NAMJOON
La reazione dei miei amici al fatto che gli avevo detto che stavo con Jin mi aveva un po' spiazzato. Certo, non immaginavo che avrebbero fatto i salti di gioia, ma nemmeno che mi aggredissero nel modo in cui l'ha fatto Yoongi.
Soprattutto perchè non era da lui...nonostante tutto il dolore che stava nascondendo per quello che era successo con Tae.Forse gli altri non lo vedevano, Tae compreso, ma io mi rendevo conto benissimo di come l'espressione di Yoongi cambiava non appena credeva di non essere visto da nessuno.
E sinceramente, dopo che Tae si era scusato e gli aveva spiegato cos'era realmente successo, non sapevo cosa diavolo stesse ancora aspettando che il suo ex ragazzo facesse per tornarci insieme."Ogni tanto non basta solamente amarsi per far funzionare le cose o per rimetterle apposto in pochi giorni" mi disse Jimin a questo proposito qualche giorno prima di allora, guardandomi negli occhi con aria dispiaciuta.
"A Jungkook e te è bastato..." commentai io, non capendo dove stesse andando a parare con quel discorso."Nam, se Tae e Yoongi non avessero organizzato quell'imboscata nello stanzino, dove Jungkook mi ha detto le parole che hanno cambiato tutto, non saremmo mai tornati insieme. Eravamo entrambi troppo testardi per presentarci rispettivamente a casa dell'altro per chiarire le cose..." mi spiegò in tono serio, riportando, poi, lo sguardo sul muffin ai mirtilli che stava mangiando.
"E perchè non facciamo la stessa cosa con loro?" gli chiesi con aria confusa, chiedendomi, poi, perchè mi stesse tanto a cuore la questione di farli tornare insieme.
"Perchè loro non sono come me e Jungkook. Hanno avuto bisogno di due mesi, da quando sono tornati a parlarsi, per rendersi conto che si amavano. Ed altrettanti per ufficializzare la cosa. Se li spedissimo a parlare in uno sgabuzzino adesso non risolveremmo niente.
Con Tae e Yoongi il tempo è la cosa principale. Dobbiamo aspettare ancora, e se tra un po' la situazione sarà ancora invariata potremmo fare qualcosa".Io rimasi quasi a bocca aperta davanti a quella spiegazione, realizzando che Jimin, nonostante la sua malattia, capiva qualsiasi persona al volo meglio di chiunque altro.
La suoneria del mio telefono mi riscosse all'improvviso dai miei pensieri e dal ricordo di quelle parole, costringendomi a rispondere quasi immediatamente, senza neanche vedere chi fosse.
"Pronto?" dissi solamente, cercando di far sembrare la mia voce il più stabile possibile nonostante avessi pianto, nel bel mezzo del viale dell'università, fino a qualche minuto prima.
"Allora? Com'è andata?" sentii dire in tono speranzoso dalla voce di Jin, facendomi sprofondare in un vuoto.
"Bene" mentii io dopo qualche secondo, sapendo che se gli avessi detto la verità si sarebbe potuto o arrabbiare o disperare.
E nessuna delle due ipotesi mi pareva grandiosa da affrontare..."Che sollievo, meno male. Hai voglia che ci vediamo?" mi chiese, poi, in tono allegro.
"Certo. Vieni a casa mia. Io parto ora dall'università" gli risposi in tono quasi indifferente, chiudendo la chiamata dopo che lui mi disse che sarebbe arrivato in una decina di minuti.Camminai verso casa sentendo un peso enorme avvolgermi lo stomaco.
Forse non volevo ammetterlo, ma le cose che mi aveva detto Yoongi mi avevano sconvolto...forse perchè una piccolissima parte di me credeva che potessero essere vere.
