Continuai a guardare mia madre in un modo sconcertato.
Fino a pochi secondi fa ero felice, ed ora non so più come comportarmi.
'Scusa...noi ci trasferiremo in Italia?!'
Dissi così che mia madre si voltò di nuovo verso di me, visto che si era appena girata per andare in bagno.
'Certo, verrà anche tua sorella'
Disse sempre in maniera molto tranquilla.
'Ma..'
Cercai di dire, ma mi interruppe.
'Tranquillo ai tuoi amati cani ci penseranno i nonni'
Ed iniziò a rovistare nella valigia alla ricerca di qualcosa.
Lei era serenissima, io mi sentivo spaesato, sotto pressione , come fa a stare così sapendo che lei lascerà tutti i suoi amici qui, sapendo che IO lascerò tutti i miei amici qui.
'Questo vuol dire che non rivedrò più i ragazzi del tour,o gli amici che avevo in Georgia'
Dissi sempre abbastanza sotto shock.
'Amore, a volte nella vita si fanno delle scelte difficili, e questa è una di quelle'
Disse sorridendomi, dopo che ebbe finalmente trovato lo spazzolino che cercava nella valigia .
'Non conosco nessuno lì, nemmeno parlano la mia lingua.'
Dissi quasi irritato.
'Farai amicizia , tranquillo'
Disse avviandosi spensierata verso il bagno.
Amicizia ? Dove lo trovo un'altro Jaden, un'altro Anthony o...un'altra Avril..
'Mamma non è la stessa cosa.'
'Lo so che adesso è difficile accettare questa cosa, hai 16 anni e preferisci i tuoi amici e la tua fidanzatina , ma qui si tratta del tuo futuro. Del tuo sogno. Non puoi lasciartelo scappare così'
Disse avvicinandosi di nuovo a me.
In effetti aveva ragione , si stava semplicemente preoccupando per il mio futuro, come ogni madre farebbe, e so che andare lì significa molto per il mio successo personale , ma non pensavo che per realizzare i propri sogni si dovessero fare certe scelte.
'Quindi che dovrei fare?'
Dissi demoralizzato.
'Dovremmo partire e realizzare quello che sogni da quando avevi 6 anni.'
Mi disse guardandomi con empatia , come per calmarmi.
Poi mi poggiò la mano sulla spalla dicendo.
'So che ti mancheranno, ma non vuol dire che non li rivedrai più, li rivedrai semplicemente tra tanto tempo'
Disse accarezzandomi il braccio e sorridendomi.
'Mamma con le amicizie funziona così , ma con...'
Ma non mi fece finire che disse.
'Con Avril, è così che si chiama giusto? , Sarà più difficile, ed è normale. se ci tieni veramente a questa ragazza , ci soffrirai anche il doppio, ma vanno prese certe decisioni nella vita.'
Disse , con un tono calmo.
'E che decisione dovrei prendere?'
Chiesi confuso, non ho mai preso decisioni così difficili in vita mia.
'Fidati , tu lo sai meglio di me.'
E finalmente entrò in bagno.
Che decisione dovrei prendere con Avril?
Una relazione a distanza può andare avanti, ma non quando ci sono 10.000km di distanza e non c'è alcuna possibilità di vedersi per minimo un anno.
Ed è MINIMO un anno, il massimo potrebbe essere addirittura di più...
Così soffrirebbe anche lei, non solo io, e conoscendomi non sono in grado di sopportare questo.
Perché deve essere così difficile prendere una decisione.
Non posso far finire così il nostro rapporto, mi odierebbe , mi darebbe dell'egoista , e forse avrebbe ragione. Che poi nemmeno noi sappiamo come identificare il nostro rapporto, nemmeno noi sappiamo cos'è.
Ma non posso nemmeno farla stare male per così tanto tempo, il dolore di chiudere qui durerebbe massimo qualche settimana , l'altro tipo di dolore durerebbe anche più di un anno.
Dovrei parlarne con lei e spiegarle come stanno le cose, prendere una decisione insieme.
