Volevo ringraziarvi per il supporto che mi date ogni giorno. Siete fantastici💞
Comunque tra poco ricomincerò a fare anche il POV di Payton, ora mi sto concentrando di più sul personaggio di Avril, ma presto tornerà anche il suo punto di vista. 😊
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Non so come riuscii ad addormentarmi, un po' per la rabbia, un po' la delusione , ma soprattutto per la paura. Avevo come una strana paura di addormentarmi, perché sapevo che quando mi sarei svegliata sarebbe finito tutto, per sempre; eppure mi ritrovai nel mondo dei sogni, senza volerlo , involontariamente, forse ero stanca. Stanca di tutto. Le sensazioni che ho provato qui , sono state le più forti che abbia mai provato.
E mi hanno sfinito.
Non mi ricordo cosa ho sognato , perché sapete: si dice che quando ci ricordiamo cosa abbiamo sognato è perché abbiamo dormito bene , quando non vediamo altro che buio nei nostri ricordi , vuol dire che non abbiamo passato una bella notte. Ed io sono sicura di non aver passato,assolutamente , una bella nottata.
Mio padre mi ha appena svegliato e lui è già pronto.
'Forza Avril, o farai tardi'
Disse mente si sistemava la cravatta allo specchio.
Io , che ero immobile ad osservare il soffitto, sbuffai: il mio obbiettivo ERA FARE TARDI, ma preferisco non litigare con mio padre anche l'ultimo giorno, già c'è una situazione di merda con Payton...non volevo finisse così.
Involontariamente mi tornarono a galla tutti i ricordi , tutti. Con Payton, Charli, Jaden, Josh, Madi...con tutti; e sentii un nodo in gola.
Mi distrasse mio padre , che prima di chiudere la porta , per uscire dalla stanza, mi disse.
'Avril, vado a controllare le ultime cose alla reception, ti aspetto di sotto.'
Quando mi ritrovai da sola in camera , feci un respiro profondo, e stranamente riuscii a non piangere.
Sono le 6 di mattina, staranno tutti ancora dormendo , di solito per andare a gli eventi ci svegliavamo alle 7, quindi, come sospettavo, nessuno verrà a salutarmi, ma dovevo aspettarmelo , l'ho sempre saputo come fossero gli altri.
Ma dentro di me sento ancora una piccola speranza , che mi fa credere di trovare qualcuno , di sotto, pronto ad abbracciarmi.
Mi alzo, controvoglia , ed entro in bagno.
Mi lavo , mi preparo, mi metto comoda per il lungo viaggio schifoso che devo fare, indossando dei leggins neri ed una felpa , abbastanza larga, della Champions , di un grigio chiaro, e mi lasciai i capelli sciolti.
Poi indossai le Air Force bianche e sistemando le ultime cose in valigia cercai di essere più lenta possibile.
E per quanto mi impegnai a perdere tempo, ricontrollando la valigia venti volte , sistemando il letto io, scaricando il water tipo 20 volte , e controllando altrettante volte se avessi scordato qualcosa in stanza, alla fine mi ritrovai in piedi , vicino alla porta, nella mano destra tenevo il manico della valigia , nella sinistra tenevo le chiavi della stanza.
Feci un'altro respiro profondo ed uscii dalla stanza e quella speranza che avevo prima , svanì subito, quando nella hall non trovai nessuno di loro, solo mio padre, che appoggiato all'entrata , mi aspettava agitato per il mio ritardo.
Mi avvicinai a lui, a malincuore.
'Finalmente Avril. Andiamo..'
Non gli risposi , non c'è la facevo a parlare, ero demoralizzata , delusa da tutti gli altri , soprattutto da Charli, Mark, Payton e Jaden.
Almeno da loro mi aspettavo un saluto, ma avevo ragione , loro non sanno nemmeno cosa sia l'amicizia vera , sarà come se non fossi mai entrata nella loro vita , li ritroverò a sorridere un secondo dopo che me ne sarò andata.
Non dovevo farmi aspettative su di loro, non avrei mai dovuto affezionarmi.
Giuro , non posso stare peggio di così, vi auguro di non essere mai delusi da qualcuno a cui tenete , e vi auguro di non dare fiducia subito a qualcuno che conoscete da poco, perché questo è il risultato.
Mi sento presa in giro ed ignorata.
Mio padre è poco più avanti di me e stiamo camminando verso il luogo , dove di solito , si trovano i pullman , ma oggi lì mi aspetterà l'uber che ha chiamato mio padre per portarmi in aereo porto.
'Tutto bene? Non dici una parola da quando ti sei svegliata'
Dice mio padre rallentando il passo , ed avvicinandosi a me.
'Secondo te va tutto bene papà ?'
Gli chiesi seccamente, come può chiedermi se va tutto bene. Mi sembra ovvio che non sia così.
'Secondo me non dovresti tenere questo muso...'
