Buon pomeriggio!!
vi faccio un piccolo regalo di pre weekend..
Una buona lettura :)
Grace
Stiamo tornando a casa sua, o meglio al suo palazzo dopo sei giorni a Roma.
Lo faccio solo per dire addio a suo padre, o meglio stargli accanto in questi ultimi giorni.
Juan è stato l'unico che li dentro che mi ha fatto compagnia e cercato di rendere la vita il più semplice possibile, a volte mi sembrava di rivedere mio padre in lui infatti non posso credere che anche lui se ne andrà dalle nostre vite.
Ho saputo che la regina Helena è chiusa nella sua stanza agli arresti domiciliari, me Lha detto Marco l'altro giorno facendo vedere la notizia sul giornale e la conferma dal responsabile di palazzo con le relazioni con la stampa.
Le cose tra me e Marco?
Sono un enorme punto interrogativo.
Non posso negare quanto mi sia mancato, quanto ci siamo mancati.
Gli ho fatto vedere la città, abbiamo mangiato nei ristoranti tipici o sul lettone nel cartone della pizza se eravamo troppo stanchi. Mi ha rubato qualche bacio e qualche coccola ma non siamo andati oltre anche se lo volevamo entrambi, io avevo paura che non amasse più il mio corpo per via dei segni e lui credo di mettermi pressione.
Ha provato a riconquistarmi ma non avevo bisogno di quello, ma solo di avere la certezza che lui ci fosse e ci sarà per noi due, che nonostante il suo ruolo importante che avrà a breve si ricorderà di avere una vita privata.
Lui non ha tutte le colpe però glielo ho detto esplicitamente.
Io potevo scegliere se seguirlo nella vita a palazzo o rinunciare e restare una semplice pasticcera a Londra.
Ho scelto io, di conseguenza gli ho promesso che potrei provarci.
Non gli ho ancora dato una risposta se resterò a palazzo o tornerò alla mia vita a Londra rinunciando per sempre al mio bellissimo grande amore.
A distrarmi da tutti questi pensieri è proprio lui
" piccola tutto okay?" dice mentre arriviamo a palazzo e porgendomi la mano per farmi scendere dall'auto
" sisi... Andiamo" gli dico scendendo e accettando la mano andando verso l'ingresso del palazzo
" Maestà ben tornato" ci dice Edgar il maggiordomo di Juan
" Edgar siamo contenti di vederti. Mio padre come sta?" dice Marco teso e il viso di Edgar si rabbuia
"è andato via il dottore poco fa insieme al chirurgo. Hanno confermato che ormai non c'è più nulla da fare ma la cosa più triste che gli restano si e no quarantotto ore"
"possiamo vederlo?" dico con la voce che trema
"certo... È bella sua stanza" così ci facciamo strada e arriviamo davanti alla sua stanza e dopo aver bussato e sentito un debole avanti entriamo.
" Grace sei tornata..." dice sorridendo
" si eccomi qua... Eccoci qua" dico mentre prendo Marco che era rimasto sulla porta un po' spaventato
" che bello vedervi insieme. Spero che avrai perdonato quello sciocco di mio figlio" dice fissandolo con un sorriso caldo
" Padre avevate ragione..."gli alza la mano fermandolo
" Marco dammi del tu santo cielo. Lo so che sei cresciuto con la formalità ed è anche colpa mia. Ti ho fatto mancare tante cose. Ti ho fatto mancare un padre. Promettimi che tratterai Grace e i vostri figli con tutto l'amore del mondo non dimenticando mai che è vero che hai dei doveri verso un paese ma prima ancora con la tua famiglia "dice a entrambi.Siamo restati al suo capezzale fino allora di cena ma poi purtroppo nella notte il cuore ha ceduto e la mattina lhanno trovato col volto rilassato e pallido che dormiva. È stato un dolore straziante vederlo volare così, abbiamo pianto entrambi anche ai funerali di stato, Marco ha fatto un discorso davvero toccante e profondo, non un classico discorso da futuro sovrano o figura nobile, ma da figlio come gli aveva promesso al padre.
Alla sua incoronazione manca poco, alla nostra incoronazione volevo dire.
Alla fine gli ho fatto capire che per me era tutto okay, che la prova più grande l'aveva data con suo padre. Con la sua famiglia e con me.
Lo aspetto nella nostra stanza mentre leggo un libro di poesie d'amore, Voltaire e Beethoven avevano davvero carattere e lati sentimentali nascosti
"eccomi qua da te, faccio una doccia e arrivo " dice entrando e togliendosi i vestiti e chiudendosi in bagno. Non so con quale coraggio ma decido di raggiungerlo in bagno, metto il libro sul comodino ed entro senza fare rumore, è di spalle che si sta lavando i capelli e non si accorge della mia presenza. Faccio cadere le spalline della mia camicia da notte di raso ed apro il vetro della doccia, appena si gira e mi vede nuda di fronte a lui vedo i suoi occhi accendersi
"piccola che ci fai qui? Aspettami di la" dice cercando di non guardarmi e lo prendo come un rifiuto e indietreggio
"si scusa... Va bene... Non mi vuoi più per i lividi e il taglio sul grembo" mi giri quando mi sento afferrare per un polso e sbatto contro il suo petto metto sotto il getto della doccia e le sue labbra sono violente sulle mie in una danza a due, si stacca di poco per sussusarmi sulle labbra
"ti voglio eccome ogni giorno di più ma voglio che tu te la senta" annuisco e così riporta la sua bocca sulla mia mentre con una mano tocca la mia parte più intima facendomi gemere di piacere, mi solleva da terra strappandomi un gridolino e mi trovo poco dopo sdraiata sul letto col suo corpo sopra il mio, la sua bocca bacia tutti i lividi e la cicatrice che mi ricorderà per sempre quel brutto giorno
"sei una stupida se credevi che non ti volessi per questo. Sei una stupida se pensi che qualcosa nei miei sentimenti sia cambiato... E ora mi prenderò ciò che ultimamente ho trascurato" dice mentre torna a baciarmi e a posizionarsi tra le mie gambe ed entra di me lentamente strappando a entrambi un sospiro
" era questo che ti mancava?" dico mentre gli vado incontro con le spinte
"no... Questo" dice mentre mi mostra la nostra fede nuziale e capisco che si riferiva al matrimonio, e una lacrima scappa dai miei occhi.
"ti amo tanto" gli dico mentre sento che sono vicina al picco del piacere
"anche io ora e per sempre" e restiamo così abbracciati ad amarci tutta la notte

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Obsesión
RomanceLibro solo mio❤️ Una notte. Una sola notte può cambiarti la vita. È stato così per Grace Sallivan, una bella ragazza di ventitré anni di Londra e vive con sua zia e sua sorella dalla morte dei genitori in un disastro aereo quando avevano cinque anni...