Faccio un respiro profondo, non riesco a credere che debba finire così.
O in un modo o nell'altro non c'è una vera e propria soluzione, ma devo pensare che in fondo lo sto facendo per il suo bene.
Esco dalla camera, con la convinzione che devo essere forte , non devo farmi prendere dall'emozioni, anche se è difficile.
Busso alla camera di Chase, dove dentro si dovrebbero trovare già tutti.
Ad aprirmi è Griffin , resto sulla soia quando mi accorgo che Avril non è nella stanza.
Ci sono tutti, tranne lei ed io avevo bisogno di parlare proprio con lei, fantastico..
Tutti mi stanno guardando interrogativi.
'Sapete dove sta Avril?'
Chiedo non curante della situazione.
È subito Charli a rispondermi, che era in piedi al centro della stanza e la mia interruzione l'aveva fatta smettere di registrare un tik tok.
'No.'
Dice seccamente e tutto d'un fiato.
Corrugai le sopracciglia, e allora dov'è?
Ma non feci in tempo a fare nulla che Nessa , che era seduta vicino a Josh, disse.
'In realtà è uscita poco fa dalla stanza insieme a Mark'
Sgranai gli occhi.
Cosa?!
Ma stiamo scherzando? Spero stia scherzando..
Mi accorsi che Charli si girò verso di Nessa e la fulminò con lo sguardo dicendo.
'Giuro ,se un giorno di questi ho la possibilità di picchiarti, lo faccio.'
E Nessa però la ignorò continuando a dirmi.
'Penso che abbiamo discusso per qualcosa e allora siamo andati a parlare.'
Okay , adesso tutta la preoccupazione che avevo si era trasformata in rodimento di culo.
Adesso sono incazzato. Cazzo sa che sono geloso di Mark ,che mi da fastidio quel pezzo di merda e lei che fa? Cerca un posto per stare soli e parlarci.
Devo respirare profondamente oppure potrei tirare un cazzotto sul muro.
Sospiro cercando di calmarmi e prima di uscire dalla stanza dico.
'Grazie Charli comunque..'
Dissi ironicamente irritato.
'Stavo solo cercando di aiutare la mia migliore amica.'
'Evita la prossima volta..'
Dissi uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.
Questa sera non poteva finire peggio.
Di sicuro non saranno in camera di Avril perché il padre non glielo permetterebbe MAI, sono ,al 100% , in camera di Mark.
A passo veloce sono arrivato davanti la camera, busso con insistenza, trattenendomi dallo sfondare la porta.
Cerco di fare altri respiri profondi per tranquillizzarmi , o appena vedrò la faccia di Mark non mi fermerà nessuno dal tirargli un pugno.
La porta si apre , è Mark che mi ha aperto, ha solo i pantaloni della tuta , si trova a petto nudo , e mi guarda come se avesse appena visto un fantasma.
Fa bene ad avere paura...
Dietro di lui vedo Avril, seduta sul letto a gambe incrociate e riesco a vedere che ha gli occhi lucidi , questo bastardo l'ha anche fatta piangere?!
Chissà perché lui è a petto nudo, giuro che se l'ha sfiorata solo con un dito lo ammazzo, questa volta lo ammazzo.
Gli dò una spinta facendolo indietreggiare ed entro nella stanza dicendo.
'Che cazzo le hai fatto?!'
Lui subito si irrita e dice.
'Stai tranquillo.'
'Non sto tranquillo , sei in una camera , da solo con lei e oltretutto a petto nudo.'
Dissi veramente irritato.
Avril scattò in piedi dicendo.
'Payton smettila.'
Sembrava spaventata, ma vederla con le lacrime a gli occhi per questo coglione mi fa proprio salire il nervoso.
'Ma cosa ti interessa a te eh?! Te la sei solo scopata qualche volta nemmeno state insieme.'
Disse Mark alterato.
Okay adesso credo proprio che l'osso del suo collo farà crack.
