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[capitolo: XIII.]




Jungkook's pov.

Con Yugyeom, ci uscii la settimana scorsa. Ma, per quanto avesse provato a far filare tutto liscio, io mi sentivo come se stessi facendo un torto ad un'altra persona. E questa é la ragione per cui non mi sono affatto divertito, anzi, speravo solamente di tornare presto a casa.

Ma per quanto riguarda il progetto del professore, oggi era il gran giorno. Saremmo stati trasportati in quella nuova realtà e... era tutto così rischioso.
Prima di andare nella stanza, io e Jimin ci incontrammo. Ci guardammo negli occhi, in mezzo al corridoio, avevamo paura entrambi, e lo sapevamo.

«Siamo... siamo sicuri?»
Domandai lentamente, e lo guardai.

«Non lo so.»
Mi rispose e per qualche secondo ci guardammo. Alzai una mano nella sua direzione. Lui lentamente me la prese e la strinse. Mi feci scappare un piccolo sorriso.

«Saremo insieme, almeno.»

«Non ti eccitare troppo, moccioso.»
Rise lui, e feci lo stesso.

_______________

Dopo mille misure di sicurezza, ecco che era il nostro momento. Eravamo entrati.
Ci ritrovammo dentro quel nuovo mondo. Mi girai attorno, respiravo un'aria che non avevo mai respirato prima, mi guardavo attorno e vedevo tutto così... naturale, così intoccato. Eravamo in una pianura, ma in lontananza scorgevo degli alberi, e rimasi qualche secondo a guardarli. Mi piaceva. Sentivo le pecore belare, i maiali grugnire, le mucche muggire, Jimin imprecare-
Aspetta. Cosa?

Mi girai, vedendo una gallina che girava intorno a Jimin. 

«Levati da davanti!»
Urlò l'alpha, dandole un calcio sul becco. 

«Jimin!» Urlai, spingendolo. «Ma che ti viene in mente?! Ora è scappata via!»

«...Io volevo il mio uovo e me lo sono preso, oh.» Mi mostrò fiero un uovo di gallina.

«Ecco perchè ti stava addosso! Perchè ce l'hai tu?»

«Perché voglio farmi una frittata, che domande.» Mi guardò con fare ovvio.

«Non posso credere che gli alpha siano così dannatamente stupidi...» Sospirai pian piano. «Calmati Jungkook, prendi pian piano fiato...»

«Calmati piccoletto, non vorrei mai farti esaurire ancor prima di partire.» Rise di gusto.

«Ti odio...» Mormorai. «Ad ogni modo, dobbiamo avere un piano, Jimin.»

«A malincuore ti do ragione... Credo che dobbiamo preparare un rifugio prima che arrivi la notte, siamo in una pianura, i nemici possono arrivare facilmente.»

«Sì...»Annuii. «Come dovremmo fare?» Ammisi la mia ignoranza in materia. Avevo giocato a tanti giochi di sopravvivenza, ma mettere la realtà con dei videogiochi era un paradosso.

«Dobbiamo recuperare della legna. Tu prendi i ramoscelli per il falò, li bruceremo per avere calore e luce. Io prenderò tutto quello che può esserci utile.»

«Non è rischioso separarci? Insomma, siamo tutti e due senza alcun arma...» Mormorai, facendo un passo verso di lui.

«Vuoi la mia protezione moccioso?»
Mi guardò con un mezzo sorriso malizioso. E invece di rispondere in modo scontroso come avrei sempre fatto, mi fermai un secondo sulla sua posa, sulle sue mani nelle tasche e il suo fare menefreghista. Aggrottai la fronte.

❛❛ελευτερία.❜❜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora