He's mine.

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[capitolo: XIX.]

Jungkook's pov.

Cercai di nascondere il mio rossore, cercando di immergermi ancora di più sott'acqua, lasciando uscire solamente i miei occhi. Cavolo, quelle acque erano davvero miracolose, mi sentivo come rinato. Erano in realtà delle sottospecie di terme, il vapore era così fitto che era quasi impossibile vederci. Ma la cosa che effettivamente mi metteva in imbarazzo, non era proprio quella, ma era il fatto di essere in quelle acque... con Jimin!

«Cosa?! Andare insieme in quelle acque?!»
Urlai e Jimin si tappò le orecchie, facendo il gesto di essere stato stonato.

«Che c'é di strano?»
Domandò il Beta Suhno, mentre ci porgeva i vestiti nuovi. «Piú tardi vi daremo anche una stanza dell'amore, con cui ringraziarvi di tutto ciò che avete fatto per noi!» Sorrise Suhno contento come un bambino e io urlai come impossessato.

«Giá, Jungkook, che c'é di strano?»
Imitò Suhno Jimin, ridendo.
Il solito pervertito.

«Che non voglio!»

«Ma é la tradizione! Non potete non rispettarla!»
Ci guardò con la faccia di un cucciolo bastonato, e io presi a massaggiarmi le tempie. Non so quale gesto fece Jimin a Suhno, fatto sta che questo, felice, ci diede i vestiti e se ne andò via saltellando.

«Che gli hai detto...?»

«Che lo avremmo accontentato.»
Lui mi fece l'occhiolino, e ripresi ad urlare.

Sospirai.
Quel Jimin era davvero qualcosa di assurdo.
Presi a guardare davanti a me, incontrando il suo sguardo. Lui sembrava più rilassato e sembrava starsi godendo la vita come se non stesse succedendo nulla di imbarazzante. Si era appoggiato con le braccia al bordo, sorridendo e guardandosi attorno.
Che diavolo aveva da ridere?

«...Perchè sorridi?»
Mormorai, tirando fuori le labbra dalle terme.

«Perchè penso a quando dovremmo uscire.»
E lo guardai, accennando un sorriso. Giá, anche a me sarebbe mancato quel mondo, una volta che fossimo tornati alla vita reale.

«Da questo mondo?»

«No, dalle acque. Non ci sará modo di coprirsi~~.»
Sorrise tutto contento, e io mi feci rosso.

«...Sei un cretino!»
Gli urlai, iniziando a schizzargli l'acqua in faccia.

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Entrammo in una stanza, io leggermente rosso, e Jimin con un sorriso da ebete sognante. Sbuffai nuovamente imbarazzato, girando il viso dall'altro lato.
«Le acque sono state di vostro gradimento?»
Sorrise Suhno, mentre iniziava a camminare per i corrioi di quel palazzo.

«Sono sempre quelle.»
Fece le spallucce Jimin e io gli tirai una gomitata.
Suhno ci portò fino ad una stanza dove ci aspettava un grosso banchetto, e io e Jimin, che non vedevamo così tanto cibo da tanto, troppo tempo, lasciammo la bocca aperta.

«Questo é un banchetto cui ognuno del villaggio ha contribuito per ringraziarvi come meglio potevamo. Purtroppo non é abbastanza, ma siamo nel dopobattaglia e le risorse non sono tante... Ci dispiace.»
E si inchinò. Io sorrisi dolcemente, facendogli alzare il viso.

«Ehi, é troppo per noi due.»

«E chi l'ha detto?»
La voce di Jimin non aveva rilevanza.

❛❛ελευτερία.❜❜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora