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Rose

Dopo essere tornate in sala e aver tolto l'album dalle grinfie di nonna ho deciso di portare Mattia a fare un giro per la città, gli avevo promesso un giro a Hyde Park.
Londra è sempre piovosa e l'avevo scordato, tre anni in Italia mi avevano riportato con la mente a quando ero bambina, quando eravamo una famiglia normale e con una vita normale.
Londra è stata un enorme cambiamento, Grace si è ambientata subito alla vita qui, fin da piccola ha sempre coltivato la passione per la pasticceria e ha aiutato zia Susan. Non ha mai avuto grandi amicizie, le hanno sempre voltato le spalle o usata come passa tempo, e so quanto abbia sofferto e io più volte l'avevo avvertita ma spesso è più cocciuta di me.
Io non mi sono mai ambientata a scuola, studiavo a casa e andavo a scuola solo per le interrogazioni e le verifiche scritte, ho reso una vita difficile a mia zia ma quando ti senti in parte responsabile della morte dei tuoi genitori e ti senti sbagliata cosa puoi fare per andare avanti sennon isolarti?
"tesoro tutto okay?" mi dice il mio uomo mentre mi tiene stretta con il suo braccio attorno alle spalle
" si stavo solo ricordando la mia vita qua prima di conoscerti" gli accocolandomi al suo enorme petto
"è passato okay? Ne abbiamo già parlato" mi dice dandomi un bacio a fior di labbra, è stato il mio primo vero uomo dopo David.
David era stato il mio primo ragazzo all'età di quindici anni mentre lui ne aveva già diciassette , era dolce e premuroso, a Grace non piaceva ma a lei nessun ragazzo è mai piaciuto.
Tutto è cambiato quando inizió a frequentare un gruppo di ragazzi motoclisti, spesso tornava ubriaco o col viso pieno di ematomi e tagli.
Spesso se la prendeva con me tanto che a volte mi prendeva a schiaffi e i segni li coprivo col correttore.
Era possessivo ma io l'amavo e  sopportavo tutto in silenzio, peccato che mia sorella avesse capito cosa stavo passando e così mi convinse a denunciare alla polizia e David era scomparso ma in realtà non la prese bene tanto che una sera entrò nella mia stanza con un coltellino, urlai e subito mia zia e Grace corsero a soccorermi ma lui era scappato lasciandomi con un profondo taglio al fianco e al braccio  che bruciavano parecchio. Mentre ero al pronto soccorso la polizia venne a sentire cosa era accaduto e ci comunicó che David si era buttato giù dal ponte dopo essersi tagliato alla gola, aveva verso la testa già da tempo. Piansi tantissimo perché era stato il mio grande amore ma anche il responsabile delle mie crisi di panico e pausa ad uscire di casa col timore di rivederlo.
Non fu facile tornare alla normalità, la mia borsa di studio a Roma era stato il primo vero viaggio da sola dopo tutto, quando incontrai Mattia ero spaventata dal provare qualcosa per un uomo dopo di lui, portavo i segni del male subito e poi lui era il mio professore.
Con lui mi ero trovata subito però, con le risate e i piccoli battibecchi era nato qualcosa di speciale, ci vedevamo fuori dall'orario di università a casa sua o nel mio monolocale in affitto, mi aveva conquista con i piccoli gesti e con la sua trasparenza, un uomo decisamente grande per me però mi faceva sentire speciale e protetta.
Non mi aveva mai messo pressione in nulla, quando facemmo l'amore per la prima volta ero terrorizzata che mi giudicasse per i tagli, invece li bació uno a uno e mi amó lentamente e con molta passione. Con lui per tre anni ho rivisto me stessa, e tuttora sto bene con lui e spero non se ne andrà mai ma purtroppo nulla è per sempre e di mia natura non sono molto ottimista.
" ti va un fish and chips?" Gli propongo mentre ci avviciniamo ad un chiosco dal quale proviene un profumo straordinario
"non dovremmo cenare con la tua famiglia?" dice ricordandomi la cena organizzata da zia per il mio ritorno
" è la prima sera da soli, voglio stare un po' con te... E poi è un piatto tipico di qua" dico mentre porgo la banconota al signore che mi porge un cono di carta con tanti filetti di pesce e patatine
" direi che non ho altra scelta vero tesoro? Fammi assaggiare" così ci sediamo su una panchina a mangiarlo, mi era mancato tanto questo piatto che ho provato a farlo a Roma ma non veniva mai buono come qua sul posto
" Lo sai che non è male Londra? Quasi quasi potremmo trasferirci qui" mi dice sorridente
" ma tu hai la tua vita a Roma. E io potrei trovare un posto in qualche ospedale o..."
" Rose tesoro il prof. Testoldi mi ha offerto un posto qua a Londra, gli ho detto che tu eri di qua e allora.."
" Matt i tuoi genitori. La tua casa. Tutto. Non farlo per me"
" io voglio vederti felice e so quanto ti mancavano tua zia e tua sorella"
" lo so e ti ringrazio ma quale garanzia hai che tra noi duri?" gli dico di getto e mi pento di quanto ho detto, vedo che si alza e si allontana, mi alzo di corsa e lo chiamo
"amore scusami non volevo.." mi interrompo quando vedo che prende un mazzo di rose rosse da una signora e torna verso di me e me le porge
"non capisco.." vedo che si inginocchia e prende dalla giacca una scatoletta di velluto blu e me la apre davanti agli occhi rivelando un bellissimo zaffiro
" ecco la mia garanzia. Nulla ha senso se non è con te accanto. Voglio stare con te fino a quando il tempo e tu lo permetterai, voglio vederti ridere e piangere, voglio dei figli una casa e tutto ciò che la vita offrirà... Allora dici che è sufficiente per chiederti se vuoi essere mia moglie? "dice con gli occhi lucidi
" Si" dico scoppiando in lacrime e porgendo la mano che viene impreziosita dal solitario
" quindi bentornata a casa amore" dice mentre mi bacia e scoppio a ridere così forte che mi scendono le lacrime e vedo che anche lui è commosso, il mio mattia, il mio futuro marito.

Angolo autrice

Buongiorno a tutti ❤️
Ecco l'aggiornamento come promesso... Da Milano questa volta.
In compenso ho riportato a Milano idee per il libro e ricordi di una breve vacanza iper divertente, tanto che qualcosa metterò nei capitoli successivi 🤣🤣
Aspetto sempre I vostri commenti



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