Lo spingo ancora più forte facendolo finire schiena al muro e mi metto ad un centimetro dalla sua faccia dicendo alterato.
'Ma tu che cazzo ne sai?!'
'Cazzo Payton , ma sei matto?!'
Sentii dire da Avril che si era spaventata ancora di più e si era leggermente avvicinata a noi.
Lui mi spinse di nuovo facendomi indietreggiare e disse.
'Non sei nessuno per dirle con chi deve stare.'
'Mark falla finita'
Dissi respirando profondamente.
'Basta, non serve a nulla questo'
Disse Avril, ma subito Mark continuò rivolgendosi a me.
'No. Non sei nessuno.'
Adesso basta.
Lo afferro per il collo e lo risbatto al muro.
Lui afferra con forza la mano con cui lo tenevo ed Avril impaurita disse.
'Cazzo. Ma volete smetterla?!'
Non le risposi , ma Mark guardandomi con aria di sfida negli occhi , mentre ancora lo tenevo per il collo, disse.
'Io vorrei smetterla, ma non capisco perché lui continua a lottare per una cosa che non gli appartiene'
Feci un respiro profondo , che figlio di puttana.
'Lei mi appartiene invece.'
'Basta. Io non appartengo a nessuno , smettetela di fare i coglioni.'
Disse Avril irritata.
Così mi allontani lentamente, di qualche centimetro , da Mark.
E lo lasciai tornare a respirare.
Avril si avvicinò a me e disse.
'Sei impazzito?'
Mi chiese preoccupata.
La guardai con ancora il fiato irregolare e dissi.
'Che cazzo ci fai in camera con questo?'
'Stavamo chiarendo, visto che è tornato fuori il discorso dell'altra volta ed abbiamo discusso.'
Disse cercando di calmarmi.
'E per forza in una camera da soli dovevate stare?'
Dissi sempre irritato, ero arrabbiato anche con lei.
'Non ti fidi di me?'
Mi chiese guardandomi negli occhi.
Sospirai e dissi.
'E perché questo bastardo è a petto nudo?'
Stava per rispondere , ma Mark ,che era di fianco a noi ,la anticipò.
'Perché stavo cercando di portarmela a letto'
Non ragionai molto sul fatto che l'avesse detto ironicamente o no, mi voltai e gli tirai un destro in faccia.
Adesso sì che mi sento meglio.
Mark indietreggiò portandosi una mano sul viso dal dolore.
Io scossi leggermente la mia mano, per attutire la botta, ma sicuramente tra poco mi sarebbero venute le nocche rosse.
'Payton!'
Urlò Avril quando tirai il pugno.
Mi guardò scioccata e disse.
'Ma che cazzo ti salta in mente?'
'Hai sentito cosa ha detto?!'
Dissi irritato.
'Si, ma non c'era bisogno del pugno.'
Disse andando verso di lui per controllare se avesse qualche cosa in faccia, gli usciva solo un po' di sangue dal labbro inferiore.
Godevo nel vedere quel taglietto.
'Ero a petto nudo perché mi ero appena levato la felpa per mettermi una maglia a maniche corte, visto che avevo caldo'
Disse Mark tutto dolorante.
Feci spallucce , fiero di quello che avevo fatto e dissi.
'Beh il pugno allora era per precauzione.'
'Precauzione per cosa?'
Chiese confuso.
'Per non provare più a toccarla'
Dissi irritato.
'Ma vaffanculo..'
Borbottò Mark irritato, e stavo per tirargli un'altro pugno , ma Avril afferrò velocemente il mio braccio, capendo che mi stavo per alterare di nuovo, e mi guardò severa come per dire : falla finita.
Poi lei diede un fazzoletto a Mark e disse.
'Ci vediamo domani'
Ed afferrandomi il polso mi trascinò fuori dalla camera, chiudendo la porta.
Continuava a tirarmi dietro di lei, così che mi liberai irritato dalla sua presa e dissi.
'La smetti di strattonarmi?!'
E mi bloccai nel mezzo del corridoio, lei si voltò verso di me irritata dicendo.
