Dangerous

Capitolo 31

Messaggio da: Sconosciuto
Perché non mi rispondi, bambolina?

Messaggio da: Sconosciuto
Non capisco il motivo per cui tu mi abbia bloccato, che poi eravamo tanto intimi, ricordi?

Messaggio da: Sconosciuto
Non sai chi sono vero? Non ti viene in mente proprio nessuno eh? Credevo che col tempo il tuo quoziente intellettivo si fosse alzato.

Messaggio da: Sconosciuto
Quanto vorrei rivederti faccia a faccia xx

Questi messaggi mi stanno letteralmente facendo impazzire. Sto tizio lo avevo bloccato, eppure è riuscito, in qualche contorto modo, a rintracciarmi.
Chi è? Non lo so, ma una mezza idea ce l'avrei....no, non è possibile. Insomma, come potrebbe? È lontano miglia e miglia, ho cambiato numero quattro volte per sicurezza, quindi non ci sarebbe letteralmente modo, no?
Comunque, cancello i messaggi.

Allontano quei brutti pensieri e scendo di sotto, prendendo dalla mensola le chiavi della mia auto. Devo andare da Ian. Sono circa le otto di sera e sta piovendo, mi sono messa dei semplici jeans a vita alta, una maglietta nera attillata sopra la pancia, coperta però dai pantaloni, e le mie Nike bianche. Non mi sono truccata, per volere suo, ma ho arricciato i capelli alle punte per dare un tocco in più.

Sfortunatamente oggi io, Chris e Char non siamo più potute andare a fare shopping per cercare i costumi per la festa, dato che ha piovuto tutto il giorno, quindi abbiamo rimandato a domani.
Però stranamente in questo momento sono felice. Che sia per il fatto che oggi Madison non c'era? Oppure perché ho trascorso una bella giornata, parlando normalmente con Ian come se fossimo "semplici amici"? Tutto sta ritornano alla normalità? Speriamo.

"Tesoro, dove stai andando?" A interrompere i miei pensieri è mia madre, con la piccola Emily in braccio.
"Sto andando da....Charlotte!" Mi viene subito in mente di dire questo, in fondo non è una bugia, sto seriamente andando a casa sua, ma non per lei, poiché non c'è. È andata da Ander.
"A quest'ora? In settimana poi?" Chiede accigliandosi. Merda.
"Si mamma, abbiamo un lavoro di coppia in francese e abbiamo deciso di svolgerlo insieme"
"E Chris?"
"Chris lo farà con un suo amico, per sua volontà"
"E i libri dove sono allora?" Doppia merda. Che cosa mi invento adesso?
"Hmm.... non....non abbiamo bisogno dei libri, insomma ci servono solo dei fogli e delle penne, troveremo tutto su Google...e quelle, quelle le ha lei, sì...ha anche..hmm...Google, sì lei ha anche Google, quindi..." mi gratto la testa nervosa, stupida!
Assottiglia lo sguardo, lo fa sempre per capire se mento o no.

"Allison" questo non promette niente di buono
"So che stai mentendo, almeno sul fatto del progetto di coppia. Ma so che stai andando veramente da Charlotte, non so per cosa ma almeno la conosco e sto più tranquilla. Mi fido di te, ormai hai quasi diciotto anni e sai badare a te stessa. Ma non fare niente che dopo rimpiangerai, ok?" E con questo mi da un bacio sulla testa "Ah e rientra presto, mi raccomando" continua allontanandosi in cucina. Emily dalla sua spalla si gira e mi saluta con la sua piccola manina paffutella.
"Ci vediamo domani piccola" la saluto, uscendo definitivamente da casa.

Questa reazione proprio non me l'aspettavo da mia madre, insomma, a quest'ora starei ancora a sentire la sua ramanzina sul fatto che le ho mentito, ma da un po' di tempo i miei sono più permissivi con me e di questo non posso far altro che gioire.

Salgo sull'auto e metto in moto, facendo ruggire il motore della mia Audi r8 nera opaca, un gioiellino.
Accendo la radio e metto su un canale a caso, facendo partire la canzone Breaking Me, una delle mie favorite.
La canticchio tutto il tragitto, con i lampioni che mi fanno compagnia e le goccioline d'acqua che picchiettano e scendono sul vetro dinanzi a me, quanto mi piace questo suono. È così rilassante.
Il tempo vola e in poco più di venti minuti arrivo davanti a casa di Ian. Parcheggiando lì vicino e scendendo metto bene a fuoco la struttura. È abbastanza grande, di colore bianco e con le finestre rotonde che fanno intravedere il dentro del salotto.
Ok, è ora di andare.