Capitolo XV: Lei sta arrivando

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Death surrounds
My heartbeat's slowing down
I won't take this world's abuse
I won't give up, I refuse
This is how it feels
When you're bent and broken
This is how it feels
When your dignity's stolen
When everything you love is leaving
You hold on to what you believe in
The last thing
I heard was you whispering goodbye
And then I heard you flat line
(Not gonna die- Skillet)

Ella

Si fermò per un secondo, appoggiandosi ad un albero per riprendere fiato.

Alzò lentamente lo sguardo, mentre il suo respiro si calmava.

Si era persa, lo sapeva.

Ma per lei quegli alberi erano tutti uguali, gli stessi, non riusciva a comprendere come qualcuno potesse orientarsi in un cosí fitto bosco.

Guardó, attraverso quei rami spessi e coperti di foglie, il cielo scuro e nero illuminato solo dalla luce della luna che piena sembrava indicarle la via.

Si strinse nei suoi abiti leggeri mentre si allontanava dall'albero e ricominciava a camminare.

Il bosco di giorno la inquietava un po', ma di notte, perlopiù da sola, la terrorizzava a morte.

A ogni passo che compiva sentiva i rumori della foresta sempre piú vicini.

Il gracchiare degli uccelli, le foglie e i rami che si spezzavano sotto il peso dei suoi scarponi pesanti tutto la spaventava.

La sua giacca era troppo leggera, ma quella mattina non aveva pensato che sarebbe dovuta scappare nel bosco nel pieno della notte.

Dalla posizione della luna doveva essere quasi mezzanotte, lei stava camminando da dopo cena e i suoi muscoli cominciavano a risentirlo.

Nonostante il dolore si impose di continuare a camminare e di non voltarsi indietro, quando era scappata non aveva pensato dove sarebbe andata a rifugiarsi dopo, non poteva certamente tornare indietro, là dove avrebbe dovuto dare spiegazioni, là dove le persone l'avrebbero additata alle spalle definendola un mostro.

Il vento si fece più forte e Ella dovette stringersi di più le braccia attorno al petto. L'aria si era fatta fredda e gelida, pungente, era come stare in alta montagna in una tempesta di neve.

In una tempesta di neve.

A quel pensiero si bloccò di scatto, non poteva essere.

Le sue gambe cedettero e il respiro si fece sempre più veloce.

Il fuoco brucia ma il ghiaccio fa anche di peggio.

Si portò le mani alla testa, sentendola scoppiare, i ricordi tornavano impietosi all'interno della sua mente e la sommersero completamente.

𝑶𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒆𝒔𝒕𝒂 ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora