Capitolo IX: Paura

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Your chains only drive me down
I've battled hard with
The face in the mirror
Every scar makes me dig down deeper
I push it 'til there's nothing more
'Cause I'm stronger then I was before
(The Score- The Fear)

Ella

Un pugnale si appoggiò velocemente sul suo collo; Ella poteva sentire la lama fredda e tagliente che ad ogni respiro veloce premeva sempre di più sulla pelle diafana della gola.

-Urla ancora e ti stacco la testa intesi?-

Annuì debolmente, mentre lo sconosciuto le toglieva la mano dalla bocca.

-Chi sei?-

L'uomo ridacchiò, mentre con lentezza apriva la porta.

-Non credo che tu sia nelle condizioni di fare domande. Adesso stai zitta e dimmi come riuscire a raggiungere l'esterno senza essere visti.
Parla o fai qualcosa di vagamente sospetto e la tua testa vedrà il pavimento in modo molto ravvicinato...hai capito?-

Ella annuí nuovamente, mentre lo sconosciuto si sporgeva e verificava che non ci fosse nessuno.

-Vieni e fai silenzio-

Lasció la presa attorno al suo collo e le prese con forza un polso strattonandola attraverso il corridoio.

Ella sentí le lacrime farei strada sulle sue guance.
L'avevano nuovamente presa, e lei non riusciva a liberarsi, troppo debole, troppo spaventata per farlo.  L'uomo vestito di nero sembrava allenato e veloce, se anche fosse riuscita a liberarsi, cosa praticamente impossibile, lo sconosciuto l'avrebbe riacciuffata immediatamente.

Quest'ultimo si bloccò di colpo in prossimità di un angolo, sporse la testa e la ritirò l'istante dopo imprecando sottovoce, girò la testa verso di lei, facendole segno di stare zitta e ripuntò il coltello contro la sua gola.

-La cena le è piaciuta?-

Ella poteva riconoscere la voce di Iris dall'altro lato del corridoio.

-Credo di essermi fatto perdonare-

Il suo cuore perse qualche battito quando riconobbe anche quella voce.

Kyle

La pressione attorno al suo collo aumentò, forse anche l'uomo doveva aver capito che era stato l'Alpha a parlare.

-Glielo hai detto?-

-Non ancora, non penso sia pronta, non adesso. Abbiamo ricevuto delle lettere da parte dei cacciatori, lettere in cui  dicevano che lei era una loro proprietà e che la volevano indietro-

-Non la riprenderanno, glielo impediremo. Non sanno contro che branco si sono messi-

Si sentì la risata leggera di Kyle e i loro passi che si allontanavano sempre di più.

La pressione attorno al suo collo si affievolì nuovamente, mentre il suo polso veniva stretto in una morsa, ancora.

******

Kyle

Era da quando aveva lasciato Ella che una strana sensazione gli gravava sul petto.

𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒆𝒔𝒕𝒂 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora