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Rimasi fuori ancora per qualche minuto, ripensando a ciò che mi aveva detto Clemente. Forse ero anche io che non ho nemmeno provato a farmi conoscere da Diego, ma nemmeno lui si è mai sforzato di fare un passo verso di me. Potevo mai fidarmi di lui? Non potevo fidarmi della prima persona che mi capitava sotto gli occhi. 

Io non conoscevo lui, ma non poteva nemmeno essere colpa mia. Io ho anche fatto troppi passi in avanti per colpa sua, voleva che facessi tutto io? Si sbagliava, non avrei fatto niente. E continuando così, forse sarei rimasta qua per un po' di tempo. Sapevo che non avrei dato fastidio ad entrambi, ma più stavo lontano da Diego e meglio era sia per me che per gli altri.

Rientrai dentro, mia madre stava parlando di qualcosa con Clemente e sembrava parecchio preoccupata. -mamma, che succede?- le chiesi appena entrai nella stanza e lei si allontanò da lui -nulla.- rispose lei sorridendomi -ti vedo preoccupata.- le dissi -un po' sì, perché ora che tu sei qua. Penso che Fabio reagirà di conseguenza, e non voglio ti rompi il cazzo ancora. So cos'è successo, me lo ha detto Walter.- disse, come? -ma se nemmeno lui sa' cos'è successo.- dissi alzando un sopracciglio. -probabilmente, ma lui ha detto che ti ha vista abbastanza nervosa. La mattina dopo che sei uscita. Posso sapere cos'è successo?- chiese, sorrisi quasi per non ridere mamma, solite cose, non farla esagerata.- dissi -va bene, come vuoi, cosa vuoi che ti dica.- rispose lei alzando le spalle -comunque, pensi che verrà?- le chiesi -non penso, ha troppe cose da fare, soprattutto con una certa persona.- sorrise amaramente -dai, smettila di pensarci.- disse Clemente acidamente, dal suo tono di voce si poteva intuire una leggera gelosia. 

-non sarai mica geloso.- dissi io ridendo -non sono geloso.- rispose senza guardarmi e prestando attenzione al cellulare -lascialo stare, oppure qua finisce male.- disse mia madre -dai non fate così.- dissi mentre il mio sguardo oscillava da una persona all'altra -va bene.- rispose Clemente per poi alzarsi e andare via -ma che gli è preso?- chiesi -nulla, fa sempre così quando parlo di Fabio o di qualcosa che a lui non va a genio. Lascialo perdere così come gli è venuto così gli passa.- rispose lei alzando le spalle. Ma a me qualcosa non tonava. -sicura?- chiesi -ma si Martina, è così, cambia umore peggio di me.- rispose lei prendendo il telefono. E pure mi sembrava così strano quel suo modo di comportarsi, c'era qualcosa che né mia madre né Clemente mi hanno detto.


Sto facendo videolezione ma non ho voglia nemmeno di respirare così ho scritto qualcosa giusto per 

Fumo Da Solo|| IziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora