"Maman?" Apro gli occhi e mi giro verso la porta e vedo Edin in piedi "Che succede?" - "La pancia" se la indica e la strofina piano "Vieni qui" scosto il lenzuolo e lui ci si fionda, lo copro e gli passo la mano sulla pancia in movimenti circolari "Hai mangiato troppo gelato" - "Non è vero" sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia "Dormiamo un altro po'" - "Maman?" Sbadiglio e apro gli occhi guardando il soffitto "Dimmi" - "Poi viene?" - "Chi Edin?" Prende una ciocca dei miei capelli e se la rigira tra le dita, borbottando qualcosa che non riesco a sentire "Non ho sentito" - "Il.. papà" lo dice piano e veloce per poi coprirsi il viso con il lenzuolo "Dove scappi - lo scopro e gli lascio dei baci sulla guancia - poi lo chiamiamo, ok?" Annuisce e sorride per poi tornare a concentrarsi sui miei capelli "Ti sei divertito con lui ieri sera?" Si muove un po' accanto a me d poi si siede sul materasso appoggiando la schiena alla testiera del letto "Gioca meglio di te a calcio" sorrido annuendo mentre mi punta un dito verso il viso "Non è neanche riuscito a fare gol" - "Perché sono bravo" sorride alzando le spalle e lo attiro a me circondandogli la vita con un braccio e riportandolo disteso "Sei bravissimo" - "Ma quindi viene a giocare?" - "Lo saluterai almeno?" Mi prende il viso tra le sue manine e mi fissa "Gli dico ciao" mi sporgo verso il suo volto e gli lascio un bacio sul naso che poi arriccia.
—
MiralemOggi sei libero? Edin vorrebbe giocare a calcio con te
Si, si, anche ora. A casa tua?
Ok, si
—Li guardo giocare a calcio nel mio piccolo giardino, Edin continua a non parlargli ma ogni tanto lo vedo avvicinarsi a lui per toccarlo e poi correre via, così esco e li raggiungo "Miralem, mangi qui?" Incrocio le braccia al petto mentre appoggio la schiena al muro "Io.." - "Si, ha detto di sì" Edin conclude la sua frase annuendo vigorosamente con la testa e sorridendo per poi girarsi verso suo padre "Hai detto che poi mi portavi al parco!" - "Giusto!" Gli si avvicina e gli passa una mano tra i capelli corti ed Edin accetta la sua carezza "Mi sa che rimango" Annuisco e continuo a guardarli mentre riprendono a giocare assieme.
—
Emina PjanicCiao! Oggi pomeriggio sei libera? Ci vediamo?
Ciao, per me va bene, Miralem voleva portare Edin al parco
Ok, vuoi che ci vediamo li?'
Si
—Appoggio sul tavolo la ciotola con l'insalata e prendo il piatto di Edin per tagliargli il petto di pollo. "Io, non te l'ho neanche chiesto prima, se potevo portarlo al parco.." - "Non importa" lo guardo un attimo per poi riportare l'attenzione sul mio piatto e poi su Edin che sta mangiando, stranamente, in silenzio. "Comunque mi vedo con Emina al parco.." - "Maman, viene anche Enis, vero? Vero, maman?" Si allunga e mi appoggia la sua manina sul mio braccio e sgrana gli occhi per implorarmi "Dico a Emina di portare anche Enis?" Edin si volta di scatto verso Miralem e lo fissa "Si, dai dai! Per favore" allunga l'ultima e, mentre si allunga verso di lui e gli stringe il braccio "Ok, ok! La chiamo!" - "Giochi anche con lui?" Miralem annuisce mentre recupera il telefono dalla tasca e Edin lo guarda studiando ogni suo movimento.
Guardo Edin imbronciato che guarda Miralem lanciare in aria Enis per poi riprenderlo. "Dani?" Scuoto la testa e guardo Emina "Scusa, cosa stavi dicendo?" Butto ancora uno sguardo a Edin e lo vedo avvicinarsi a noi "Maman" allunga le braccia verso di me e lo prendo in braccio "Cosa c'è?" Scuote la testa e rimane in silenzio guardando Enis e Miralem "Se glielo chiedi lo fa anche con te" Emina tenta di farglielo capire ma lui accigliato si gira, dando le spalle ai due e appoggiando la testa sulla mia spalla, tagliando fuori anche lei "Ha ragione, e poi, guarda, sta venendo qui, glielo chiedo io?" - "No" - "Sicuro?" Si stringe di più al mio petto "Edin, vieni a giocare con noi?" Guardo Miralem che passa i suoi occhi dalla schiena di nostro figlio al mio viso "No, gioca con lui, sto con maman" - "Allora, io e Enis andiamo" Emina mi sorride mentre prende in braccio Enis che sorridente mi saluta con la mano "Ciao, ci vediamo a casa" alle parole di Miralem annuisce mentre lui si siede accanto a me.
"Quando io e la tua mamma ci siamo incontrati per la prima volta, aveva un vestito verde, era davvero bella.." Edin si gira verso di lui e lo guardo assorto con la testa appoggiata al mio petto "Maman è bella anche adesso" sorrido lasciandogli un bacio tra i capelli, e sento Miralem sospirare "Vero, è sempre stata bella e lo è tuttora. Dopo un po' abbiamo iniziato ad uscire assieme, ma appena arrivava qualcun altro, o meglio una ragazza qualsiasi si avvicinava a me, lei subito metteva il muso, come te, e non mi parlava per minimo dieci minuti" continuo ad ascoltarlo mentre fisso un punto qualunque davanti a me "A meno che non le comprassi un gelato alla menta, solo che tu l'hai già mangiato ieri sera. Quindi, come facciamo?" Allento la presa quando sento Edin muoversi e così abbasso lo sguardo su di lui, che inaspettatamente si allunga verso Miralem e si siede in braccio a lui, tenendomi saldamente la mano. Vedo Mira boccheggiare, preso in contropiede dal comportamento di nostro figlio, ma rapidamente porta le sue braccia attorno al busto di Edin e lo stringe, lasciando dei baci tra i suoi capelli. Prendo il telefono e scatto la loro prima foto assieme.—
MiralemPensavo volessi averla anche tu
—Edin cammina tra di noi mentre torniamo alla macchina "Maman?" - "Dimmi, amore" Miralem si ferma a fissarmi ma continuo a tenere lo sguardo basso verso Edin, conscia che i suoi occhi sono su di me "Andiamo a casa?" - "Si ora andiamo"
Edin si è addormentato appena salito in macchina, ed ora, al contrario dell'andata il viaggio è silenzioso, Miralem guida, non togliendo gli occhi dalla strada, mentre io la guardo sfuggirmi via. "Una volta chiamavi me amore" - "Una volta lo facevi anche tu, ma sono cambiate troppe cose"
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Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic
FanfictionNon è mai stata rose e fiori tra Miralem e Danielle. Lo sa bene lui che, quando ha iniziato a giocare come calciatore professionista ha lasciato Lussemburgo e anche la sua ragazza senza una spiegazione e lo sa anche Danielle che ogni mattina, da qua...