Dangerous

Capitolo 10

Le lezioni successive si sono svolte normalmente. Fra appunti, le occhiatacce degli alunni e Charlotte che finalmente si è aperta con noi, la giornata è finita, ed ora mi ritrovo in macchina con quest'ultima e Chris, verso i grandi magazzini. Domani è martedì, ci sarà una festa a casa di un certo Nate dell'ultimo anno, tutti invitati. È un'occasione perfetta per mettere in atto il mio piano, poiché sicuramente ci sarà anche Jason.

Le ragazze continuano a blaterare su cosa indossare, non che sia così importante visto che faremo una cosa "illegale", però beate loro che non sentono la pressione come me. Io invece sono troppo nervosa, perché questa cosa non riguarda soltanto la mia migliore amica, ma anche a me. Quello che è successo in passato sta riemergendo nel presente, e questa è una prova schiacciante, però io farò di tutto purché questo non accada. Comunque, il punto è che Chris non è affatto scossa per quello che è successo, non l'ha stuprata, l'ha "soltanto" palpata senza che lei fosse cosciente, che è già per sé una cosa grave. Lei però dice che l'ha superata, e nei suoi occhi non vi ho letto menzogna, quindi questo per noi è solo un pretesto.

Arrivate ai grandi magazzini scendiamo, entrando subito dentro.
"Wow" esclama Charlotte stupita.
"Non ci sei mai stata?" Chiede Chris.
"Non ultimamente, sai, ero in un riformatorio..." e cala un silenzio imbarazzante.
"Scusami..." inizia Chris, ma lei la ferma.
"Non fa niente, non è mica colpa tua. È stata una cosa sbagliata al momento sbagliato" lo dice con un po' di malinconia mista a disprezzo "e tranquille, non ho ucciso nessuno" continua lei ridacchiando.
Io e Chris sappiamo che non dobbiamo fare domanda al riguardo, ma sapere che non ha ucciso nessuno ci solleva. Ma quella domanda mi gira ancora in testa 'che cosa ha fatto?', però non credo che avrò una risposta prima del dovuto.

Dopo aver mangiato qualcosa, ci immischiamo nella folla, fino a quando non arriviamo davanti ad un negozio. In vetrina ci sono dei vestiti a dir poco fantastici, e se lo dico io che non ho nessun interesse al riguardo, fidatevi, è così.
Entriamo e subito le mie amiche cominciano a riempirsi le braccia di quei abiti, per poi andare in camerino a provarli, mentre io mi siedo su uno dei materassini posti davanti alle cabine. Sarà una lunga giornata.

La prima ad uscire è Charlotte, con addosso un vestito verde corallo. É fino al ginocchio e molto voluminoso, mentre il petto è pieno di brillantini, lasciando la sua pelle libera, dato che è senza spalline. Sembra una bomboniera, quindi decisamente bocciato. Poi esce Chris, con addosso un vestito nero e con il colletto, e sarebbe anche bello se non fosse che se si piegasse a raccogliere qualcosa, gli si vedrebbero le mutande, e per fortuna lo ha capito anche lei visto che ritorna dentro sbuffando.

I prossimi 10 vestiti, per ognuna, sono stati osceni da vedere, perciò sono andata io a sceglierne uno per ciascuna, e dalle loro facce mi sembra proprio che apprezzino.

Per Chris ho messo l'occhio su un abito rosso in velluto con una sola spallina, corto al punto giusto e che fasci perfettamente le sue forme.
Per Charlotte invece ne ho scelto uno blu notte, con delle spalline sottili e che arriva fino a sopra il ginocchio, evidenziato da una scollatura a V.
A tutte e due gli stanno divinamente, a quanto pare ho dei bei gusti.

"Perfetto, e adesso tocca a te!" Esclama entusiasta la ragazza dai capelli corvini.
"No tranquilla, io mi metterò qualcosa che c'è nel mio armadio" non ho proprio voglia di fare la sfilata davanti a tutta la gente che sta passando.
"Sta scherzando" dice in tono ovvio Chris, mentre fruga tra i vestiti.
"Non sto scherzando" alzo gli occhi al cielo.
"Zitta, l'ho trovato!" Esulta lei. Tira fuori un vestito rosso con una grande scollatura a forma di V, sul davanti ha degli strappi che sono collegati da dei fili rossi a X fino a sopra il ginocchio, e per finire, è in seta. È bellissimo, ma non credo che mi starebbe bene, e poi, è troppo esagerato.