40. Lo aspetterò

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SEOKJIN

"Mi dispiace" sentii dire dopo qualche secondo da Nam, facendomi sprofondare in un vuoto ancora più profondo.
"Non è colpa tua, è colpa di tutte le stronzate che ho fatto e che la gente può usare contro di me" gli risposi semplicemente, convinto delle parole che stavo dicendo.

Nam rimase in silenzio dopo le mie parole per un po', non osando nemmeno rialzare lo sguardo dal pavimento.
Ed in quel momento mi sono reso conto che la cosa che mi faceva più male non era che dovevo prendermi una pausa da lui, ma il fatto che lui ci stesse sentendo in colpa...

"Per quanto?" gli sentii dire dopo un po', non capendo a cosa si stesse riferendo.
"Cosa?".
"Per quanto dobbiamo smettere di vederci?".
"Dipende da te" gli risposi in tono sincero, ben sapendo che io avrei dovuto fare finta di non esistere per tutto il tempo che a lui sarebbe servito.

"E...per la casa di riposo? Ci vedremmo comunque" mi disse lui dopo un po', facendomi sbarrare gli occhi.
Effettivamente non era la prima cosa che mi era venuta in mente...

"Il volontariato è sempre stato una cosa tua. Smetto io" suggerii in tono serio, ben sapendo che ne aveva più diritto lui di me dopo che si era preso cura di quegli anziani per tre anni.
"Ma c'è tuo nonno in quella casa di riposo" ribattette lui, facendomi chiedere perchè stesse mettendo davanti me rispetto a lui anche in quella dannata situazione.
"Ed allora ci dividiamo le giornate. Tu vai il lunedì ed il venerdì ed io il mercoledì e la domenica" proposi allora, avendo già capito che lui non avrebbe desistito dal voler che io vedessi, comunque, mio nonno.
"Okay, va bene" rispose semplicemente, alzando finalmente lo sguardo.

"Direi che è il caso che io me ne vada, adesso" mormorai dopo qualche secondo, incamminandomi verso la porta con estrema calma.

Tutto perchè io, in realtà, non me ne sarei voluto andare per niente al mondo.

"Jin?" gli sentii dire poco prima che aprissi la porta.
"Dimmi".
"Lo so che sembra un po' in contrasto con quello che sta succedendo, ma...mi mancherai. Già lo so" affermò con sincerità e con lo sguardo dispiaciuto che aveva dal singolo istante in cui avevo messo piede in casa sua.
"Anche tu" risposi semplicemente, facendogli poi un cenno della mano per salutarlo ed uscendo da casa sua e, conseguentemente, dalla sua vita.

Camminai per qualche minuto senza nessuna destinazione, giusto per mettere un po' di distanza tra me e casa di Nam.

Solo qualche minuto dopo mi misi a pensare a tutta la situazione, rendendomi conto che avevo appena "perso" l'unica persona che era riuscita a farmi sentire un po' meglio con me stesso.
L'unica persona che non mi aveva mai giudicato...

Ma, dopo tutto quello che avevo fatto, me lo meritavo, giusto?

Come potevo pretendere di tenere al mio fianco una persona tanto perfetta dopo tutte le stronzate che avevo fatto dal singolo istante in cui avevo capito di essere gay?

"Jin...che ci fai qui?" sentii dire all'improvviso alle mie spalle.
Mi girai già ben sapendo chi fosse, visto che quella voce l'avevo sentita per tutta la vita, trovandomi davanti la faccia confusa di Tae.
"Sinceramente non lo so nemmeno io" risposi con un misto di imbarazzo e sincerità, accorgendomi solo in quel momento di essere vicino al mio nuovo appartamento.

Lui fece una sottospecie di risata, avvicinandosi un po' a me.
"Beh, quando l'hai capito fammelo sapere" aggiunse in tono divertito, sorpassandomi e continuando a camminare.

"Tae?" gli chiesi, però, io, incapace di contenermi nonostante sapessi benissimo da solo che quella conversazione si sarebbe dovuta chiudere lì.
"Che c'è?".
"Con Yoongi hai risolto?" gli domandai rapidamente, negli occhi la speranza di una risposta affermativa.
Lui si rabbuiò in volto all'istante, iniziando a scuotere la testa poco dopo.

"Mi dispiace" commentai solamente, abbassando lo sguardo in modo che non vedesse i sensi di colpa che mi leggevano negli occhi.
"Lo so".

Io rimasi in silenzio, stringendo i pugni ed odiandomi ancora più del solito...

"Jin, comunque...io prima non sono riuscito a rispondere a Nam, ma sono veramente contento del fatto che vi trovate bene insieme. Lui ti farà bene" mi disse dopo un po', facendomi alzare lo sguardo.

Solo in quel momento notai il sorriso sincero dipinto sul volto di Tae, che mi fece sprofondare in un baratro assai scuro e profondo.

"In realtà...sono appena dovuto andare via da casa sua perchè, a causa di quello che è successo oggi, abbiamo deciso di non vederci per un po'" gli risposi con onestà, notando subito il suo sguardo incredulo.
"Sul serio? Lo sapevo che Yoongi era stato troppo brutale...ora vado io da lui a fargli sparire i dubbi che gli ha fatto venire, stai tranquillo" mi disse in tono sbrigativo, accennando già ad incamminarsi.

"Tae, no" lo bloccai, però, io, prendendolo per un braccio.
"Perchè?" mi chiese lui non riuscendo a capire, guardando, poco dopo, la mia mano ancora sul suo braccio.
Io mi affrettai a mollare la presa, riportando la mia mano vicino al mio corpo.

"Ha bisogno di tempo. Ha bisogno di pensare seriamente alla situazione" gli risposi subito dopo, alzando le spalle.
"E tu che farai?".
"Niente, aspetterò. Lo aspetterò" risposi sinceramente, rendendomi conto, dentro di me, che l'avrei aspettato anche per tutta la vita se fosse stato necessario.

Non lo so, forse mi ero convinto del fatto che Nam potesse essere come Seojun per mio nonno. Ovvero il suo "per sempre"...

"Ti piace veramente allora" commentò Tae, rivolgendomi un sorriso di circostanza.
"Direi di sì".
"Tornerà da te, stai tranquillo. L'abbiamo solo un po' messo in confusione" mi rispose Tae in tono ironico, dandomi una pacca sulla spalla con fare divertito.
"Anche Yoongi tornerà da te, è solo un po' testardo" commentai io allora nel suo stesso tono, lasciando, poi, spazio a svariati secondi di silenzio.

"Non so perchè, ma in questo momento mi sembri il ragazzo che eri qualche anno fa. Devo dare questo merito a Nam?" mi chiese dopo questo arco di tempo, facendomi quasi sobbalzare.
"Credo proprio di sì" risposi sinceramente, pensando, nello stesso momento, a quanto era bello il nostro rapporto fino a due anni prima.

Peccato che avevo deciso di rovinare tutto...

"Mi sa che devo andare adesso..." mormorò lui dopo un po', risvegliandomi dai miei pensieri.
"Certo. Ci...vediamo, Tae".

Dette quelle parole mi incamminai nella direzione opposta alla sua, sperando, da una parte, che Nam tornasse da me, prima o poi, e, dall'altra, che anche Yoongi tornasse da Tae, nonostante io avessi desiderato il contrario per un po' di tempo prima di quel giorno...

SPAZIO AUTRICE:
Buonsalve a tutti. Sono comparsa solo per dirvi che mercoledì mattina potrei avere un esame (a patto che il professore non me lo metta domani pomeriggio), quindi potrei pubblicare qualche ora dopo rispetto al solito.
Ma...è ancora tutto da vedere😂.
Volevo solamente avvisarvi nel caso in cui succeda✌🏻.

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