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Pov's Chris

Corro.

Corro e non mi fermo.

Continuo a sbattere sulle pareti.

I piedi mi bruciato.

La mia gola è ormai secca.

Ma io corro.

Corro senza sosta verso i dormitori, svolto a destra, verso l'ala maschile, cerco con lo sguardo la mia stanza, salgo le scale di fretta.

Paura.

Vergogna.

Ciò che provo è chiaro, entro nella mia stanza, chiudendo la porta a chiave, chiudo le tapparelle, la luce mi dà fastidio. Non la voglio vedere.

Resto al buio.

Solo.

Il mio violino è rotto.

Le mie punte, consumate per la corsa.

Piango, silenziosamente, lui mi ha visto, sa ciò che non volevo sapesse... ha scoperto la mia fragilità.

Ora, mi disprezzerà, non vorrà più sentire il mio nome, o vedere il mio viso. Piango per ore, alle 20, mi alzo, a quest'ora, non c'è più nessuno in giro, esco dal college e vado al mio lavoro part-time, sono un ballerino di can can in un cabaret di Londra, il locale non è molto distante dalla scuola.

Vado a cambiarmi, mettendomi il vestito, assieme ad un paio di ragazze, mi trucco e poi salgo sul palco, parte la musica e ci mettiamo a ballare.

Ad un certo punto, mi viene dato un violino e mi viene chiesto dal capo di suonare per un signore nella saletta dedicata al sesso.

Vado nella saletta e mi inchino al tipo, è un vecchio seduto sul divanetto, circondato da ragazze mezze nude.

??: "cosa sai suonare ragazzo?"

Io: "quasi tutto signore"

??: "suonami la primavera di Vivaldi, una delle mie cagnette di accompagnerà"

Una delle ragazze mi raggiunge con anch'essa un violino in mano.

Io e lei iniziammo a suonare in perfetta sincronia.

All'una e mezza, rientrai nella mia stanza, richiudendola a chiave.

Decisi di restare assente per l'intera settimana, inventandomi una scusa da dire a chi sarebbe venuto a chiamarmi.

Il buio della stanza era il posto perfetto per continuare quel pianto che avevo interrotto.

Il mio cellulare vibrò e si accese verso le 6 e un quarto del mattino, sullo schermo, l'immagine di Khioniya, sorridente e radiosa, mi accecò per un breve istante.

Decisi di ignorare la sua chiamata, me l'avrebbe fatta pagare, lo so, ma non sono in vena di sentire e vedere nessuno.

Pov's Khioniya

Continuo a provare a chiamarlo, gli mando continuamente messaggi, ma nulla, non risponde.

Ma se entro domani non mi risponde, giuro che mi arrabbio!

E non sono una ragazza tanto pacifica. Ho preso da mia madre questo carattere, sono carina e coccolosa, tutto quello che volete, ma se mi arrabbio è meglio darmi ascolto.

Ho ancora il telefono in mano nell'ennesimo tentativo di contattare Chris quando vedo arrivare mio fratello assieme a Casper, senza Chris, io sono la più bassa.

Nik: "continua a non rispondere?"

Io: "già, sto iniziando a preoccuparmi"

Cas: "vedrai che non è nulla, magari sta solo dormendo"

Io: "ma che cazzo! sa che dovevamo andare a fare colazione insieme!"

Nik: "non urlare deficiente!"

Io: "senti un po' chi parla!"

Cas: "BASTA! CALMATEVI TUTTI E DUE!"

Sia io che mio fratello ci zittimmo.

Cas: "facciamo così, andiamo a fare colazione, poi andrò io a vedere come sta, ok?"

Io e Nikanor annuimmo e tutti e tre ci incamminammo verso il bar del college.




































Continua.......













Bye~

Incinto di te 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora