male per colpa mia, voglio solo stare sola. Mi giro a pancia in su e fisso il ventilatore che gira nella stanza senza interruzione, il caldo è impressionante qua a roma, io ho ancora qualche linea di febbre dopo quello che mi è successo... Il mio bambino. Il mio matrimonio. Marco.
Tutto finito in un lampo.
Mi alzo dal letto solo per andare al bagno, fare le doccia e bere dell'acqua.
Non ho mangiato nulla e il mio corpo è piuttosto debole ma non mi va di fare nulla.
Un bussare alla porta mi fa alzare sbuffando, guardo dallo spioncino e quando vedo chi c'è dall'altra parte mi viene un brivido lungo la schiena :
MIA SORELLA CON LO SGUARDO OMICIDA!

" inizia a pregare tutti i santi perché ho una voglia matta di menarti" dice mentre mi sorpassa e lancia il trolley contro la sedia facendo un forte rumore. È davvero incazzata.
"Rose... Senti..." dico mentre cerco di formulare un discorso sensato
"ora tu mi stai a sentire. Non io a te. Si può sapere cosa ti salta in mente di scappare e non dire niente a me? A me Grace? Sono tua sorella santo cielo. Hai idea di come mi sia sentita?"
"Ti avrei detto tutto... Come hai fatto a sapere che ero qui?" dico mentre temo per la sorte di mattia e la piccola
" sono andata in garage a prendere i pannolini per la bambina e ho sentito Mattia parlare al telefono con mia suocera di andare a rifornire l'appartamento per mia sorella e io non mi spiegavo il senso visto che mia sorella stava a palazzo... E col mio nipotino in grembo. Allora sono restata in po' di più a sentire... "
" mi dispiace se vi ho creato problemi. Credimi lui voleva dirti tutto.. "
" non era lui a dovermelo dire ma tu... Apriti Grace. Ti prego. Dimmi che cosa ti ha spinto a fuggire. Marco ti sta cercando, ovviamente gli ho detto che non sapevo nulla. È venuto anche a Londra ma gli ho detto che non eri li "scoppio a piangere e così le inizio a raccontare tutto, dalle cattiverie a palazzo, dallindifferenza di Marco fino alla perdita del nostro bambino.
Vedo che non apre bocca e fissa il vuoto.
" Rose sei arrabbiata? "
" Sono delusa. Amareggiata. Perché non hai preso un volo x Londra o mi hai chiamato appena le cose stavano degenerando?" dice piangendo
"hai una bellissima famiglia e sapevo che lui sarebbe arrivato lì subito" così passiamo ore a parlare finché lei non sente il bisogno di mangiare e va verso il frigorifero trovando cibo avariato
"adesso tu stai qui buona e io vado a prendere qualcosa da mangiare chiaro?" dice mentre prende la borsa
"se vuoi mangia tu io passo" si avvicina e mi punta il dito in faccia
"a costo di infilarti il pranzo in bocca tu mangerai, hai bisogno di cure... Hai bisogno di me" annuisco e dopo avermi dato un bacio sulla guancia e dato un plicco di riviste va lasciandomi sul letto ad aspettarla nel solito silenzio della stanza.

