7. Non mi avrai mai facendo così

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TAEHYUNG

Da quando Yoongi ed io ci eravamo messi ufficialmente insieme le cose non erano cambiate più di tanto. Nel senso, l'unica cosa diversa era che potevamo scambiarci quei gesti affettuosi che riservavamo solo per noi anche in pubblico, con il risultato che, ogni tanto, qualcuno ci squadrava male.
Ma, sinceramente, ce ne fregava relativamente. Poi, sapevamo che i mormorii e le occhiatacce sarebbero finite con il passare dei giorni. Proprio come era successo a Jungkook e Jimin.
Insomma: la gente avrebbe trovato altri gossip su cui commentare.

"Tae...portami da mangiare" mi disse Yoongi in tono lamentoso qualche giorno dopo la nostra prima volta.
"Ma non te ne stavi andando a casa?" gli chiesi io in tono confuso, chiedendomi, allo stesso tempo, perchè si era tornato a distendere sul mio divano quando tre secondi prima era vicino alla porta di casa.

"Non mi vuoi?" mi rispose lui in finto tono offeso, mettendosi una mano in fronte con fare drammatico.
"Non so se mi sembravi più strano quando credevo che non parlassi oppure adesso che mi fai i teatrini" gli dissi in tono sarcastico, sedendomi vicino a lui sul divano.
"Sono strano comunque" mormorò lui, alzando il pollice e facendomi un sorriso buffo.
"Ma sto insieme a te comunque" gli risposi io con il suo stesso tono, dandogli un buffetto divertito sul naso.

Dopodichè rimanemmo in silenzio per svariati minuti, a guardarci e basta, fino a quando io non gli dissi: "Dai, alzati. Mi hai detto prima che devi andare a studiare".
"Ma non ho voglia...io voglio stare qui" si lamentò lui aggrappandosi al mio braccio.
"Anche io vorrei che tu restassi qui...ma ho un minimo di senso di responsabilità e quindi ti spedisco a casa a studiare" gli risposi io, riuscendo a farlo alzare e camminare verso alla porta.
"Sei troppo diligente, Tae" commentò lui prima di darmi un leggero bacio sulle labbra ed uscire dalla porta, facendomi scuotere la testa con aria ironica e richiudere la porta dietro di me.

Peccato che due minuti dopo sentii di nuovo il campanello suonare. Ero sicuro del fatto che fosse di nuovo Yoongi, visto che si divertiva a fare così, usando come scusa il fatto che si era dimenticato di dire o fare qualcosa.
Ma, quando aprii la porta, non fu lui che mi comparve davanti.

"Non avevi detto che saresti sparito dalla mia vita?" chiesi in tono confuso a quella persona in piedi davanti a me, che mi stava guardando come se gli avessi ucciso un familiare.
"Yoongi? Sul serio?" mi domandò Jin in tono arrabbiato, sbattendo sulla mia spalla ed entrando in casa mia come se niente fosse.

Io sbarrai gli occhi, pietrificandomi sul posto.
"Chi te l'ha detto?" riuscii a rispondere non appena mi diedi una calmata. Non avevo appositamente raccontato a Jin di Yoongi per non peggiorare le cose...ed invece avevo fatto ancora peggio.
"Jungkook".

Io rimasi in silenzio, maledicendo Jungkook dentro la mia testa.
"Veramente, Tae? Ti sei abbassato ad uscire con quel ragazzo, se così possiamo definirlo, apatico e fuori dal mondo?" mi disse lui, incrociando le braccia al petto
"Che te ne frega? E, poi, Yoongi non è affatto così" gli risposi io, alzando un po' il tono di voce rispetto a quello che, di solito, ero abituato ad usare.
"Me ne frega perchè non me l'hai detto. Quindi: perchè?".

"Non volevo che lui fosse coinvolto in tutta questa storia di te che sei tornato senza motivo" gli risposi con sincerità, riuscendo a sostenere lo sguardo omicida che aveva dipinto in faccia.
"Ma un motivo c'è. Io sono tornato qui per te".
"Puoi anche andartene, perchè io non ti voglio" gli risposi in tono secco, indicandogli con la mano la porta.

Stavo cercando di sembrare il più calmo possibile, ma, dentro di me, stavo scoppiando sia dall'ansia che dalla paura.
"Sei veramente innamorato del nanetto apatico, allora" mi rispose lui in tono amaro, alzando gli occhi al cielo.
"Infatti, anche se direi che non è un nano apatico. Quindi, direi che te ne puoi andare" gli dissi nel tono più minaccioso che credevo di avere.

"Assolutamente no. Ora che so che l'unico motivo per cui non mi vuoi è lui ho intenzione di intromettermi il più possibile nella vostra relazione, fino ad arrivare al punto di farla saltare e farti accorgere che io posso renderti mille volte più felice di lui" rispose lui con fare quasi malefico, rivolgendomi un sorrisetto quasi inquietante subito dopo.
"Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo, almeno? Tu sei diventato pazzo" gli dissi in tono spaventato ed arrabbiato nello stesso tempo.

"No, sono solo incazzato perchè non hai avuto le palle di dirmi la verità. E quindi te la faccio pagare così. Se me l'avessi detto subito probabilmente me ne sarei andato e basta, ma visto che hai deciso di scegliere la strada difficile...".
"Non otterrai niente. Non lascerò mai Yoongi per te" lo avvertii io, sperando che queste parole lo facessero desistere.
"Ma lui potrebbe lasciarti perchè io lo minaccerò di farlo".

"C-cosa?" balbettai non riuscendo a capire dove fosse stata nascosta quella cattiveria in lui in tutti gli anni della nostra amicizia.
"Mi hai sentito bene, direi".
"Non ha senso che tu faccia tutto questo. Tornatene a Taegu e basta. Trova qualcun altro" gli dissi io con la voce rotta, cercando di trattenere le lacrime che mi stavano scendendo dagli occhi al pensiero di Jin che minacciava Yoongi.

"Ma gli altri non sono te, Tae. Io voglio te, non qualcun altro" mi rispose quasi in tono ovvio, guardandomi come se il fatto che non riuscissi a capire il suo ragionamento fosse strano.
Perchè il fatto che lui volesse minacciare il mio ragazzo affinchè mi lasciasse era normalissimo invece, no?

"Non mi avrai mai facendo così".

"Staremo a vedere" rispose lui in tono secco e convinto, dirigendosi verso la porta d'ingresso ed uscendo da casa mia autonomamente.

Fu in quel momento, ovvero quando uscii dalla mia porta di casa, che smisi di trattenere la lacrime che sentivo dovessero arrivare.
E, così, mi diressi piangente verso camera mia per prendere il mio telefono, già consapevole di cosa avrei dovuto dire ed a chi.

Solo nel momento in cui presi il telefono per urlare giù di tutto a Jungkook mi resi conto, però, che, ben mezz'ora prima, mi era arrivato un suo messaggio.

"Jin è venuto da me e, non sapendo che tu non l'avevi ancora fatto, mi è scappato che stai con Yoongi. Penso che sia piuttosto incazzato e che stia venendo da te. Quindi, in sostanza, non aprirgli la porta nemmeno se si mette a gridare per tre ore".

"Troppo tardi" sussurrai amaramente, per poi riposare il telefono sul comodino vicino al letto, continuando a piangere perchè non mi sentivo altro che un codardo per non aver detto subito tutto a Jin, facendolo andare via già settimane prima.

•I chose you {Taegi/Namjin}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora