Non penso di aver mai guidato così tanto e così in fretta. Odio guidare, ma dovevo tornare a casa, allontanarmi da Pierre il più possibile, sia fisicamente che mentalmente, anche se è sempre lì, fisso, costante. La sua presa sui miei polsi, le sue labbra che sfregavano sulle mie, la sua lingua che si insinuava tra le mie labbra, l'ennesimo brivido mi percorre la schiena e quando finalmente scorgo il cancello di casa di Miralem rilascio un sospiro di sollievo, con ancora le lacrime agli occhi. Apro il portone e lascio tutto a terra, scarpe, borsa e giacca mi asciugo le lacrime che silenziose continuano a bagnarmi le guance mentre entro nella camera di Mira e li trovo addormentati al centro del letto abbracciati. Mi sfugge un singhiozzo e lo vedo rigirarsi nel letto mente io mi avvicino e mi sfilo i vestiti per infilarmi una sua felpa e lasciare ad entrambi un bacio sulla guancia per poi uscire dalla stanza e tornare in salotto, dove recupero il telefono da terra e scrivo a mio padre che sono a Torino con la sua auto.
Sono solo le sei e mezza del mattino ed ho i nervi ancora a pezzi, sospiro sconfitta e mi alzo dal divano per andare in cucina e scaldarmi l'acqua per un tè, tento di fare meno rumore possibile, per rimandare L'inevitabile. Mi strofino gli occhi ancora bagnati ed arrossati mentre aspetto che l'acqua bolla per poi versarla nella tazza, molto discutibile di Mira, con la sua faccia stampata sopra. "Dani?" Quando sento la sua voce, ancora impreparata alla conversazione che ci sarà tra noi, non mi volto, continuo a dargli le spalle mentre bevo il tè, lo sento avvicinarsi "Dani, come mai sei già qui?" Scuoto la testa e prendo un sorso di tè, prima che lui me la tolga di mano e mi faccia girare verso di lui. "Dani" guardo ovunque tranne che i suoi occhi, finché non li punto sul suo petto "Dani cosa succede?" Prendo un respiro mentre mi passo le mani sul volto "Danielle, guardami!" Alzo velocemente lo sguardo su di lui e poi li porto sui miei piedi finché lui non mi prende il viso tra le mani e lo alza verso il suo "Me lo dici, cos'hai? Hai anche pianto Dani! Per piacere!" Stringo i pugni lungo il corpo mentre tornano a rotolarmi sul viso delle lacrime "Danielle per piacere!" - "Mi ha costretto a baciarlo, mi teneva i polsi mentre lo faceva" mi sfugge l'ennesimo singhiozzo, lo vedo sbarrare gli occhi irrigidendo i muscoli così gli affetti le braccia "Chi? Anzi, sono sicuro di saperlo già. Pierre, chi se non quello stronzo? Eh? È lui? In fin dei conti è sempre stato innamorato di te" torno a guardarlo stranita scuotendo la testa "No" - "Si invece, l'hanno sempre visto tutti" boccheggio, mi asciuga le lacrime che continuano a scorrermi sulle guance ed appoggia le fronte sulla mia "Ti ha fatto male? Ha provato a fare altro? Giuro che vado in Lussemburgo e lo riempio di botte" - "No, Mira, non voglio tornarci" appoggio la fronte sul suo petto mentre mi stringo a lui e crollo in un pianto scomposto.
Gli accarezzo il viso mentre sono seduta in braccio a lui sul divano "Sei sicuro di star bene?" - "No, e poi perché lo chiedi tu a me" gli passo una mano tra i capelli e porta indietro la testa sul cuscino "Pensavo dessi in escandescenza" - "Fidati che se fossimo a Lussemburgo lo ritroveresti a terra sanguinante" prendo un respiro sul suo petto prima di guardarlo negli occhi "Rischieresti così tanto?" - "Per te e per Edin sempre"
Non penso di aver mai realmente realizzato quanto io ed Edin potessimo contare per lui, di quanto io lo stia amando e di quanto lo abbia sempre amato, nonostante tutto.
"Devo fare una cosa" mi alzo dalle sue gambe e vado verso la sua camera da letto, chiudendomi la porta alle spalle, e li trovo Edin seduto sul materasso mentre si stropiccia gli occhi "Maman" gli sorrido avvicinandomi e gli lascio un bacio sulla fronte "Edin, vorresti rimanere a vivere qui? In questa casa?" Mi abbraccia e sbuffo "Anche tu" - "Si, anche io" Edin si scosta da me e mi guarda sorridendo "Davvero?" Annuisco mentre mi alzo con lui dal letto "Andiamo a dirlo a papà"
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Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic
FanfictionNon è mai stata rose e fiori tra Miralem e Danielle. Lo sa bene lui che, quando ha iniziato a giocare come calciatore professionista ha lasciato Lussemburgo e anche la sua ragazza senza una spiegazione e lo sa anche Danielle che ogni mattina, da qua...