'Ti sembra normale quello che hai fatto?!'
'Perché a te sembra normale chiudersi in camera proprio con quello che non vede l'ora di portarti a letto?!'
Lei sbuffò ed incrociò le braccia dicendo.
'Stavamo solo parlando.'
Parlare, questa parola mi fece ricordare di prima, del fatto che io ero venuto a cercarla per parlare con lei, per prendere quella decisione.
E forse quello che è successo può aiutarmi a trovare una scusa per non farla stare così male.
Quindi presi fiato, cercai di essere tranquillo e di dirlo tutto d'un fiato.
So che non è la decisione migliore da prendere, ma così sarà più facile spiegarle il perché, così sarà più facile che lei capisca. Lo sto solo facendo per il suo bene. Non posso venire qui e dirgli :mia madre mi obbliga a partire per l'Italia e a non vedere più nessuno, quindi ti lascio e vado a realizzare il mio sogno. Non posso, devo trovare un modo perché lei comprenda, un modo più facile da mandare giù. Non può starmi ad aspettare per più di un anno, devo lasciarla libera, devo darle la possibilità di continuare la sua vita e non di soffrire ogni giorno perché io sono distante e farle credere che abbia preferito la mia musica.
Quindi presi coraggio e sferrai il colpo.
'Avril...io non credo che stavate solo parlando'
Mentii, mi fiderei ciecamente di lei, ma dovevo mentirle.
'Cosa? '
Mi guardò allibita.
'E secondo me è meglio finirla qui'
Restò immobile , come pietrificata, sentii una morsa al cuore, non so come riuscii a dire una cosa del genere , ma lo feci, e giuro non ci può essere stato momento peggiore di questo.
Mi accorsi che il suo respiro si stava accelerando.
'Tanto nemmeno noi sappiamo cosa siamo..'
Continuai io, a sguardo basso, non c'è la facevo a guardarla negli occhi.
'Tu...tu stai scherzando?'
Disse avvicinandosi a me, con la voce quasi tremante.
Feci cenno di no con la testa.
'Allora guardami e dimmelo, perché io non ti credo.'
Disse come se si stesse auto-convincendo che fosse solo uno scherzo, ma purtroppo non era così. E non so se un giorno riuscirò mai a perdonarmelo.
Feci un respiro profondo e guardandola negli occhi dissi.
'No. Non sto scherzando.'
Vidi i suoi occhi diventare rossi, poi subito lucidi.
Sentii un nodo in gola, mi sentivo una merda, ma era meglio così , non mi avrebbe mai capito se le avessi detto la verità.
Aveva ancora la mia felpa addosso, sentii di nuovo una morsa al cuore.
'Scus..'
Cercai di dire avvicinandomi a lei per mettergli un braccio intorno alle spalle , ma mi bloccò , scansandomi e senza guardarmi in faccia disse.
'Non toccarmi.'
I suoi occhi , ormai gonfi di lacrime, ne fecero evadere una, che scivolò lungo la sua guancia.
Restai in silenzio , senza sapere se andarmene o restare.
Stavo una merda...perché esistono certe cazzo di scelte?!
Ma lei mi anticipò ed andò via, senza rivolgermi uno sguardo.
Per la prima volta sentii gli occhi lucidi anche io e mi sentii la persona più spregevole sulla faccia della terra.
Vi auguro di non dover mai prendere scelte del genere.Ciao ragazze. Sò che adesso mi odierete, ma comunque tranquille perché la storia non è finita qui, il prossimo capitolo uscirà tra poco.
Secondo voi Avril come si comporterà nei prossimi giorni?
E Payton cosa farà ?
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The Only 2 -sei come non mi aspettavo- in realtà è il continuo del primo libro..
Teen FictionSono la scrittrice di 'The Only -sei come non mi aspettavo-' il problema è che ho perso l'account, quindi adesso continuerò la storia qui. Chiamerò questo libro 'The Only 2' ma in realtà è ancora il continuo del primo. Se ancora non l'avete letto an...