Grace
Mi sveglio e trovo la stanza in penombra, mi metto a pancia il su e inizio a fare delle carezze dove sta crescendo mio figlio.
Mi ricordo di Marco che dorme accanto a me, per fortuna dorme così non dovremo parlare.
Mi alzo delicatamente e mi chiudo in bagno, mi fisso allo specchio e vedo il mio viso leggermente ammaccato e la fasciatura elastica alle costole che dovrò mettere per qualche giorno. Mi spoglio ed entro in doccia legando i capelli per non bagnarli , non so quanto resto sotto il getto d'acqua ma la mia mente è altrove, come vorrebbe essere il mio cuore. L'unica persona che vorrei qui in questo momento è di nuovo mia sorella, dopo cena la chiamerò e le dirò se può venire qui per il fine settimana. Mi avvolgo un accappatoio intorno al corpo e sciolgo il fermaglio facendo cadere i capelli lungo la schiena. Torno in stanza per prendere l'intimo e vedo Marco nel letto seduto che mi aspetta con un espressione tra lamareggiato e preoccupato per l'accaduto. Facendo finta di niente e lascio cadere l'asciugamano davanti ai suoi occhi famelici e mi infilo una brasiliana di pizzo bianco e il reggiseno coordinato, avendo preso sole durante la luna di miele la mia pelle è leggermente più dorata come quando andavo al mare coi miei genitori da piccola in Campania.
Mia madre era di Milano ma mio padre di Napoli, così oltre all'italiano e all'inglese ho imparato i due dialetti, che a mia volta sto insegnando al re. Il papà di Marco Juan è un uomo delizioso, e ho scoperto che non ha mai tradito sua madre, fingeva con quelle donne solo per non sentirsi ferito per non essere ricambiato dalla moglie.
Quando la regina è fuori con le amiche o mi lascia respirare passo del tempo con lui e oltre ad insegnarci la lingua a vicenda, ha voluto imparare anche il dialetto dei miei genitori, è troppo divertente il suo accento spagnolo mentre fa esclamazioni in milanese o in napoletano anche se è più brava mia sorella così a volte facciamo le chiamate Skype.
Una mano sul viso mi risveglia dai pensieri e mi fa allontanare
"piccola sono io... Mi dispiace tanto per ieri sul serio. Credimi che io non pensavo davvero alle parole di mia madre"
"è okay per favore vorrei vestirmi" dico voltandogli le spalle
"che ti ha detto il medico?" e mi irrigidisco, non mi sento pronta a dirgli di nostro figlio
"che devo riposare ma che non è successo nulla di grave" dico cercando di essere il più credibile possibile e infilandomi il vestito a fiori
"amore... Non fare così. Non respingermi ti prego" mi fa voltare e mi prende il viso tra le mani e mi sfiora le labbra con le sue in un bacio semplice e dolce allo stesso tempo
"ho bisogno di pensare" annuisce e mi saluta perché deve partire per Mosca per un incontro col presidente, sarei dovuta andarci ma essendomi fatta male resterò qui a palazzo.Dopo la partenza di Marco vado a lezione, devo imparare tutti i nomi dei principali reali per la cena tra due settimane, è importante che io sia ben preparata tutto quanto.
"Grace. Miss Julia potrebbe lasciarci sole?" dice la regina mentre entra nello studio, non l'avevo nemmeno sentita entrare
" si Helena?" dico chiamandola per nome e innervosendola
"mio figlio sa che sei incinta del nostro erede?"
"no. Glielo dirò con calma quando mi sentirò pronta" dico mentre chiudo il libro facendo rumore
" prima ho acconsentito che ti sposasse. Poi che viveste qui e la tua famiglia che fa avanti e indietro come fosse un luogo di villeggiatura. Ora tu vuoi decidere per mio nipote. Cara mia assolutamente no"
" suo nipote o sua nipote crescerà con l'amore dei genitori di entrambi e lei starà fuori da tutto ciò. Non voglio che faccia la nonna se ha questo atteggiamento"
" già non volevo te ora anche un piccolo bastardo. E non sarai mai una brava madre visto che la tua non c'è stata per te" mi avvicino puntandole un dito contro furiosa
"se la prenda con me se vuole. Si accomodi. Ma lei bastardo non lo chiama. E sarò una madre a mio modo commettere errori è la base per crescere ma lei si può definire una madre? Dove era quando suo figlio cresceva? È stata anche una pessima moglie, suo marito Lha amata col tempo e lei invece Lha sempre tradito " mi fissa gelida e furiosa
" ha iniziato lui a tradirmi e non mi ha mai amata" dice stizzita
"non Lha mai tradita ha solo finto per non farla sentire in colpa! Per non farle vedere quanto lei fosse sbagliata!" vedo che prende il ferma carte e me lo punta davanti
" erano mesi che volevo farlo. Non mi interessa di ciò che sto per fare"
"sei pazza..." dico mentre indietreggio verso la porta e dopo averle lanciato il libro addosso corro verso la sala del trono, mi imbatto contro il petto muscoloso di Ramiro il maggiore segretario del Re Juan che era stato allontanato mesi fa per una spedizione in India per conto della corona e dove vive sua sorella
