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Marco

Vado dentro la chiesa ad aspettare l'arrivo di Lins, è pieno di gente importante da tutto il mondo e anche di giornalisti, spero solo che Grace non lo stia vedendo.
Le nostre casate hanno fatto le cose in grande, dai fiori ai tavoli per il ricevimento.
Io e Lins siamo diventati grandi amici, ci siamo veramente conosciuti e abbiamo cercato ogni modo per sfuggire al nostro matrimonio ma non c'è stato nulla da fare.
"sei pronto Marco?" dice mio padre mentre avvicina la sedia a rotelle, la malattia sta progredendo e ormai tutti lo sanno
" no. Non è ciò che voglio" dico sbuffando
"mi dispiace figlio mio" dice mentre mi stringe la mano e fissa mia madre che ci fa segno di sorridere
"spero solo che la donna che amo non mi stia vedendo papà perché non me lo perdonerei anche se lo saprà lo stesso per via dei giornali" annuisce e poco dopo sentiamo la marcia che indica l'ingresso della sposa.
Ha un velo lunghissimo di pizzo e un abito stile sirena tutto di pizzo e un grosso bouquet di rose rosse.
Le damigelle sporgono i fiori e i pagetti porgono le fedi al parroco.
Le sollevo il velo e vedo gli occhi rossi e gonfi, un morso allo stomaco
" non c'è la faccio" dice mentre le scappa un singhiozzo che risuona per tutta la chiesa
" ti fidi di me?" le dico stringendole la mano fortissimo
" si" dice facendomi un sorriso dolce
Il prete inizia a fare il discorso iniziale e sui doveri ed obblighi del matrimonio, sull'amore e la famiglia, vedo i nostri genitori e vedo solo un interesse non coppie felici.
La che segue con lo sguardo basso e per un momento vedo Grace al posto di Lins, che mi faceva delle carezze col pollice sulla mano e con un sorriso malizioso per il dopo festa.
"principe Marco prenda la fede e la metta al dito della sua sposa e dica dopo di me" prendo la fede dal cuscinetto
" io Marco accolgo te Linsday come mia legittima sposa e regina..."
" Io Marco accolgo te Grace come mia legittima sposa e regina" la chiesa mormora e faccio l'occhiolino a Linsday e lei fa lo stesso col nome del ragazzo che ama.
In chiesa i brusii aumentano e subito i nostri genitori si avvicinano.
"voi due! Non fate gli stupidi!" dice sua madre rossa in viso
"Marco santo cielo!" dice a sua volta mia madre, due serpi.
Prendiamo le fedi e le lanciamo in aria, sotto gli oh degli ospiti, prendo per mano la mia ex sposa e corriamo per la navata correndo fuori come due birbanti, la gente appena ci vede fischia chi dalla gioia chi per rabbia perché stiamo sabotando la monarchia, andiamo verso la carrozza con cui dovevamo fare il giro reale che ci avrebbe portato a palazzo per il ricevimento.
Saliamo e dico al cocchiere di andare subito a palazzo.
Appena arriviamo ci togliamo questi abiti pomposi e ci rimettiamo gli abiti da due ragazzi della nostra età.
"Marco sei stato un pazzo!" dice rendendosi conto di ciò che avevamo appena fatto.
"Lins non potevo farti questo. E io non potevo farmi questo" la avvicino alla finestra e vedo delle lacrime cadere di gioia dai suoi occhi, ho invitato il ragazzo che ama e la sta aspettando giù , sta per scendere da lui ma poco dopo sentiamo che sono arrivati anche i nostri genitori che ci urlano di tutto, tranne mio padre che è calmo e impassibile
" adesso noi torniamo a casa e ti.." dice sua madre furiosa
"no! Io non torno con voi. Io voglio essere felice. Voglio stare con l'uomo che amo e con il quale ho una relazione!" dice liberandosi di un peso, suo padre le si avvicina come per tirarle uno schiaffo, blocco la sua mano prima che la colpisca
"non si azzardi! Sua figlia ha diritto di essere libera di amare chi vuole! Come io amo una pasticcera e ho intenzione di andare a riprendermela" dico sicuro di me e per una volta tirando fuori le palle
"siete due reali! E come tali non decidete! Di qualcosa" dice mia madre a mio padre che finalmente interviene
"io dico che marco e Linsday  hanno diritto ad essere felici. E non c'è nulla di male se vogliamo cambiare le cose come stanno. Siamo noi a capo del governo, di entrambi i paesi" tutti fissiamo papà allibiti io prima di tutti
"io non perdo tempo mamma. Voglio restare qua in Spagna e vivere con l'uomo che amo. Con il mio garzone"lancia per terra l'anello e  corre in giardino 
"e io con o senza permesso vado a prendere la donna che amo" corro a prendere l'auto e vado in aeroporto, i giornalisti sono opprimenti mi hanno seguito fino al gate, salgo sul mio jet privato e volo a Londra, non so che la prenderà nel rivedermi, due volte Lho  abbandonata non mi stupirei se mi prendesse a calci sui denti.
Atterro che è passata l'ora di pranzo da poco, chiamo il mio amico di Londra chiedendogli un passaggio fino a casa di Grace, nel mentre mi dice di aver visto la scena del matrimonio e che sono stato un grande, per una volta sono stato un vero uomo, e non uno che fugge.
Arrivo davanti a casa sua e busso con insistenza, il. Mio cuore batte forte.
La porta si apre e vedo sua zia Susan che appena mi vede si gela sul posto e poi vedo dietro di lei Grace vestita da sposa al braccio di Harold, appena ci vediamo negli occhi tutto intorno a noi si ferma, sento le gambe tremare e la bocca asciutta, non capisco cosa ci faccia vestita in quel modo, vedo che porta una mano alla fronte e le cade il bouquet
" non può essere..." vedo che chiude gli occhi e prima che cada per terra oltrepasso la porta e la prendo prima che picchi la testa e si faccia del male, nessuno osa dire niente
"amore ti prego" vedo che piange e odio sentirla così, l'aiuto a tirarsi su e le poso una mano sul viso, sto per dirle di più quando sento alle spalle una voce che la chiama in un modo a dir poco squallido
" bel culetto ti muovi che dobbiamo sposarci?" mi giro fissando truce colui che ha osato dirle quelle parole pronto a spaccargli la faccia.

Angolo autrice

Buon giorno!
Ecco il tanto agoniato ritorno dei due amanti!
Ora è Grace a dover scegliere.
Vi auguro una buona giornata ❤️

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