41. A volte l'indifferenza è un ti amo ancora più forte

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TAEHYUNG

"Ma come è possibile che vinci sempre tu ad ogni gioco che facciamo?" mi lamentai con Jungkook, alzandomi e mettendo via il joystick che avevo in mano.
"Ti ricordo che, fino ad un anno fa, vincevi sempre tu" ribattette lui, mettendomi le mani sulle spalle con fare ironico.
"Ho perso il tocco..." mormorai con aria sarcastica, chiedendogli se potessi prendere un bicchiere d'acqua in cucina.

"Certo che puoi, Tae. Non serve neanche che lo chiedi" mi rispose lui in tono ovvio, tornando a sedersi sul divano poco dopo.

"Ma...Jimin?" gli domandai in tono confuso quando tornai in soggiorno, pensando che non lo vedessi dal pomeriggio prima.
"Jimin è andato a trovare quel coglione di suo padre a Seoul. Ogni sei mesi ci deve andare, a quanto pare..." disse Jungkook in tono seccato, alzando gli occhi al cielo.
"Beh, direi che suo padre ti sta molto simpatico. Che ha fatto?" commentai io in tono ironico.
"Ti aveva già spiegato tutta la situazione Jimin l'altro giorno, in realtà...".

Io sbarrai gli occhi, ricordandomi solo in quel momento della conversazione tra il ragazzo del mio migliore amico e me. Conversazione a cui, a quanto pare, non sono stato molto attento...

"Scusa, penso che avevo la testa da un'altra parte quel giorno" mormorai ad un tono di voce bassissimo, pieno di sensi di colpa.
"Non mentiamoci, Tae. Hai sempre la testa da un'altra parte".
"Mi stai biasimando per caso?" gli chiesi in tono serio, non capendo se mi stesse quasi rinfacciando il fatto che stessi malissimo oppure no.

"Certo che no. Non ti ricordi in che condizioni ero io?".
"Ma io sto bene adesso" gli risposi con un po' di insicurezza, dovuta al fatto che nemmeno io ero convinto di quello che stavo dicendo.
"Sicuro, e domani io mi trasferisco in America. Tae, capisco quando menti" mi disse lui in tono serio, piazzandosi davanti al mio corpo e guardandomi quasi con soggezione.

Io rimasi in silenzio, abbassando lo sguardo e rendendomi conto che, effettivamente, non potevo pretendere di "farla franca" con il mio migliore amico.

"Quindi? Come ti senti? Se non mi dici niente io non posso aiutarti" mi chiese poco dopo, dandomi quel minimo di forza che mi bastava per parlare.
"Io non so cosa mi sta succedendo, davvero. So solo che non ho parole per descriverlo. Sono in mezzo a troppi pensieri, troppi vuoti e troppe mancanze. Tutto troppo ed io troppo poco" gli spiegai sinceramente, non riuscendo a far andar via, nemmeno con quelle parole, la sensazione di vuoto che mi sentivo allo stomaco.

"Probabilmente è l'indifferenza di Yoongi che ti fa sentire così. Non lo so, è una mia ipotesi. Ma non dovresti sentirti così. Non sei assolutamente "troppo poco". Per nessuno" mi rispose con altrettanta sincerità, non facendo cambiare, però, niente dentro di me.
Io rimasi zitto, non volendogli far sapere che le sue parole non mi avevano aiutato affatto.

"A volte l'indifferenza è un ti amo ancora più forte" aggiunse dopo un po', abbracciandomi in modo da darmi un po' di conforto.
"Peccato che non so se mi ami ancora..." mormorai io ancora stretto nel suo abbraccio, non sapendo nemmeno dove sbattere la testa.

Insomma, erano passate quasi due settimane da quando mi aveva lasciato...sarei dovuto risalire dalla fase di sconforto in cui ero sprofondato in qualche modo, no?
Eppure ogni giorno era sempre più difficile. Ogni giorno diventava quasi una battaglia. E vedere Yoongi spensierato mentre parlava con Jimin e Jungkook come se nulla fosse faceva ancora più male.

"Ti prego, Kook, dimmi qualcosa di felice perchè qui io rischio seriamente di finire in depressione" gli dissi qualche istante dopo che ci slegammo dall'abbraccio, non dandogli la possibilità di dire qualsiasi altra cosa riguardante Yoongi.
"Non saprei..." disse lui un po' imbarazzato, guardando dalla parte opposta rispetto quella in cui mi trovavo io subito dopo.
"Da questa reazione mi sembra che qualcosa che vuoi raccontarmi ci sia, invece..." gli dissi io con curiosità, prendendogli il mento e girando il suo viso verso di me.
"Okay, c'è. Ma promettimi di non sbottare come al tuo solito" mi pregò lui unendo le mani, facendomi pensare che se mi stava facendo quella richiesta era veramente qualcosa di grande.
"Okay, te lo prometto" risposi allora, sperando di riuscire a farlo.

Già, perchè contenermi in questi casi non era proprio nel mio stile...

"Io...ho intenzione di chiedere a Jimin di sposarmi" mi disse lui con rapidità poco dopo, guardandomi con aria spaventata poco dopo.
"Cosa?" praticamente urlai io, rimanendo a bocca aperta per svariati secondi.
Pensavo che avrebbe potuto dirmi di tutto, ma non quello...

"Sapevo che avresti fatto così! Per questo non volevo dirtelo" commentò lui in tono seccato poco dopo, alzando gli occhi al cielo.
"Kook, non fraintendermi eh, ma...state insieme da a malapena un anno. Senza contare il fatto che in questo anno vi siete anche lasciati per un mese e mezzo" gli dissi sinceramente, spiegandogli la motivazione della mia espressione precedente.
"Lo so bene, fidati. Se vuoi la verità è da tre mesi che penso a questa cosa, ripetendomi che è troppo presto e che non stiamo insieme da tanto. Ma, poi, mi viene in mente il volto di Jimin e mi rendo conto che è l'unico che vorrei vedere per tutta la vita quando mi sveglio la mattina, e mi domando perchè non gliel'ho già chiesto..." mormorò lui con un po' di imbarazzo, rivolgendomi un sorriso sincero ed alzando le spalle.

"Okay, ti capisco. Ma ti ricordo che avete rispettivamente ventitrè e ventidue anni. Che differenza farebbe aspettare qualche altro anno?" gli domandai con curiosità, senza l'intenzione di volergli far cambiare idea per forza.
"Probabilmente tutta quella del mondo...
Sai, una volta Yoongi mi ha detto che, ogni tanto, dobbiamo fare le cose che ci rendono felici invece di quelle che sarebbe giusto fare, fregandocene di tutto. Ecco, questa è una di quelle volte.
E, ti giuro Tae, che Jimin è l'unica persona che voglio permanentemente nella mia vita".

Io gli rivolsi uno sguardo comprensivo, rendendomi conto solo in quel momento che il tempo, per loro, non avrebbe cambiato niente.
Ed era giusto così. Era giusto che Jungkook, dopo tutto quello che aveva passato, se ne fregasse un po' delle sue azioni.
Chissà, forse avrei dovuto fregarmene di tutto anche io proprio come lui...

SPAZIO AUTRICE:

Raga, veloci: dobbiamo preparare un wedding!😂

Comunque, il mio esame è stato spostato a lunedì, quindi probabilmente sarà quello il giorno in cui pubblicherò un po' più tardi rispetto al solito✌🏻❤️.

•I chose you {Taegi/Namjin}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora