Capitolo 13

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Ormai è lunedì.  Dopo quel "battibecco" con Ian, siamo ritornati dentro dagli altri, ci siamo divertiti e ci siamo anche ubriacarti, a parte Tyler che doveva guidare. Ho un bel ricordo di quella sera, io, Chris e Charlotte ci siamo sballate e ho avuto l'occasione di conoscere meglio Tyler e Ian, sono davvero dei bravi ragazzi e dei gran lottatori, in tutti i sensi.

"Signorina Davis vuole condividere con noi i pensieri che l'assillano tanto da perdere metà della lezione?" Mi riscuoto dai miei pensieri e davanti a me vedo una Miss. Morris arrabbiata.
"No" rispondo solamente.
"Allora che ne dice di parlarne con il preside?" Si rabbuia mentre indica la porta con un dito per invitarmi ad uscire dalla classe.
"Si ma vede, potrei parlarne con qualcun altro... che ne dice di mio padre?" Faccio con una faccia di superiorità mentre ormai lei è seduta alla sua scrivania con le mani nei capelli, povera.
"La prego di seguire la lezione" sbuffa e si volta a scrivere qualcosa alla lavagna, ho sempre odiato storia.

"E dove sono adesso?" Chiede Chris a Charlotte. Ormai le interminabili ore di storia e scienze sono finite ed ora, tutte assieme, ci dirigiamo in mensa per il pranzo.
"State tranquille, sono in un luogo sicuro. Se solo oserà vendicarsi, noi abbiamo quelle con qui ricattarlo" ci fa l'occhiolino mentre noi ridacchiamo del fatto che lei non lo sa fare veramente. L'altra sera alla festa, dopo che io e Ian siamo andati via dalla stanza, Charlotte ha ripulito Jason dal sangue e ha fatto in tal modo da sembrare che lui avesse fatto uso di droghe, mettendogli qualche pastiglia sulla lingua mentre non era cosciente e facendo delle foto come prova. Semmai vorrà vendicarsi, faremo vedere quelle foto alla sua famiglia, che è contro sta merda, è così lui finirà nei guai.

All'improvviso sento qualcuno che mi mette un braccio sulla spalla.
"Ma sei scemo, mi hai fatto prendere un colpo" scherzo guardandolo poi con un mezzo sorriso.
"È la mia specialità" dichiara Tyler ridendo non appena si allontana per andare da Chris. Lei è arrossita un po', ma comunque credo proprio che le faccia piacere la compagnia di quel ammasso di muscoli.
"Esisto anche io" alza gli occhi al cielo Charlotte, infastidita che nessuno la nota.
"Tranquilla, ci sono io" le sorrido maliziosa mettendogli un braccio sulla spalla, alzando ed abbassando le sopracciglia come per farle delle finte avance. Lei cerca di scollarmi d'addosso ma io sono come una sanguisuga che non mollerà mai. Mai.

"Ma Ian?" Chiede Chris all'improvviso. Volevo chiederlo io a Tyler, ma sarebbe sembrato strano.
"Qualcuno mi ha chiamato?" Ed ecco che quel bellissimo ragazzo spunta fuori da un' aula, proprio davanti a noi.
Si unisce al nostro piccolo gruppo e mi dedica un sorriso mozzafiato.
"Le foto?" Chiede quest'ultimo, incamminandosi con noi verso la mensa.
"Sono al sicuro" risponde Charlotte seria.
"Spera solo che i nostri non le scoprano, ovunque tu gli abbia messe" continua lui mentre vedo Chris che strabuzza gli occhi.

"No, aspettate.... i vostri? Cioè voi due" indica Ian e Charlotte ripetutamente "voi due siete fratelli?" Resta con il dito puntato in aria, facendo rimbalzare il suo sguardo fra me e Tyler tipo per dire 'perché non me l'avete detto?'
Io e lui ci guardiamo per poi alzare le spalle.
"Fratellastri" la corregge Charlotte "mio padre e sua madre si sono sposati da poco, da qualche anno" continua Ian. Chris annuisce ancora scioccata da questa cosa, mentre tutti noi iniziamo a ridere di lei e per la sua espressione buffa.

Arrivati in mensa, ancora ridendo, andiamo a prendere il pranzo e poi ci incamminiamo verso la nostra solita postazione. Nel mentre però, vediamo che alcuni ci mandano delle occhiatacce non molto gradite. Facciamo finta di nulla e ci sediamo, Chris vicino a Tyler, Charlotte di fianco a quest'ultimo e poi ci siamo io e Ian. Oggi è davvero bello, credo più del solito, con una semplice maglietta bianca e dei jeans neri è capace di farmi avvampare. Credo che io abbia dei problemi.

"Jason non c'è" osserva Tyler riscuotendomi dai miei pensieri poco casti su Ian. Arrossisco per un secondo, mandando a quest'ultimo un occhiata veloce per poi prendere parola.
"Credo che sia messo troppo male per venire" dichiaro cominciando a ridacchiare.
"Ma cosa ti ha spinto a ridurlo in quello stato? Cioè cosa voleva dire Jason quella sera, con quelle frasi su di te?" Chiede Tyler. Mando un occhiata a Chris e noto che gli occhi gli si sono diventati lucidi. Quella sera ho ringraziato mentalmente Ian che non mi ha fatto alcun tipo di domanda, ma ora che faccio? Sento il suo sguardo fisso su di me, aspetta anche lui una risposta come tutti gli altri. Ci penso e...no. Ora non sono pronta, non c'è la faccio.
"N-niente, voleva solo farmi incazzare" rispondo con il sorriso più falso che abbia mai fatto. Loro annuiscono confusi, avranno capito che mento e che non ne voglio parlare ma nonostante questo, non fanno più domande ed io gli sono enormemente grata.

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