Mentre aspetto che Rose torni col pranzo che mi ha imposto appena ha saputo che non mangiavo da giorni, decido di farmi una doccia.
Mi spoglio e mi fisso allo specchio. Sono uno schifo. Mi si vedono le costole e ho delle occhiaie molto profonde, di notte mi vengono incubi e riprendere il sonno è difficile.
Mi tolgo la garza e accarezzo con la punta delle dita dove c'è la cicatrice, dove fino a qualche giorno fa c'era il mio bambino.
Ogni volta che penso a quella piccola creatura mi scendono tante lacrime perché mi sento un fallimento. Entro sotto il soffione e mi lavo abbastanza velocemente.
Esco e mi avvolgo in un asciugamano grande e mi siedo sul letto ad aspettare il suo arrivo leggendo un giornale di cucina che mi ha portato Rose da Londra. Sento la serratura scattare e due grandi borse piene di cibo fumanti che riempiono la stanza dopo giorni dopo l'unico odore erano bagnoschiuma e di chiuso delle finestre.
"Ho trovato un locale specializzato in pollo fritto ... Ho preso un cestino con tante nuggets, due patatine medie e della coca cola... Mangiamo sul letto? Dio ma che caldo qui..." dice mentre si spoglia
"il riscaldamento ha dei problemi cioè è estate e a volte si attiva... Per quello sto spesso in asciugamano"
" okay mi faccio una doccia in iper fretta, intanto tu mangia qualcosa" annuisco e provo a mettere in bocca una patatina, il mio stomaco brontola sente il bisogno di mangiare.
"eccomi. Starò in asciugamano anche io stanne certa... Allora... Mangiamo!" lentamente mangiamo e vedo mia sorella sorridere per lo sforzo che sto facendo, da quando è qui mi sento decisamente meglio. Parliamo un po' e inizio a ridere appena vedo le facce di godimento di mia sorella nel mangiare il pollo, è in adorazione
" ma mangi mio cognato con la stessa foga?" le dico ridendo solo che la faccio strozzare per la battuta e le porgo la bibita solo che nel bere tossisce e mi arriva un bel po' di di coca cola in faccia... È un imbranata ma le voglio un bene dell'anima.
" il mio caro maritino è meglio che stia un po' solo... Ah ho una cosa per te, per noi" si alza e va verso un sacchetto e prende una scatolina bianca con un grosso fiocco
"Aprila" mi incita cosi tolgo il fiocco e appena apro vedo due braccialetti con un puzzle identici e con un incisione
" A PIECE OF ME"
"leggi la frase forza" prendo la frase dietro la scatola e quando leggo il significato lacrime di gioia cadono dai miei occhi

In un puzzle da un milione di pezzi, siamo due tasselli che si legano insieme. Noi due unite, vicine, diverse ma complementari. Un incastro perfetto!

"è bellissimo..." dico mentre lo sfioro
"è per noi due. L'avevo visto e ho subito pensato a noi. Ad un qualcosa che ci legasse oltre i chilometri. Così quando saremo distanti basterà che lo fissi o lo scuoti e sarà come essere vicine"
"lo mettiamo?" dico emozionata
"certo... Ma prima voglio che ci promettiamo una cosa" dice seria
"io Rose prometto che non dobbiamo più smettere di parlare e se stiamo male parliamo di cazzate e quando staremo un po' meglio ci sfogheremo
Ma l'importante sarà sempre dirsi la verità... E consultarci prima di compiere certe scelte... Ma mai smettere di parlare perché feriamo l'una con l'altra....
Scriverci tutti i giorni... E farci più telefonate o web...Promesso a vita" dice e mi infila il braccialetto al polso.
"io Grace prometto che non dobbiamo più smettere di parlare e se stiamo male parliamo di cazzate e quando staremo un po' meglio ci sfogheremo
Ma l'importante sarà sempre dirsi la verità... E consultarci prima di compiere certe scelte... Ma mai smettere di parlare perché feriamo l'una con l'altra....
Scriverci tutti i giorni... E farci più telefonate o web...Promesso a vita" glielo metto anche a lei e li mettiamo vicini e sono davvero bellissimi
" è una bella promessa... È un grosso impegno" le dico abbracciandola forte
"lo è... Ora vestiti che andiamo a fare un giro per la città... Anzi prima ci vediamo un film poi andremo... Ho bisogno di stare un po' su questo mega letto" annuisco e mi accoccolo a Rose in cerca di quella protezione e amore che non mi ha mai fatto mancare.

.............

Buongiorno!
Il capitolo era troppo lungo così Lho suddiviso in due, la seconda parte dovrei pubblicarla tra una settimana...

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