Ma non lo finii d'ascoltare , perché mi bloccai all'improvviso, vedendo , vicino all'uber parcheggiato che dovevo prendere , tutti. Tutti quanti erano lì. Riuscivo a vedere Charli davanti a gli altri, chiacchieravano tra loro , non accorgendosi ancora di me.
Allora non stavano dormendo.
Allora mi sbagliavo.
Sento quella morsa al cuore farsi più lenta e quel nodo in gola sciogliersi.
Erano tutti lì per me , dal primo all'ultimo.
Anche mio padre si bloccò sorpreso a guardarli.
Io iniziavo a sentire gli occhi lucidi e quando qualcuno si accorse di me gridando.
'Guardate! Avril!'
Tutti si voltarono a guardarmi e tra tutti quegli sguardi , vidi quello di Charli, che appena mi vide mi sorrise felice di vedermi.
Io non avevo intenzione di piangere, ma vedere tutti lì mi smosse qualcosa.
Così ricominciai a camminare più velocemente verso di loro, anche Charli mi venì in contro , e quando ci trovammo abbastanza vicine , lasciai la valigia e lasciai le lacrime uscire fra le sue braccia.
La strinsi così forte , che non so come sia stato possibile il fatto che non sentì dolore.
Non avevo intenzione di lasciarla, e con il viso fra la sua spalla ed il suo collo dissi.
'Credevo non vi importasse.'
'Non pensare più una cosa del genere.'
E da quello che sentii mi resi conto che anche lei stesse piangendo.
Si staccò leggermente da me solo per guardarmi in faccia, e ebbi la conferma che stesse piangendo.
Tirò leggermente su col naso e sorridendomi mi asciugò una lacrima col polpastrello del pollice.
Le sorrisi anche io.
'Ti voglio bene Charli.'
'Non voglio che parti'
Disse a malincuore.
Nemmeno io lo volevo , ma ormai cosa potevo farci.
In una frazione di secondo, mi ritrovai circondata da tutti gli altri.
Vidi Jaden, Josh, Madi, Anthony , Mark, Griffin...tutti.
Ma non trovai il viso di Payton da nessuna parte.
Tutti iniziarono ad abbracciarmi, facendomi uscire ulteriori lacrime , e quando mi ritrovai fra le braccia di Jaden, penso che gli inzuppai la maglietta purtroppo.
'Non piangere piccola Avril, sappiamo tutti che non vedevi l'ora.'
Disse Jaden , sempre tenendomi fra le sue braccia, ma guardandomi negli occhi, e mi accorsi che ,per quanto provava a farmi ridere , aveva gli occhi lucidi anche lui.
'Mi mancherai anche tu'
Gli dissi sorridendo.
Mi ritrovai anche fra le braccia di Mark, che mi disse.
'Avrei voluto che restassi, almeno un giorno in più.'
'Anche io Mark..'
Dissi stringendolo a me.
Solo Avani e Nessa erano rimaste da un parte , isolate dal gruppo, anzi, solo Avani mi si avvicinò e stringendomi la mano disse.
'Mi dispiace per tutto quanto , spero che un giorno potremmo rimediare'
Okay questo non me lo aspettavo, ma mi limitai semplicemente a sorridere, anche perché subito Anthony mi abbracciò e mi salutò anche lui.
Per sino Avani è venuta a salutarmi e Payton per una stupida litigata di merda e per orgoglio , se ne sta fregando altamente di me.
Questo mi fa male.
E mentre tutti mi parlano , mi abbracciano , mi sorridono , io sono ferma sul pensiero che Payton non si sia presentato.
E mi sento più stupida di prima , più ingenua di prima , più delusa di prima.
Perché devo sentirmi così ?!
Cerco comunque di sorridere e di ringraziare tutti.
Ecco che mio padre, mentre carica la mia valigia sull'Uber mi urla.
'Avril, 5 minuti ed andiamo.'
Voglio vedere Payton prima di andare. Non mi importa il resto.
Ormai ho il pensiero fisso su di lui, se ora me ne andassi senza un suo saluto , farei un viaggio ancora più di merda con il morale a pezzi, e non capisco , perché , porco il cazzo, mi debba fare questo effetto.
Perché deve torturami così.
Vedo Jaden vicino a me e gli chiedo.
'Hai visto Payton per caso ?'
Chiedo quasi con timore per la sua risposta.
Lui mi guarda e mi fa un mezzo sorriso misterioso , che non capisco , e poi guardando dietro di me, mi fa cenno di girarmi.
Mi volto confusa , e quando vedo Payton, farsi strada tra gli altri , per arrivare da me, sento i battiti accelerare immediatamente, mi sento sollevata, come se avessi i pensieri più leggeri, meno tormentati da mille complessi.
Mi si avvicina , un po' a disagio, sicuramente per la litigata di ieri, e facendomi un mezzo sorriso mi dice.
'Scusami per il ritardo'
Stavo per rispondere, ma continuò.
