Capitolo 42

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Non volevo finisse così , non volevo creare discussioni anche l'ultimo giorno.
Ed invece questo ragazzo deve essere sempre pronto a rovinarmi tutto.
E non capisco nemmeno perché mi stia interessando così tanto qualsiasi cosa riguardi lui.
Perché mi sto facendo tutte queste paranoie per Payton ?
I primi giorni che ero qui non lo sopportavo per niente , non che adesso sia più sopportabile, ma litigarci mi fa stare male, non vederlo mi rende triste.
Io non voglio provare queste sensazioni, più ti affezioni ad una persona più sarà grande la delusione, più starai male.
Me lo ero anche ripromessa , ma ho comunque dovuto creare dei stupidi rapporti con gente che , fino ad una settimana e mezza fa , nemmeno ne conoscevo l'esistenza.
E mi sembra assurdo anche il fatto che mi sia legata , così tanto , i pochissimi giorni e con persone che ho sempre classificato come, superficiali ed egocentriche.
Ora sono sul pullman , guardo fuori dal finestrino , è buio ormai fuori ed in realtà non vorrei arrivasse il sole, perché vorrebbe dire che è il momento di partire.
Ed è inutile continuare a ripetere che mi sembri assurdo anche il fatto che odiavo questo posto, questa quotidianità , ora non ho voglia di lasciarla.
Siamo già in viaggio da 2 ore e stanno tutti dormendo , solo qualcuno è rimasto sveglio, ma si contano sulle punte delle dita.
Anche mio padre, è qui vicino a me che russa; quanto vorrei fosse in realtà sveglio , per parlargli e magari fargli capire, anche se so che è impossibile.
Ma comunque è meglio che dorma , lavora ininterrottamente tutti i giorni , è giusto che si riposi.
Mi volto leggermente per vedere chi stesse dormendo e mi accorgo che Mark è nella mia stessa situazione , la madre che dorme e lui che con le cuffie alle orecchie, è concentrato a guardare qualcosa sul telefono.
Sul pullman c'è un silenzio assurdo , si sente solo qualche sottofondo che viene dalla strada e per chiamare Mark non sapevo come farmi sentire.
Mi metto in ginocchio sul sedile e mi giro del tutto verso di lui, poi allungo una mano e gli sfilo le cuffie con velocità.
L'espressione facciale che fa , perché non se l'aspettava, mi fa quasi scoppiare a ridere.
Mi guarda , mezzo impaurito e mezzo allarmato, ed io sono costretta a tapparmi la bocca con una mano per non ridere rumorosamente.
'Che vuoi?'
Mi chiede a bassa voce.
'Io mi sto annoiando, qua dormono tutti'
Rispondo anche io a bassa voce.
'Vediti un film..'
'Ho le cuffiette in valigia..'
Lui sospirò.
'Cosa vorresti fare? Una nuotata in piscina? Siamo in un pullman.'
Disse pieno di ironia ed indicando il tettuccio del pullman.
Sorrisi divertita dal suo sarcasmo.
'Alla fine con tua madre?'
Chiesi e la indicai con un cenno della testa.
'Mi ha rimproverato , ma niente di che'
Disse facendo spallucce.
'Meno male..'
E rimase a guardarmi ,come per dire "allora? Mi lasci vedere il film?" , ma io rimasi immobile a guardarlo, non avevo voglia di dormire , non volevo sprecare le mie ultime ore qui.
Così alzò gli occhi al cielo e sospirando disse.
'Dai trova un posto, ci vediamo il film insieme'
Gli sorrisi entusiasta, aveva capito quello che intendevo e che non volevo sprecare le mie ultime ore qui.
Quindi cercando di non svegliare mio padre mi alzai e mi sedei in un'altro posto, l'unico posto libero da due che c'era.
Quindi ci sedemmo lì e ,una cuffietta lui, una cuffietta io, ci guardammo quel noiosissimo film che stava guardando prima Mark da solo, ma mi importava solo passare del tempo con lui, per distrarmi , da tutto, specialmente da Payton.

