Capitolo 46

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Chris pov's

"Ancora nessuna notizia?" Chiedo a Tyler, preoccupata.
"No, Chris. Me lo hai già chiesto cinque secondi fa" sbuffa, continuando il suo lavoro sul computer.
"Voi invece?" Richiedo, riferendomi questa volta a Char ed Ander.
"Per quanto vorrei sentire ancora la sua voce, sai che non è possibile" inizia Ander malinconico "già, smettila di autocommiserarti Chris. Là fuori c'è anche mio fratello, ma io ho fiducia in lui, anzi, in tutti e due, e so che c'è la faranno. Abbi fede" già, per Char è nettamente peggiore la situazione, eppure non da di matto come me.

"Ma come potete essere così tranquilli? Quello che hanno fatto è un suicidio! Sono andati al patibolo, ma vi rendete conto? Una sola mossa o parola sbagliata e loro potrebbero morire!" Calco l'ultima parola, strabuzzando gli occhi.
"È passato solo un giorno..." esclama Ander, a bassa voce.
"Infatti, ci avevano detto che quando sarebbero arrivati ci avrebbero chiamato, per poi dirci cosa fare" sbotto, iniziando a camminare per la stanza, abbastanza frustata.

"Ti prego Chris, calmati. Sono sicura che è solo questione di tempo..." e non appena Jessica dice quelle parole, ecco che il mio telefono inizia a squillare.
Mi fiondo su di esso, tirando un forte sospiro di sollievo non appena vedo il nome di Ian sopra.

"Pronto?" Chiedo, quasi senza fiato.
"Chris..." questa è la voce di Allison, la riconoscerei fra mille.
"Alli, o mio Dio... state bene? Vi è successo qualcosa?" Chiedo iperattiva, mentre accendo il viva voce. Tutti nella stanza si avvicinando, cerchiandomi.
"No, a parte aver quasi strangolato una tipa ed aver avuto una pistola puntata alla testa, sto bene, tutti e due" la sento ridacchiare, mentre tutti noi sbianchiamo.

"C-cosa?..." sussurro, mentre mi si forma un enorme nodo alla gola.
"E va bene, ho capito..." dice lei a una persona vicina, credo a Ian "allora, ci sono tutti, vero?"
"Sì" rispondo semplicemente.

"Perfetto, ascoltatemi. Non abbiamo molto tempo, dobbiamo andare a fare questo cazzo di marchio per non destare sospetti. Quindi, voglio che Ander trovi la piantina di questa struttura dove stiamo noi adesso, ti mando il suo nome, semmai la troverai, voglio sapere dove si trovano tutte le condutture esterne del gas. Charlotte, voglio che ti procuri un veicolo, preferibilmente senza targa, così da non poter essere rintracciati. Chris, da te invece mi aspetto che mi trovi dei liquidi, uno qualsiasi fra questi: il cloruro di etile, il ciclopropano, l'alotano, l'enflurano, l'isoflurano, e un vaporizzatore elettrico a batteria, modificato artigianalmente. Da Tyler e Jessica invece mi aspetto che portino delle postole, forse ci serviranno. Andate nella casetta nel bosco, lì ci dovrebbe essere quello che vi serve, la chiave ce l'ha Chris. Tutto chiaro?"

Resto sempre sbalordita da quante cosa Allison sa, soprattutto nell'ambito illegale. Tutti gli altri strabuzzano gli occhi, forse pensando ciò che ho pensato anche io.
"Certo, faremo in modo di procurarceli. Ma per quando?" Chiede Char, avvicinandosi al telefono.

"Per la vigilia di Natale, attaccheremo allora. Ma non voglio far del male a tutti, poiché ci sono anche bambini e gente innocente che si è costruita una vita intorno a tutta questa menzogna. Ecco perché mi servono quei liquidi e il vaporizzatore, così da farli cadere in un sonno profondo, il nostro obbiettivo è solo Aron" quando proferisce quelle parole, tutti ci guardiamo, annuendo.

Ma la vigilia è fra quattro giorni...
"Va bene, mandaci il luogo esatto dove possiamo venire e il nome della struttura. Non ti preoccupare, ricaveremo tutto" la rassicuro, un po' incerta.
"Vi ringrazio, ma ora..." poi, una terza persona si aggiunge a loro, facendomi accaparrare la pelle "venite, tutto è pronto" questo è Aron, ne sono più che sicura. Stringo il telefono in mano, rischiando anche di romperlo per quanta forza ci metto.

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