'Ma mi ero dimenticato questa in camera..'
Disse tirando fuori una collana d'argento , con un ciondolo rotondo , con inciso un fiocco di neve, argentato come il resto della collana.
Rimango un attimo senza sapere cosa dire, quindi non è più arrabbiato con me. È riuscito ad essere abbastanza maturo da mettere da parte l'orgoglio.
Afferro delicatamente la collana , è semplice , ma mi sembra perfetta solo perché ha fatto un gesto così carino per me.
Gli sorrido, cercando di non scoppiare a piangere di nuovo.
'È bellissima.'
Dico tenendo ed osservando il ciondolo nelle mie mani.
Poi torno a guardarlo.
Mi guarda cercando di sorridermi, ma si vede che è triste , come lo sono io.
Mi perdo in quei suoi occhi maledettamente profondi , di un verde scuro, mischiato ad un marrone chiaro.
'Avril!'
Mi distrae mio padre.
Mi ricordo che devo andare , e che non li rincontrerò mai più questi occhi che mi hanno tanto confuso.
Lui stava per parlare dicendo.
'Avril, mi manch...'
Ma non lo feci finire che mi avvicinai e lo strinsi forte a me, infilai il viso nel l'incavo fra il suo collo e la sua spalla , e respirai il suo profumo.
Sentii le sue braccia avvolgermi e stringermi.
Cercai di respirare regolarmente, ma sentivo il cuore a mille e le lacrime che pungevano i miei occhi.
Lo abbracciai ancora più forte e prima di lasciarlo , per l'ultima volta dissi.
'Mi mancherai anche tu, più di chiunque altro.'
Sentivo il battito del suo cuore, anche il suo era irregolare , sentivo il suo respiro ed il calore del suo corpo che scaldava il mio viso.
Quanto avrei voluto restare.
Poi lo lasciai , e guardando tutti che mi salutavano con la mano, e vedendo alcuni con le lacrime a gli occhi, salii su quel maledetto Uber.
Mio padre si trovava sui sedili posteriori, insieme a me, mi avrebbe accompagnato in aereo porto e poi sarebbe tornato qui.
Fece cenno all'autista di partire e sentii il motore accendersi.
Guadare dal finestrino i miei amici con le lacrime agli occhi non mi aiutò con il farmi smettere di piangere, avevo ancora le lacrime che mi rigavano il viso e cercando di asciugarle , ma invano , indossai la collana di Payton, se ripenso che non rivedrò mai più questo ragazzo , mi sento male , non so nemmeno come descriverlo , è una sensazione bruttissima , per esempio: quando perdi l'autobus ed era l'unico a portarti in orario a scuola , quando prendi un'insufficienza gli ultimi giorni , quando litighi con i tuoi genitori, quando perdi la tua migliore amica, quando muore il tuo animaletto domestico , quando perdi la tua foto preferita , quando qualcuno ti ferisce , quando fai una scelta sbagliata e pensi 'cazzo. Potevi fare di meglio', ecco, somma tutte queste sensazioni e moltiplicale altre due volte , io mi sento così. Se non peggio.
E la goccia che fece traboccare il vaso e mi fece scoppiare a piangere , fu quando , nel mentre mi stavo mettendo la collana , per sbaglio aprii il ciondolo e mi accorsi che all'interno di esso c'era la nostra prima ed unica foto.
Quella in cui, finii per sbaglio nella fila delle fan, e mi ritrovai a farmi , involontariamente, la foto con lui.
Ma è una delle foto più belle che abbia mai visto.
Mi fece sorridere e mi riportò a galla tutti i ricordi , scoppiando a piangere.
Mi portai una mano davanti a gli occhi, cercando di non fare rumore e tranquillizzarmi , ma ormai le lacrime continuavano a fare a gara sul mio viso.
'Fermati..'
Sentii dire da mio padre.
La macchina all'improvviso si fermò.
Io alzai lo sguardo , anche se avevo gli occhi rossi e lucidi.
Mio padre aveva fermato l'uber .
Lo guardai confusa , con il respiro ormai irregolare.
'Non posso vederti così , sei comunque mia figlia...e sembra che tu voglia così bene a quei ragazzi'
Io ero sempre più confusa.
'Che vuol dire ?'
Dissi con la voce tremante.
'Non posso vederti stare così male, per colpa mia, quindi...'
E si voltò verso l'autista.
'Portaci indietro.'
Io sgranai gli occhi.
'Papà...'
'Non fare così , perché se ti rivedo con quel ragazzo ti uccido.'
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The Only 2 -sei come non mi aspettavo- in realtà è il continuo del primo libro..
Fiksi RemajaSono la scrittrice di 'The Only -sei come non mi aspettavo-' il problema è che ho perso l'account, quindi adesso continuerò la storia qui. Chiamerò questo libro 'The Only 2' ma in realtà è ancora il continuo del primo. Se ancora non l'avete letto an...