Capitolo 3

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L'ora di pranzo è arrivata, io Chris e Dylan ci stiamo già incamminando verso la mensa, facendo commenti poco carini sui studenti che ci passano di fianco
"Allora caro Dylan, dicci, fra quelle nuove..." mi fermo, dando un'occhiata in giro per assicurarmi che nessuno ci senta "...chi vorresti farti?" Chiedo, mentre lo sguardo di ragazze insignificanti si posano su di noi, credono fermamente che noi stiamo insieme, assurdo.
"Hmm, fammici pensare... tu" risponde infine in un ghigno, avvicinando la sua faccia alla mia, ma lo scanso subito.
Lui può avere tutte quelle che vuole ai suoi piedi, ed è pure così, ma le sue piccole provocazioni non cessano mai. Io lo vedo più come un fratello, non di certo come un futuro fidanzato, ma non sono sicura che per lui sia la stessa cosa.

"Dai, dico sul serio" cerco di scherzarci su, dandogli una gomitata amichevole, ma il mio imbarazzo è evidente.
"Ok, ok" alza le mani in segno di resa "quella corvina" finalmente ci degna di una risposta, mettendo le mani dietro la nuca e camminando come se nulla fosse. Si riferisce per caso a Charlotte?
"Beh, di certo non sembra un tipo facile. Credo proprio che ti darà del filo da torcere, insomma, l'hai vista?" esclama d'un tratto Chris. Lei ha una cotta per lui da una vita ma non glielo ha mai detto, lui invece è un dongiovanni e non ci ha mai fatto caso.

Ho provato a ripeterle che non va bene questa cosa e che deve lasciar stare, ma lei mi ignora sempre. Quando una ragazza è innamorata, davvero è così cieca? Non lo saprei dire, da quel episodio che ha cambiato per sempre la mia vita, il mio parere è nettamente in contrasto con tutto ciò che riguarda l'amore. Penso che sia una cosa da deboli, una trappola, una tortura talmente dolce da non sentirne neanche il dolore, ma quello c'è, eccome se c'è.

Arrivati dentro la mensa, ci dirigiamo al nostro solito tavolo, dove i componenti della squadra di football ci aspettano. Il problema è che non mi ricordo il nome di nessuno di loro, a parte Luke. Non ho una buona memoria, questo lo sanno ormai tutti, non mi ricordo nemmeno cosa ho mangiato oggi a colazione, figuriamoci i nomi di così tante persone. Ci sediamo con i vassoi pieni, salutando tutti. Dopo i convenevoli, alcuni dei ragazzi inizia a mettersi dei tappi nelle orecchie, altri prendono le cuffie, altri invece semplicemente si arrendono al fatto che Chris inizierà a parlare a dismisura, comunicandoci i gossip di oggi, il secondo giorno dell'ultimo anno. Ma ovviamente questo non cambia niente, non perderà mai il suo vizio.

"Sapevate che Josh ha tradito Steph con Sofi ma poi Sofi ha tradito a sua volta Josh con Noah e Noah ha tradito Sofi con Steph?" Dice tutto d'un fiato, orgogliosa di se stessa.
"Ma Chris, sinceramente a noi che cosa ci importa? E poi, chi sono queste persone?" le chiedo, facendo una faccia ironica, come per dire 'su, diccelo. Scommetto che non lo sai neanche tu.'
"Antipatica" mette su il suo famoso broncio "voglio solo parlare di qualcosa visto che state tutti muti come delle statue!" Sbuffa lei sonoramente. Ed infatti è così, un secondo prima si era creato un silenzio tombale, mentre adesso stanno tutti ridendo a squarciagola.
Gli altri penseranno che siamo pazzi.

All'improvviso le porte della mensa si aprono bruscamente, e questa volta, fanno il loro ingresso di scena quelli del riformatorio.
Charlotte è la prima, manda a tutti occhiate di fuoco, ma quando si ferma su di me, fa un ghigno malizioso che io ricambio prontamente. Non so che cosa sia tutta questa intesa tra di noi, forse sarà solo lo spirito di provocazione, oppure ha ammiccato davvero verso di me, fatto sta che mi fa sentire l'adrenalina scorrere nelle vene, cosa che non percepivo da molto.
Poi arriva il ragazzo muscoloso che ha sottobraccio la ragazza minuta, ma l'altro dietro, quello tutto misterioso, glielo toglie violentemente facendomi scappare una risata.

"Che cazzo hai da ridere?" mi chiede quest'ultimo, con la voce bassa e roca. I suoi occhi trasmettono solo oscurità nonostante il loro colore accesso, sono davvero in contrasto fra di loro.
"Oh, nulla" gli rispondo con un sorriso falso "stavo ridendo per conto mio" continuo, sembrando davvero convincente. Infondo, in questo campo sono un'esperta... Lui comincia di nuovo a camminare, con affianco la ragazzina minuta di prima, che evidentemente non mi ricordo il nome. Sarà la sua tipa?
Poco importa, che cosa mi potrebbe interessare a me?

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