Lo so, avevo ripetuto più volte a Jin che non era "rotto" e che non aveva niente da aggiustare, ma, allo stesso tempo, avevo paura che tutto d'un tratto potesse essere il ragazzo che aveva umiliato Tae e Kook davanti a tutta l'università ed aveva fatto di tutto per far separare Tae e Yoongi anche con me.Questa paura ce l'avevo fin dall'inizio dentro di me, ma sono state le parole di Yoongi a far scattare come un tasto nella mia mente.
Ma dovevo far finta di niente e tutto sarebbe andato bene, giusto?
*******
"Finalmente sei arrivato, Nam. Le persone che sono passate e mi hanno visto qui fuori avranno pensato che sono uno stalker" mi disse Jin in tono sarcastico non appena arrivai davanti a casa.
Io feci una risata sforzata, spostandolo con un braccio per aprire la porta di casa mia.
Presi un bel respiro, dicendogli di chiudere la porta dietro di sè.
Fu nel momento in cui sentii il tonfo della porta che si chiuse che mi girai verso di lui, trovandomi praticamente all'istante le sue labbra incollate alle mie.Non mento: in un giorno qualsiasi avrei ricambiato il bacio con la stessa passione che ci stava mettendo lui, ma, in quel momento, non riuscii a fare a meno di farmi risuonare nella testa le parole di Yoongi, che mi costrinsero ad allontanare Jin da me dopo pochi secondi.
"Che succede?" mi chiese lui in tono preoccupato praticamente subito, guardandomi con un sguardo allo stesso tempo impaurito ed ansioso.
"Penso di essere solo un po' stanco..." mentii io, facendogli cenno di seguirmi sul divano come se nulla fosse. Sperando che così, magari, avrei fatto finta di niente anche io...
Ma lui mi prese per il polso, costringendomi a girarmi verso di lui di nuovo."Non è andata bene, vero?" mi chiese solamente, sapendo perfettamente che entrambi sapevamo a cosa si stava riferendo.
Io lo guardai per qualche secondo con aria quasi disperata, chiedendomi perchè me l'avesse dovuto domandare, scuotendo ripetutamente la testa poco dopo."Che ti hanno detto?".
"Non tutti, solo Yoongi. Ha iniziato a sparare a raffica cose su di te e mi ha fatto assalire da..." iniziai a dire, non riuscendo a terminare la frase a causa del senso di colpa che mi sentivo addosso."Ti ha fatto assalire dai dubbi" concluse lui per me, quasi in tono amaro.
Io non potetti fare altro che annuire, abbassando lo sguardo per non vedere le emozioni che credevo stessero passando nei suoi occhi.Jin rimase in silenzio per un po', quasi cercando di capire cosa fare. Solo dopo questo arco di tempo riuscii a dire qualcosa, in tono estremamente sofferto, però.
"Nam, lo dico per il tuo bene e non perchè è quello che vorrei io in questo momento. Ma credo che, se adesso hai dei dubbi su di me, o te li hanno fatti venire, è il caso che smettiamo di vederci per un po'...non voglio che tu stia con me se non sei sicuro".
"Ma..." cercai di dire io, non sapendo nemmeno come andare avanti.
"Nessun ma. Quando io non capivo ancora niente di questa situazione tu non hai spinto per stare insieme a me. Ho intenzione di fare lo stesso" continuò in tono sereno, mettendomi una mano sulla spalla in segno di conforto.Fu solo in quel momento che osai alzare lo sguardo verso di lui.
E tutta la delusione che vidi dipinta nei suoi occhi mi fece stare malissimo...SPAZIO AUTRICE:
Lo so, le cose sembrano mettersi malissimo, ma, tranquilli, tra qualche capitolo si aggiusta tutto quanto✌🏻.
Comunque, grazie per le 4mila letture🥺❤️.
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•I chose you {Taegi/Namjin}•
FanfictionCOMPLETATA SEQUEL DI DESTINY {JIKOOK} "Non promettermi che sarà per sempre. Promettimi solo che, se smetterai di amarmi, me lo dirai". "Ma gli altri non sono te, Tae". "Non dimenticherò mai tutto quello che ci siamo detti". "Ti ho scelto quando mi h...