Capitolo 45

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Vi consiglio di leggere il capitolo ascoltando la canzone: The hills (slowed), soprattutto nell'ultima parte. Buona lettura!

"Io ti amo." Sussurro, poggiando delicatamente la mia fronte sulla sua, mentre il respiro mi si ferma.

Non credo ancora al fatto che io gli abbia detto quelle parole, ma devo ammettere che nonostante tutto, sono felice di aver trovato il coraggio di esprimermi.

Lui sussulta un attimo, ma poi sorride, rilassando i muscoli della faccia e assumendo un'espressione così dolce da farmi stringere il cuore.
"Anche io" e non appena dice quelle parole, si fionda sulle mie labbra, non lasciandomi neanche il tempo di replicare.

Allora non è un sogno... non me lo sono immaginata, visto che proprio in questo momento le sue mani vagano sul mio corpo, è tutto reale, Ian ha detto che...mi ama.
È come se il mondo d'un tratto prendesse di nuovo colore, come se avessi un motivo per andare avanti. Mi ha ridato la speranza, e so che quello che ha detto non è una bugia, poiché lo si vedeva nei suoi ghiacciai, così taglienti ma al contempo meravigliosi.

Sorrido sulle sue labbra, prendendo il suo viso a coppa e mordicchiandogli il labbro inferiore.
"Allora il mio cuore aveva ragione... sei sempre stato tu" sussurro, appoggiando la mia fronte sulla sua.
"Era ovvio, chi sennò?" ridacchia, mentre io alzo gli occhi al cielo e sorrido, finalmente mi sento felice.

Restiamo in quella posizione ancora per molto, baciandoci e sussurrando cose censurare, ma d'un tratto, lui si stacca, agitandosi.
"Se non vuoi fare niente, non provocarmi e alza quel tuo grande culo che ti ritrovi da me" esclama con la voce roca, tremendamente serio. Ah è vero, sono a cavalcioni su di lui.

Sorrido maligna, baciandolo di nuovo e passando la mia lingua sulle sue labbra, così invitanti...
"Chi ha detto che io non voglia far..." ma ad un tratto, il grande orologio a penzolo scocca le otto di sera, facendoci sbuffare.

Aspetta... LE OTTO? No, no, no... non sono neanche preparata e la festa inizia in meno di un'ora. Non che mi interessi essere presentabile per qualcuno, ma comunque sono Allison Davis, quella sempre impeccabile che lascia tutti a bocca aperta!

Ridacchiando a quel pensiero, mi alzo da Ian, dicendogli che mi devo preparare.

Vado in bagno, prendo il mio vestito portato da casa, gli shampoo e i trucchi, così da uscire da lì già preparata.

Dopo una doccia veloce, mi vesto con l'abito che Chris mi aveva fatto regalo al mio compleanno. Ha due grandi spacchi ai lati delle mie gambe, facendole uscire ampiamente, la mia pancia è fasciata da due pezzi di stoffa, ma comunque si vede l'ombelico, visto che la gonna è sui fianchi, mentre sopra indosso un top che fascia alla perfezione il mio seno; Ovviamente tutto è nero.

Detto così può sembrare banale, ma non ho mai visto un vestito tanto bello, almeno per me. Dopo essermi vestita passo ai capelli, ho deciso di ondularli, in tal modo da farli ricadere leggeri sulle mie spalle, mentre per il trucco opto per uno smoking nero, facendo così risaltare i miei occhi verdi.

Nell'esatto momento in cui mi sto per mettere il lip gloss, ecco che la porta del bagno si spalanca, rivelando un Ian tutto in tiro.
Ha i pantaloni neri di seta, ma che comunque su di lui sembrano cuciti, una camicia sempre nera sbottonata all'inizio, e delle semplici scarpe, mentre la pettinatura, Dio mio... sembra uscito da una rivista di modelli.

Appena mi vede anche lui, si blocca, con un'espressione pressoché stupita. Io, inaspettatamente, arrossisco, mettendo ancora di più in risalto il blush che ho messo sulle guance.

"Hmm..." inizia, schiarendosi poi la voce "dobbiamo andare, sennò facciamo tardi" cerca di essere il più duro possibile, ma fallisce miseramente visto che il suo sguardo finisce sulle mie gambe, deglutendo.
Avanzo verso di lui, mettendogli una mano sulla spalla e avvicinandomi al suo orecchio "oh andiamo... lasciati un po' andare" sussurro, allontanandomi e mordendomi un labbro, il tutto sorridendo.

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