TAEHYUNG
Era passato qualche giorno da quando Jin mi aveva rivelato quale fosse stata la verità sul reale motivo della sua scomparsa...ed ancora non riuscivo a crederci.
Continuavo a dirmi che l'averlo visto era solo un'illusione della mia mente e che, in realtà, lui non era mai entrato a casa mia. Eppure sapevo benissimo che non era così.
Anzi, la situazione era ancora più drammatica: ogni volta che uscivo di casa avevo il timore di ritrovarmelo davanti, a chiedermi se avessi cambiato idea.Peccato che io non l'avrei mai cambiata idea...
Nel senso, io rivolevo Jin nella mia vita, nonostante tutto quello che aveva fatto a Jungkook ed a me, ma non nel modo in cui lo voleva lui.
Penso sia un po' la stessa cosa che è successa tra Jungkook e me. E forse è per questo che mi sentivo così tanto in colpa nei confronti di Jin, tanto da non aver ancora raccontato niente della questione a Yoongi.
Non che non ci avessi provato, anzi. Ma semplicemente, ogni volta che cercavo di far venir fuori quell'argomento, mi saliva un nodo alla gola e non riuscivo a parlare.
Ma la cosa peggiore non era questa. La cosa peggiore era che non sapevo perchè mi succedesse tutto questo.
Ed è per questo che quel giorno mi sono presentato a casa di Jungkook, senza avvisarlo, per parlargli un po' di tutta la situazione.Lui fu il primo che l'ha saputo. Principalmente per il fatto che non avrei saputo chi altro chiamare. Inutile dire che nemmeno lui credeva che quello che era successo potesse essere possibile.
Suonai al campanello di casa sua sperando di non aver interrotto nessun momento tra lui ed il suo ragazzo, quando fu proprio quest'ultimo ad aprirmi la porta.
"Ciao, Tae" mi disse in tono sereno, sebbene notavo da solo il fatto che i suoi capelli biondi erano completamente in disordine ed aveva addosso solo una maglietta a maniche corte ed i boxer."Ho interrotto qualcosa?" chiesi in tono innocente.
"No, figurati" mi rispose Jimin in tono ironico, soffermandosi un po' di tempo sulla "o" del no.Io feci una risata, entrando, poi, in casa e richiudendo la porta dietro di me.
"Devi parlare con Kook?" mi domandò Jimin non appena mi sedetti sulla poltrona vicino al divano.
Io annuii, e così lui chiamò Jungkook nell'altra camera.Il mio migliore amico arrivò in soggiorno dopo qualche secondo, con addosso una tuta ma con i capelli più scompigliati di quelli di Jimin.
Prima guardò me e mi fece un sorriso. Poi, quando vide Jimin tranquillamente appoggiato allo stipite della porta in boxer, gli disse: "Vai a vestirti, per favore".
Jimin lo guardò facendogli un sorrisetto e poi si incamminò fino alla stanza da letto di Jungkook, ma solo dopo aver detto: "Ero più presentabile di te per aprire la porta".Non appena sentì quelle parole, Jungkook arrossì visibilmente, alzando, poi, gli occhi al cielo e venendosi a sedere sul divano.
"Allora...come stai?" mi chiese dopo qualche secondo, notando che io non stavo aprendo bocca.
Io rimasi con lo sguardo basso per ancora qualche secondo, e, solo quando mi accorsi che Jimin si era seduto vicino a lui, iniziai a parlare."Diciamo che una settimana fa stavo meglio" mormorai in tono ironico.
Le due persone di fronte a me si rivolsero uno sguardo serio per un millesimo di secondo, riportando, poi, di nuovo gli occhi su di me.
"Stai ancora pensando alle parole di Jin, vero?" mi chiese Jungkook spostandosi delle ciocche di capelli davanti agli occhi.
Io annuii, chiedendomi, nel mentre, perchè quel ragazzo fosse dovuto ricomparire così all'improvviso."Ma...Yoongi cosa ne pensa di tutto questo?" mi domandò, poi, Jimin, che, ormai, era diventato un confidente tanto quanto Jungkook visto che erano praticamente la stessa persona.
"Volevo parlarvi proprio di questo...." dissi io nel tono di voce più basso che credevo di avere.
"Non dirmelo" mi rispose all'istante Jungkook, guardandomi, poi, con aria quasi delusa.
"Mi sa che l'hai già capito da solo..." mormorai poco dopo, riabbassando lo sguardo in segno di vergogna per quello che avevo fatto. O, meglio, per le parole che non avevo detto."Perchè non gliel'hai detto? Provi qualcosa per Jin?".
"No, assolutamente no" risposi io convinto di quello che stavo dicendo.
"E quindi?".
"E quindi penso che non riuscirebbe a capire il fatto che vorrei che Jin rientrasse nella mia vita, ma solo come amico" dissi in tono serio, lasciando uscire fuori tutta la mia preoccupazione riguardo a quella situazione.
"Ti credo, visto che non lo capisco nemmeno io dopo quello che ci ha fatto, a te soprattutto. Ma...Yoongi non è come me, e lo sai benissimo anche tu" mi rispose Jungkook mettendomi una mano sulla spalla in segno di conforto."Quindi secondo te Yoongi accetterebbe questa cosa?".
"Non sto dicendo questo. Sto dicendo che, per come è fatto, lui cercherebbe di capire".
Io rimasi in silenzio per qualche secondo, mormorando, poi, la cosa più importante di tutta quella situazione."Io non voglio perderlo...".
"Lo so. E nemmeno lui vuole perdere te. Quindi mi pare il caso che tu vada a parlargli" mi rispose Jungkook con aria consolatoria.
"Potrò farlo solo lunedì. È via per tutto il weekend con i suoi genitori. Penso a trovare dei parenti a Seoul" dissi con aria quasi sollevata dal fatto che avrei potuto rimandare di qualche giorno quella confessione."Ha deciso di andare via proprio qualche giorno prima di noi, allora" esclamò Jimin all'improvviso.
Io lo guardai con aria stranita, domandandogli subito dopo: "Perché? Dove andate?".Jimin e Jungkook si guardarono per qualche secondo con aria sognante, ovvero quella che avevano sempre ogni volta che si guardavano, e poi il secondo mi disse: "Andiamo cinque giorni in Giappone".
Io strabuzzai gli occhi per la sorpresa e poi chiesi: "Fuga romantica?".Loro risero praticamente in contemporanea, accorgendosene poco dopo.
"La smetti di copiarmi?" chiese allora Jimin a Jungkook in tono sarcastico.
Il mio migliore amico, dal canto suo, continuò a ridere, facendomi pensare a quanto sono stati fortunati quei due ragazzi a trovarsi."Siete veramente bellissimi insieme" mormorai senza riuscire a contenermi.
Loro si zittirono all'improvviso, girandosi, di nuovo, verso di me poco dopo.
"Anche tu e Yoongi" mi rispose Jungkook, facendomi poi un occhiolino.Io gli rivolsi un sorriso, contento che l'avesse detto, ma, allo stesso tempo, deluso da me stesso per il fatto che non avevo ancora detto alla persona di cui mi stavo innamorando cosa stava succedendo nella mia vita.
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•I chose you {Taegi/Namjin}•
FanfictionCOMPLETATA SEQUEL DI DESTINY {JIKOOK} "Non promettermi che sarà per sempre. Promettimi solo che, se smetterai di amarmi, me lo dirai". "Ma gli altri non sono te, Tae". "Non dimenticherò mai tutto quello che ci siamo detti". "Ti ho scelto quando mi h...