Fumo Da Solo|| Izi

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«Sì, tu guardami negli occhi. Perché no, non c'è più tempo per i ricordi»

Cometa- Izi feat Dosseh

Portai alle labbra la mia caramella alla liquirizia, prendendone un'altra dalla busta piena, mente in televisione davano il solito programma noioso.
Non avevo a coda parlato con Diego, non più da quella volta almeno. Non sapevo come incominciare il discorso, non sapevo se lui, come me fosse ancora arrabbiato per quella situazione.

-dovresti parlarci- disse Walter piombando sul divano - ci stavo pensando anche io, ma non so come incominciare il discorso... - dissi imbarazzata per la prima volta nella mia vita - è semplice sai- disse Walter divertito - basta dire una parola che a te è sconosciuta- continuò ridendo - la smetti? - dissi tirandogli uno schiaffo sul braccio - ehi- disse massaggiandosi la parte dolorante, sorrisi - smettila di farmi le lezioncine- dissi sorridendo - va bene, va bene, però nel frattempo vedi di sistemare questa situazione - disse alzandosi, sbuffai - va bene Walter, lo faccio, basta che la smetti - risi.

Per la prima volta non sapevo come affrontare un discorso, diversamente dal solito, diversamente da come ero abituata. Con lui avevo quasi difficoltà a fare un discorso, avevo difficoltà a non perdere la pazienza, perché si delle volte avrei voluto picchiarlo, ma nello stesso tempo avrei voluto parlarci.

La porta si aprì, mi girai e vidi Diego. Sentì il nervoso partire dallo stomaco, era una sensazione insolita per me. Diego sorrise al suo amico, e iniziarono a chiacchierare, mentre io cercavo di rimandare ciò che era rimandabile. Continuavo a chiedermi per quale motivo gli dovessi delle scuse, forse sono io in parte che penso di essere sempre giusta, so di non esserlo, so di aver fatto e di continuare a fare sbagli, ma questa sono io in fondo, non posso fare niente per cambiare, e in parte nemmeno mi piacerebbe, essere come tutte le ragazze della mia età non ha mai fatto per me e sarà sempre così.

Mi alzai in piedi, mi sistemai i capelli e andai verso la cucina dove stavano i due. Appena entrai calò un silenzio che venne interrotto da Walter che riprese a parlare.
Nel frattempo io, nella mia testa, cercavo le parole adatte per iniziare un discorso senza dover per forza litigare, perché non era quello che volevo, non valeva nemmeno la pena alla fine. Almeno per me.

-Diego, senti, possiamo parlare un attimo? - chiesi, i due si guardarono, Diego era stupito - va bene.. - disse anche se si notava dalla sua voce che nemmeno aveva voglia di ascoltarmi - bene, io vi lascio soli- disse Walter alzandosi e sorridendo, per poi uscire dalla stanza. -cosa devi dirmi? - domando fissandomi con quei occhi scuri -volevo dirti che mi dispiaceva, per quello che ti ho detto, mi dispiace- dissi rapidamente e gesticolando, Diego si alzò in piedi e prendendo le mie mani nelle sue, ci guardammo negli occhi, in silenzio. Diego si avvicinò lentamente, le nostre labbra si sfiorarono fin quando non si unirono.