Quando arrivammo finalmente all'hotel , io e Mark non ci facemmo caso , ormai eravamo così concentrati sul film , ma un signore che per sbaglio urtò il mio braccio , mentre passava , mi riportò alla realtà.
Mi accorsi che eravamo arrivati e sfilandomi una cuffietta mi stiracchiai un po' e dissi.
'Mark dobbiamo scendere, il film lo finiamo in camera dai'
'Va bene'
Ma mentre Mark stava sistemando le cuffiette ed io stavo finendo di stirarmi , vidi salire sul pullman Payton.
Perchè è salito qui? Non l'ho mai visto salire su questo pullman.
Quando incrocia il mio sguardo e vede Mark vicino a me , cambia ulteriormente espressione facciale , e per quanto lui provi a non farlo notare , ormai ci sono abituata , lo vedo che stringe la mascella quando gli da fastidio qualcosa , ed è quello che sta facendo ora.
Ma senza dire nulla passa accanto al nostro posto senza fermarsi.
'Payton che ci fai qui?'
Decido di parlargli, vorrei rimediare a prima.
Ma lui senza guardarmi , prende qualcosa da un sedile e dice.
'Ia signora Chris mi ha chiesto di prendergli questo'
Ed indica una specie di borsetta, non capisco cosa sia, ma ora non mi importa.
Stava per scendere di nuovo dal pullman , così mi alzai e seguendolo dissi.
'Aspetta un secondo'
Ma finimmo fuori dal pullman e solo in quel momento lui si voltò verso di me con aria scocciata.
'Che c'è ?'
'Adesso non prendertela anche perché ero seduta vicino a Mark'
'Perché ora ti interessa quello che penso ?'
Disse con ironia.
'Purtroppo mi è sempre interessato, sennò non ero qui.'
Volevo riparare le cose, prima di andare via.
'Avril , tranquilla. Non dirò nulla su di te e Mark.'
E stava per andarsene , ma sta volta, per la prima volta , fui io quella ad afferrare il suo polso per farlo restare.
Mi guardò confuso , non se l'aspettava.
'Non devi dire nulla, perché non c'è nulla.'
Lasciai il suo polso , ma non mi rispose , continuava a guardarmi serio.
'Senti mi dispiace per quello che ho detto prima , avrei dovuto passare del tempo anche con te'
Mi accorsi che mi stava fissando di nuovo le labbra e mi sentii in soggezione.
'Ormai non c'è più tempo..'
Aveva ragione , erano le 22:30 di sera, non c'era più tempo.
La mattina presto me ne sarei andata.
'Passerò la notte con te.'
Mi uscì spontaneo , senza rifletterci , senza pensare a mio padre. Non so nemmeno perché mi stia comportando così. Ma vorrei non andare via da qui con un brutto ricordo su di lui, e se l'unico modo per fare pace è passare del tempo insieme prima che io vada, proverò a fare così.
Lui mi guardò completamente confuso , non si aspettava nemmeno una cosa del genere.
Ma prima che potesse dire qualunque cosa sentii dire.
'Allora ti aspetto in camera ?'
Era Mark che era appena sceso dal pullman e che mi ricordò che io poco fa gli avevo detto di finire il film insieme.
Sono stupida.
Chiudo gli occhi sospirando.
'Vedo che sei già occupata'
Risponde Payton, sempre con strafottenza.
'Mark, non posso più'
Mark mi guarda confuso.
'Perché ?'
Stavo per rispondere ma Payton mi interruppe.
'No no, Avril è liberissima, vai.'
Disse con un minimo di disprezzo e sarcasmo.
Lo guardai confusa.
'Vuoi veramente che vada in camera con Mark?'
Mi accorsi che strinse di nuovo la mascella, respirò profondamente e facendo spallucce se ne andò. Riuscivo ad intuire un minimo di gelosia nel suo sguardo.
Che vuol dire ?
Che cazzo vuol dire?
Perché deve fare così ?
Perché Mark salta fuori sempre nei momenti meno adatti.
Rimasi immobile, a guardare lui che se ne andava, sta volta ci avevo provato , ma non era servito a niente , se solo Mark non si fosse messo in mezzo.
'Allora...'
Cercò di continuare Mark, ma lo bloccai.
'No, voglio stare sola.'
E corsi in camera mia, sperando di pensare ad altro.
Ma con scarsi risultati.
E comunque non sarei potuta andare in camera con nessuno dei due , perché mi resi conto che mio padre ha fatto la richiesta per tornante in camera con me.
Fantastico....
Entro in camera abbastanza irritata.
'Avril tutto apposto?'
Mi chiede mio padre che stava per mettersi a letto.
'Secondo te?'
Dissi entrando e sbattendo la porta del bagno.
Mi feci una doccia cercando di rilassarmi, ma pensare a domani mi fa stare veramente male.

...

The Only 2 -sei come non mi aspettavo- in realtà è il continuo del primo libro..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora