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-dovresti rispondere.- disse mia madre mentre l'ennesimo messaggio veniva rilasciato nella mia segreteria telefonica -non ho proprio voglia.- risposi sincera, lei sospirò -capisco che tu sei venuta qua per sistemare la situazione, ma come vedi non è valsa la pena, rispondi a Walter, e fai quello che è giusto.- disse mia madre, la guardai male e scossi la testa -non voglio tornare a Milano, sto bene qua.- risposi anche se effettivamente né qua né a Milano stavo bene. Mia madre sospirò e guardò in direzione di Clemente che fino a quel momento era rimasto in silenzio, alzò le spalle nemmeno lui sapeva cosa dire. Tanto non avrei cambiato idea. 

Il cellulare riprese a squillare -dai oh, rispondi.- disse Clemente, presi svogliatamente il telefono e risposi all'ennesima chiamata di Walter -pronto?- dissi sapendo già che mi aspettando una sfuriata da parte sua -ma che cazzo ti costava rispondere? Cristo santo.- disse nervosamente ma tenendo un tono di voce stranamente calmo -ringrazia Dio che ho gente che mi spinge ancora a farlo, ma sostanzialmente, che vuoi?- dissi attendendo una risposta -siamo arrivati a Napoli.- disse, sbarrai gli occhi -arrivati?- chiesi -sì, io e Diego, te l'ho detto Marti, stava male e ha fatto la prima cosa che gli è venuta in mente.- disse -e io che ci posso fare quindi?- domandai -potete vedervi? Sei qua no? Troviamo un punto d'incontro- disse cercando di mediare -non lo so.- risposi -ci penso.- risposi e riattaccai senza attendere una sua risposta, mia madre si porto una mano sul volto e scosse la testa 

-beh?- domandai alzando un sopracciglio -Martina, la stai facendo esagerata, prendi e vai.- disse -Clemente ti accompagna, no?- continuò guardando il ragazzo che nel frattempo si era spostato e dal divano si era appoggiato ad un mobile non molto distante da me -beh sì, perché no.- disse alzando le spalle disponibile, gli sorrisi -non ne ho idea. Ci penso, come ho detto.- dissi nuovamente, mia madre sospirò -me lo trovi un ragazzo che fa ste cose per te?- disse -nemmeno gliel'ho chiesto.- risposi -oh non accetti niente tu eh.- rispose Clemente ridendo, gli sorrisi -ma nulla.- rispose ridendo mia madre -non è colpa mia eh.- risposi andando nella ma stanza. Mi sedetti sul letto, e fissai la parete davanti a me, non capivo perché avesse deciso di venire qua a Napoli, nessuno glielo aveva chiesto, eppure era qua, per me assieme a Walter. Questa cosa mi stupisce, non credevo che qualcuno potesse fare una cosa del genere per me, non sono la persona che richiede queste tipo di cose, se me ne sono andata da Milano, non era per fare qualche scenata ed essere cercata, anzi l'esatto opposto. Ma il fatto che lui è disposto a parlarmi, a vedermi dopo tutto quello che ci siamo detti la dice lunga. Eppure so che non ci andrò, perché non voglio rovinare questa momentanea pace che la lontananza ha creato. Non penso ne valga la pena. 

La porta si aprì, rivelando mia madre -voglio dirti una cosa veloce.- disse -cosa?- risposi -vai da lui, fallo per te e anche per lui, lo so che ti sembra assurda questa situazione, ma se puoi farti amare per una volta... perché no?-  disse alzando le spalle e lentamente uscendo dalla mia stanza. Già, perché no?

Fumo Da Solo|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora