19. Perchè devi rovinare la stabilità di qualcun altro?

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SEOKJIN

Era passato più di qualche giorno da quando Nam ed io avevamo "litigato", se così possiamo dire visto il nostro rapporto relativamente recente, per la questione "Tae".
Ed ancora non ci rivolgevamo alcuna parola che non c'entrasse con il volontariato e gli ospiti della casa di riposo.

Non lo so...mi mancava parlare con lui. Forse perchè era il solo che non mi ha trattato fin da subito come il pazzo che mi sono mostrato nei confronti dei suoi amici...che, una volta, erano anche i miei...

"Avete litigato?" sentii dire all'improvviso alle mie spalle, sobbalzando all'improvviso.
Mi girai verso mio nonno con aria confusa, anche se sapevo benissimo a cosa si stava riferendo in realtà, chiedendogli: "Chi?".
"Tu e Nam" mi rispose lui in tono calmo, facendomi cenno di avvicinarmi a lui, cosa che io feci qualche secondo più tardi.

"Perchè me lo chiedi?" gli domandai ancora, cercando di evitare quella domanda il più possibile.
"Perchè tu lo guardi ogni volta che pensi che non ti veda con sguardo sconsolato e malinconico...e lui lo stesso".

Feci una faccia confusa dopo le sue parole. Perchè Nam avrebbe dovuto essere dispiaciuto se l'unico che aveva sbagliato ero io? Come sempre...

"Voi vi conoscevate da prima di questo posto, vero?" aggiunse dopo un po', guardandomi con la solita aria quasi fiera che aveva ogni volta che mi vedeva. Aria che mi faceva sentire terribilmente in colpa.
"Diciamo di sì...è un amico di...miei vecchi amici" mormorai in tono quasi imbarazzato, sperando che non insistette ancora con quell'argomento.

Ma, sfortunatamente, non successe...
"Beh, immagino che abbia combinato qualcosa lui...".

Io chiusi le mani a pugno, rendendomi conto che era arrivato il momento di raccontare a mio nonno chi ero davvero, nonostante questo avrebbe potuto fargli cambiare drasticamente opinione su di me.

"Nonno, io non sono il "ragazzo d'oro" che tu pensi io sia. Abbiamo litigato perchè mi sto comportando in modo veramente sbagliato con uno dei suoi amici...che è anche un mio vecchio amico" gli confessai praticamente a cuore aperto, ottenendo come reazione uno sguardo stranito, ma allo stesso tempo interessato, da parte della persona seduta vicino a me.
"Che hai fatto, eh?" mi chiese, poi, in tono quasi paterno.

Tono che, però, mio padre non aveva mai usato con me.

"Io...sono innamorato da un po' di tempo di questo ragazzo, nonno. Lui è...uno dei miei migliori amici di quando ero piccolo. Taehyung, non so se ti ricordi di lui" iniziai a dire in tono serio e preoccupato, venendo però interrotto da un intervento da parte di mio nonno.
"Certo che me lo ricordo. Taehyung e Jungkook. Erano i tuoi migliori amici già quando avevi cinque anni".

Io annuii, andando avanti a parlare qualche istante più tardi.
"Ecco...appena mi sono accorto di questo sentimento non mi accettavo, ancora. Mi fingevo un omofobo convinto, criticando fino alla morte l'unico gay dichiarato della nostra università. E, poi, Jungkook mi ha rivelato di stare con un ragazzo e che aveva litigato con Tae perchè quest'ultimo era innamorato di lui...e sono esploso. Mi chiedevo perchè Tae si fosse dovuto innamorare del nostro migliore amico e non di me, ed ero arrabbiatissimo. Ho fatto una scenata bruttissima ed inutile davanti a tutta l'università, andandomene da Busan poco dopo perchè non riuscivo a sopportare tutta la situazione che si era creata. Ma, poi, ho deciso di ritornare perchè ero pronto a dire a Tae tutta la verità. Peccato che l'ho trovato fidanzato con il gay che avevo tanto deriso. E così, nell'ultimo mese e mezzo, mi sono divertito a minacciarli entrambi, usando anche parole parecchio brutte, sperando che così si sarebbero lasciati ed io avrei potuto finalmente avere Tae".

Non appena finii di parlare abbassai lo sguardo, non volendo vedere lo sguardo deluso di mio nonno. Ma, invece, lui mi prese il mento con una mano, costringendomi a guardarlo.
Non c'era delusione nei suoi occhi, per niente...

"Ti racconterò una cosa adesso. Ma devi promettermi che non la andrai a dire in giro, perchè altrimenti molti cambierebbero opinione su di me" aggiunse dopo qualche secondo, facendomi sbarrare gli occhi.
"O-okay" gli risposi con un po' di titubanza.

"Fin da quando avevo dodici anni Jung Seojung è stato il migliore amico che io abbia mai avuto. Mi innamorai di lui a sedici anni. Ero ricambiato. Ma, sfortunatamente, l'apertura mentale di sessant'anni fa era ancora più chiusa di quella che c'è adesso, quindi...abbiamo iniziato a vederci in segreto, fino a quando io non dovetti sposarmi con tua nonna sotto ordine di mio padre e lui dovette fare lo stesso con la sua, ormai, ex moglie.
Nonostante tutto rimanemmo grandi amici, non facendo più quelle "scappatelle" che facevamo durante l'adolescenza ed i primi anni dell'età adulta.
Ma, nonostante questo, io non ho mai smesso di amarlo.
Fu quando tua nonna morì che tutto cambiò. Seojung mi consolò parecchio, non facendo altro che aumentare i miei sentimenti nei suoi confronti. Anche se avevo cinquant'anni ed io e lui non ci sfioravamo più da trenta. Inutile dire che lui non amava sua moglie...e fu questo che mi spinse a fare quello che feci.
Minacciai lei di lasciarlo in qualsiasi modo possibile. Tutto perchè lo volevo di nuovo. E...dopo un po' ottenni quello che volevo. Divorziarono ed io dissi a Seojung che era tutta colpa mia e che lo volevo di nuovo.
Non mi parlò per più di un anno, non cercando di tornare dalla sua ex moglie nel frattempo, però.
Solo dopo questo arco di tempo ebbi il coraggio di andare a scusarmi, sentendomi dire che anche lui non aveva mai smesso di amarmi.
E fu così che tornammo insieme. Ormai cinquantaduenni, ma pur sempre insieme".

Dopo quella storia ebbi gli occhi lucidi, dovuti all'emozione che ci aveva messo mio nonno nel raccontarla.
"Perchè mi hai raccontato tutta questa storia?" gli chiesi dopo qualche secondo, guardandolo con aria comprensiva.
"Perchè anche io ho compiuto le stesse tue azioni perchè amavo Seojun più di qualsiasi altra cosa al mondo. Da tutta la vita. E ho fatto quelle cose brutte perchè ero sicuro che avrei passato il resto della mia vita con lui se ci fossimo finalmente trovati dopo trent'anni. Ed adesso io ti chiedo, nipote incosciente, pensi che Taehyung potrebbe essere il tuo "per sempre" se riuscirai a metterti insieme a lui?".

Rimasi a bocca aperta davanti a quella domanda, non sapendo minimamente quale fosse la risposta.
"N-non lo so" mormorai allora, abbassando lo sguardo per non dover incontrare lo sguardo di mio nonno.

"Se non sai realmente cosa vuoi...perchè devi rovinare la stabilità di qualcun altro?" mi domandò lui quasi all'istante, facendomi riflettere su parecchie cose.
"Tu eri veramente sicuro, nonno? Per questo l'hai fatto?" gli chiesi allora, confermando quello che già, dentro di me, sapevo.
"Esatto. Quindi pensaci bene prima di fare qualsiasi tipo di cosa per rubare questo Taehyung al suo attuale ragazzo".

Io annuii lentamente, rendendomi conto che, con quel discorso, mio nonno aveva calmato la tempesta che infuriava dentro di me da più di qualche mese...

•I chose you {Taegi/Namjin}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora