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-vorrei proprio sapere che cazzo ti passa per quella testa! - urlò Walter ormai fuori di sé, era tornato da poche ore dalla mia vecchia casa, e onestamente preferivo fosse rimasto fuori ancora un po'.
-ma perché ti preoccupi così tanto? Stanno bene tutti alla fine-dissi alzando le spalle, dispiaciuta che alla fine mio padre non avesse portato lesioni gravi.

-sei una testa di cazzo! Io mi preoccupo per te, sono anni che ti sto dietro. Anni Martina, e hai sempre fatto solo questo. Ora cosa ci hai guadagnato?! - urlò guardandomi, lo vedevo nei suoi occhi la tristezza, la disperazione e la stanchezza che gli stavo portando dietro. Mi dispiaceva, non volevo si sentisse così. - basta Walter! - urlai alzandomi in piedi - vuoi che me ne vada? Basta chiederlo, non puoi pretendere nulla da me. - risposi - non pretendo nulla, e non voglio che tu te ne vada. Sei la mia migliore amica, e mi sentirei in colpa a lasciarti in mezzo alla strada come un cane. Ma cazzo devi capirlo, devi capire che così fai solo del male a te stessa! - disse - io lo sto facendo anche a te, non capisco tu come faccia ancora a sopportarmi- dissi, sospirai.

Senza attendere la sua risposta andai in quella che per il momento era la mia stanza, mi sedetti sul letto abbattuta. Le cose stavano andando male per colpa mia, non era giusto. Non era giusto che le persone attorno a me soffrissero per causa mia, non volevo, ma era così.

**
Diego

Uscì dalla mia stanza una volta che senti che le cose si erano calmate. Entrai timidamente nella stanza dove poco prima stavano litigando Martina e Walter.

Nella stanza stava soltanto lui, fissava un punto indefinito della stanza, e sembrava sconsolato. Immaginavo come si sentisse, avevo sentito tutto per via delle urla, mi dispiaceva, ma anche se era una cosa loro, io non potevo starmene zitto.

Mi avvicinai al mio amico, posai una mano sulla sua spalla e lui mi guardo, sorrise amaramente. Non lo avevo mai visto così.
-ho sentito tutti frate, mi spiace... - dissi con tono basso -lei è così, mi spiace che tu abbia sentito. Ma davvero, non potevo accettare questa cosa. Non potevo accettarlo- sospirò - non importa, si vede che le vuoi bene frate. Devi solo cercare di capirla, io non credo di poterlo fare- sorrisi, siccome la cosa era abbastanza ovvia -non so Diego, tu forse puoi più di tutti.- disse, alzai le spalle, oltre alla chiacchierata di poco fa non so ci sarebbero state altre opportunità.
-prova a parlarci tu... Per favore - disse guardandomi - no fra, è una cosa tra di voi- dissi tirandomi indietro - dai... - disse supplicandomi, sbuffai e mi alzai. Infondo gli dovevo un favore.

Mi avvicinai alla porta bianca, indeciso se intromettermi in quella situazione o meno, ma pensandoci, alla fine avrei aiutato un mio amico, mio fratello.
Sospirai e bussai.
-chi è? - chiese - sono io, Diego. - dissi, la porta si aprì, lei mi guardò e mi fece entrare. - cosa succede? - chiese lasciando la porta socchiusa.

-volevo dirti una cosa... - dissi iniziando a giocare con le mie dita, lei si mise in ascolto - Walter se si comporta in questo modo è perché ci tiene davvero a te, ti vuole davvero tanto bene. Cerca di capirlo, non gli è semplice capirti, ma almeno ci prova... - dissi - nessuno lo autorizza a urlarmi in faccia però - dissi - assolutamente - disse - ma avete due caratteri differenti, Walter esprime così il tenerci ad una persona, ti vuole bene...- dissi, lei abbassò lo sguardo e sospirò - gli faccio del male... - sussurrò - non è stupido, se così fosse ti avrebbe già allontanato. Va da lui, ti sta aspettando- dissi sperando di essere stato convincente. Martina rialzò lo sguardo, mi sorrise leggermente, si avvicinò e mi strinse a sé. Per poi uscire dalla stanza.

La seguì poco dopo, vedendo i due che si abbracciavano. Appena Walter mi notò, si staccarono e Walter mi sorrise riconoscente. -grazie Diego... - disse Martina sorridendomi, mi avvicinai ai due sorridendo. Non era così difficile come voleva sembrare.

Fumo Da Solo|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora