Capitolo XVIII: Competizione agguerrita

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I don't know what it is but
I got that feeling
Waking up in this bed
Next to you swear the room
Yeah, it got no ceiling
If we lay, let the day
Just pass us by
I might get to
Too much talking
I might have to
Tell you something
(Lauv-I like me better)

Ella

Aveva capito già da tempo che per lei Kyle era molto più di un semplice amico.
Aveva anche già immaginato come sarebbe stato baciare quelle labbra e passare le mani nei biondi capelli.Ma non aveva per niente immaginato come sarebbe stato baciarlo per davvero.

Si, quel bacio superava di gran lunga tutte le sue aspettative.

Tirò leggermente le ciocche biondi dei suoi capelli, stringendole poi nei pugni mentre socchiudeva leggermente la bocca, facendo approfondire a Kyle il bacio.

L'alpha sorrise contro sua bocca mentre spostava le mani dai suo fianchi, salando sempre più su fino ad arrivare al collo, che prese ad accarezzare con i palmi delle mani.

Si dovettero staccare quando l'aria nei polmoni finí e il respiro mancò ad entrambi.

Kyle continuò a sorridere, come se non potesse più farne a meno, mentre con le dita le sistemava alcune ciocche scure dietro le orecchio.

-Non sai da quanto tempo volevo farlo-

Ella sorrise mentre, insicura, appoggiava una mano sulla sua guancia dove poteva sentire della leggera barba insipida che stava crescendo.

-Ah si? Da quanto precisamente?-

-Da quando ti ho visto nelle prigioni-

Ella lo guardò divertita.

-Quindi tu hai pensato di volermi baciare quando mi hai visto, sporca di sudiciume e sangue, legata ad un muro e spaventata a morte?-

-Beh si....eri già bella in quel modo, poi quanto ti ho visto del tutto pulita...mi chiedo ancora come ho fatto a resistere-

Ella ridacchió contagiando anche Kyle, ma presto le risate cessarono e i due cominciarono, in silenzio, a guardarsi negli occhi.

Ella non aveva mai visto gli occhi di Kyle da così vicino,non aveva mai notato la presenza di delle pagliuzze rosse all'interno di quel blu che tanto gli piaceva.

Non aveva mai neanche notato la piccola cicatrice, quasi invisibile, che gli segnava la palpebra destra quando chiudeva l'occhio.

Lentamente portó la mano vicino a quel segno.

Kyle chiuse gli occhi, godendo di quelle delicate carezze.

-Come te la sei causata questa?-

Kyle sbuffó mentre si staccava leggermente da lei e andava a sedersi sulla sua poltrona, invitandola poi a sedersi vicino a lui.
Ella si avvicinò impacciata, cercando di andarsi a sedere davanti a lui come spesso faceva, ma l'alpha non sembrava pensarla allo stesso modo dato che l'afferrò per una mano e la tirò a sé, facendola sedere sulle sue gambe.

𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒆𝒔𝒕𝒂 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora