"Guido io!" urla Chris, precipitandosi sulle scale per prendere le chiavi della mia macchina.
"Ma è la mia auto!" esclamo, ormai esasperata.
"Zitta, lo sai che la tua è più comoda, e in più ho finto la benzina. Ti pregoo" quasi quasi mi supplica, facendo quella faccia da cane bastonato a cui non posso resistere.
"E va bene, ma solo questa volta." Sbuffo.
Lei tira un urlo di gioia che mi fa tappare le orecchie, poi si incammina fuori.
"Mamma, papà, noi andiamo" urlo per farmi sentire, ma neanche a fare un passo che qualcuno sbuca da dietro l'angolo."Dove andate?" Chiede mio padre con fare indagatore.
"Ad una festa, signor Josh" risponde la mia amica.
"Chris, dormi da noi dopo?" Chiede mia madre, uscendo dalla porta della cucina con la piccola Emily in braccio, ormai sono tutti a casa.
"Sì Michelle, sempre se non è un problema"
"Ma smettila, sai che sei come una figlia per noi" esclama la donna sorridendole.
"Mi raccomando ragazze, voglio che ritorniate a casa a mezzanotte, massimo all'una." sentenzia mio padre, guardandoci torve, però non può nascondere il sorriso che cerca di farsi strada sul suo viso.È sempre stato così, quando ci vede insieme si ricorda i momenti in cui usciva con i suoi vecchi amici, e lo capisco, la nostalgia è un bel sentimento, il più delle volte.
"Si si, certo. Ciao papà" mi affretto a dire, salutando con un bacio sulla guancia anche mia madre ed Emily.Tanto torneremo tardi come ogni sera, loro questo lo sanno e lo rispettano. Non so i genitori di Chris, ma i miei si fidano ciecamente di me, sanno che non farei mai qualcosa di troppo avventano. Ma si sbagliano ad avere fiducia. Comunque, loro dicono che dobbiamo vivere la nostra giovinezza più che possiamo, e con questo sono d'accordo.
"Dai, alza il volume!" Ormai siamo in macchina da mezz'ora e Chris continua a mettere sempre la stessa canzone di cui non so il titolo, ma l'ho sentita più di venti volte, quindi credo che si chiami Rockstar di Post Malone. Non ce la faccio più!
"Siamo arrivati!" Urlo all'improvviso, felice di non sentire più la voce stonata di Chris. La casa è enorme, ovviamente, non può essere che di Jessica Brown, la più insopportabile riccona di tutta la scuola. Vive nelle favole, non credo neanche che sappia che suo padre lavora per il mio, ma la lascio sognare, non mi sono mai vantata di questo e non lo farò di certo adesso.Entriamo dentro al grande giardino e immediatamente la musica rimbomba dentro le mie orecchie, l'odore di alcool ed erba invade le mie narici e i miei occhi si posano sui ragazzi a torso nudo che giocano a beer pong. Gli nota anche Chris, fa un urletto di gioia ed inizia ad andare da loro sculettando, non avendo la minima idea di chi siano. Scuoto la testa divertita e mi vio dietro di lei.
"Ciao, ragazzi" dice lei squillante. Tutti la salutano, mentre io faccio solo un cenno con il capo.
"Ma guarda un po', Allison Davis e Chris Miller" dice qualcuno ironicamente alle nostre spalle.
La vecchia e cara Jessica. Quanto c'è da dire sul suo conto...
"Ciao, Jessica" la saluta Chris gentile, troppo gentile.
"Chris" ricambia il sorriso della mia amica. Da quando sono diventate amiche? Jessica punta i suoi occhi marroni su di me, per poi squadrarmi da capo a piedi, facendo anche una smorfia disgustata."Beh? Cos'hai da guardare?" sputo fuori veleno, la sua faccia estremamente truccata mi mette irritazione, e pensare che era una ragazza acqua e sapone...
"Senza offesa, ma così sembri un po' una sgualdrina" mi fissa ancora, facendo un sorrisetto falso.
"Come scusa? Puoi ripetere?" Punto i miei occhi nei suoi senza trasmettere nessuna emozione, vuoto totale. Sostengo il suo sguardo che dopo qualche minuto cede, abbassando poi il capo.
"Come non detto." Mi incammino dentro la casa con Chris, quando risento la sua voce stridula.
"Ho detto che sembri una sgualdrina vestita così" ma davvero? Mi giro verso di lei, lo sguardo di pietra.Chris indietreggia, consapevole di cosa sta per succedere, ma non si intromette. Lei sa più di tutti che certi commenti non gli tollero, soprattutto per quello che è successo.
"Perché non me l'ho dici guardandomi negli occhi?" Mi avvicino a lei "sei abbastanza consapevole del peso delle tue parole, eppure non hai il coraggio di sostenere il mio sguardo" mi avvicino ancora di un passo "non voglio farti del male, quindi stai alla larga da me." Jessica, intimorita dalle mie parole, va via, lasciandomi annegare in un vortice di malinconia.
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Dangerous
RomanceChe cosa succederebbe se due persone chiuse in se stesse, un giorno si incontrassero, scontrandosi a chi cede per primo? Due caratteri diversi, ma così imperfettamente uguali, potranno mai far spegnere quella scintilla che è apparsa fra loro, oppure...