"la regina è Pazza mi aiuti" infatti poco dopo la vedo comparire e appena si vedono hanno uno sguardo strano
" cosa ci fai qui? Perché sei tornato" dice la regina preoccupata
" perché credevo tu mi amassi. Tu Helena mi avevi detto di amarmi e che questo incarico era per farvi avere ancora più potere... E poi vengo a sapere che te la sei spassata con un bodyguard che per tua sfortuna è un mio cugino di terzo grado... Sei meschina " iniziano a litigare così forte che arriva anche Juan e alcune guardie
" Ramiro che succede? "dice Juan
" Juan amico mio. Mi dispiace ma sono tornato per due motivi. Il primo che la spedizione non aveva alcun fine commerciale, tua moglie ha inventato tutto per tenermi alla larga da qui. Secondo... Avevo una relazione con tua moglie ma lei mi tradiva con mio cugino e chissà con chi altri " Juan guarda sua moglie con ancora delusione
" Helena perché? " mi intrometto perché non posso vedere il re così
" poi si tien e corn è nu problem ro tuoi" gli dico per farmi capire
"ma che lingua è questa?" dice la regina
"è napoletano..." dice Juan serio
"Juan la cosa peggiore che tua moglie ha fatto uccidere degli innocenti in India perché non trovavano abbastanza oro per i suoi gioielli... E deve pagare per questo sono contro queste cose se per di più tra di essi c'era anche il figlio di mia sorella" estrae una pistola e la punta contro Helena
" Ramiro non farlo... Mi metto davanti a lui per cercare di calmarlo. Ha sbagliato e deve pagare ma tu sei innocente... Un uomo e uno zio ferito... Ma ti prego abbassa la pistola" vedo che tentenna e cade sulle ginocchia e piange e lo abbraccio forte, sento le guardie avvicinarsi e lo solleva da terra per portarlo via
"dove lo portano?" dico preoccupata
"nelle prigioni a marcire come lo schifo di uomo che è" questa frase pronunciata da Helena lo fa riscattare e prende la pistola da una delle guardie puntandola verso la regina, corro per spingerla via dal bersaglio e finiamo sul pavimento , il colpo finisce contro un vaso che va in frantumi ma sento un dolore atroce all'addome, nel cadere il ferma carte della regina è finito nel mio addome, calde lacrime scendono dai miei occhi perché so già che qualcosa non va, vedo la regina che mi fissa pietrificata e poi chiudo gli occhi per il dolore e perdo i sensi.Mi risveglio poco dopo e vedo che sono in camera mia con una grossa fasciatura, provo a muovermi ma fa piuttosto male. Vedo entrare il dottore che mi aveva detto che ero incinta
"dottore..." dico con l'angoscia
"mi dispiace tanto maestà. La botta e il coltello hanno danneggiato la membrana... Io..." sento tutto ovattato e tantissime lacrime scendono dai miei occhi, mio figlio non c'è più.
" Vostro marito sta arrivando" dice prendendomi una mano
"lui sa?" dico angosciata
"non sa nulla solo che siete ferita..." annuisco e rimango sola, piango tanto per ciò che mi è accaduto, nel salvare quella megera ci ha rimesso mio figlio.
Il dolore è così lieve per via degli antidolorifici che fa piu male quello al cuore per non aver protetto una piccola vita che stava per nascere.
Prendo il telefono e chiamo Sofia, quando arriva le chiedo di prepararmi abiti e prenotarmi un taxi in anonimo, di trovarmi un modo per fuggite di qui.
"Grace ma arriverà marco... Hai bisogno di lui" mi dice piangendo
"ho bisogno di me stessa.puoi farmi fuggire?" alla fine annuisce, così mentre prepara il tutto prendo dal cassetto un foglio ed una penna e inizio a scrivere una lettera a Marco di addio, la chiudo e ci metto sopra la fede nuziale e l'anello di fidanzamento.
Quando torna Sofia mi porge una divisa da colf e una parrucca nera corvina, mi porge i biglietti e mi fa uscire da palazzo dal retro dove riposa la servitù nascosta nel carrello delle pulizie e vedo un auto
" È un mio amico fidato. Ti porterà in aeroporto e poi dove vorrai... Stammi bene piccola Grace" la abbraccio forte
"stai tranquilla. So esattamente dove andare" salgo e dico di partire subito, mentre ci allontaniamo fisso il palazzo che diventa sempre più piccolo, tante lacrime cadono dai miei occhi, mi metto in posizione fetale sui sedili e penso a tutto ciò che ho passato e che ora potrò fare essendo libera... Anche senza l'amore della mia vita.Angolo autrice
Ma buona seraaaa❤️
Buon San Valentino a tutti quanti ❤️
Volevo pubblicare settimana prossima ma... Ho voluto farvi un piccolo pensiero ❤️La frase in napoletano... Ecco la traduzione per chi non è pratico :
Poi si tien e corn è nu problem ro tuoi =Poi se hai le corna è un tuo problema
Ci sentiamo settimana prossima...
Non linciatemi per il capitolo 🙈
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Obsesión
RomanceLibro solo mio❤️ Una notte. Una sola notte può cambiarti la vita. È stato così per Grace Sallivan, una bella ragazza di ventitré anni di Londra e vive con sua zia e sua sorella dalla morte dei genitori in un disastro aereo quando avevano cinque anni...