49. Tutto accade per un motivo

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TAEHYUNG (4 mesi dopo)

"Cioè fammi capire: hanno organizzato un matrimonio a Miami, senza pensare minimamente a tutti i soldi che stavano spendendo, ma quando si è trattato di prenotare le camere dell'albergo hanno deciso di metterci in una quadrupla con Nam e Jin?" mi chiese Yoongi in tono piuttosto arrabbiato, alzando gli occhi al cielo poco dopo.
"Per favore, non fare scenate in aeroporto" lo pregai io a mani congiunte, rivolgendogli lo sguardo più supplicante della mia vita.

"Va bene, ma potevi dirmelo un po' prima di atterrare a Miami, magari" commentò lui in aria scocciata, prendendo le nostre valigie dal nastro bagagli.
"Non volevo subire la tua sfuriata, sinceramente" gli risposi io in tono divertito, prendendo la valigia che lui mi porse ed iniziando ad incamminarmi fuori dall'aeroporto dietro a Jimin e Jungkook e con lui al mio fianco.

Prendemmo due taxi, ritrovandoci davanti al nostro hotel circa una decina di minuti dopo.
Jimin e Jungkook fecero il check-in per tutti, destreggiandosi in una conversazione in inglese che procedette piuttosto a rilento.

"Ma che ore sono?" mormorò Nam più di qualche minuto dopo, lamentandosi del fatto che fossimo davanti a quella reception da più di mezz'ora e non avevamo ancora concluso nulla.
"Le nove e trequarti" risposi io sospirando non appena guardai l'orologio al mio polso.
"Non vedo l'ora di dormire" continuò, poi, in tono lamentoso.
"Ma se hai dormito durante tutto il volo" gli disse Jin, facendo una risata nella mia direzione subito dopo.

Io lo guardai con aria divertita, distraendomi subito nel momento in cui Jungkook mi posò una mano sulla spalla e mi diede una chiave in mano.

"Siete nella camera di fronte alla nostra" mi disse Jimin all'improvviso con gioia, aggrappandosi al collo di Jungkook.
"Beh, meglio di fronte che vicino..." commentò Yoongi in tono allusivo, facendo, poi, una risata per smorzare la tensione.

Io alzai gli occhi al cielo, dicendogli di finirla e facendogli cenno di incamminarsi verso l'ascensore.
Vidi con la coda dell'occhio Nam e Jin seguirci, ma cercai di fare finta di nulla fino a quando arrivammo davanti alla porta della nostra camera.

"Che situazione imbarazzante..." commentò Nam nel momento stesso in cui aprii la porta con la carta magnetica, entrando in una stanza piuttosto ampia con ai lati opposti due letti matrimoniali.
"Dici bene" commentò Yoongi, entrando per primo nella camera e piazzandosi sul letto in fondo alla stanza, quello vicino alla finestra, senza chiedere niente a nessuno.
Io lo raggiunsi rivolgendogli uno sguardo divertito e scuotendo la testa.

"Allora...direi che possiamo tranquillamente convivere in questa stanza per sole due notti senza ammazzarci" dissi io dopo un po', girandomi verso Nam e Jin.
"Certo" dissero loro due all'unisono, iniziando a disfare le valigie subito dopo.

Anche Yoongi ed io li imitammo, decidendo di guardare un film tutti insieme non appena finito.
Fu solo dopo questo gesto che andammo tutti a dormire, provati dal viaggio in aereo.
Peccato che, per quanto io ci avessi provato, non riuscii a prendere sonno.

Così ad un certo punto mi alzai silenziosamente dal letto, decidendo di andare a prendere un po' d'aria nel terrazzino alla fine del corridoio che avevo visto appena prima di entrare in camera.

Non solo io avevo avuto questa idea, però.

Mi posai con le braccia sulla balaustra vicino a Jungkook, rivolgendogli un sorriso di circostanza.
"Tra meno di ventiquattro ore sarò sposato. Ci credi?" mi chiese lui dopo un po', prendendo una sigaretta dal pacchetto che aveva in tasca ed accendendola.

"Sei preoccupato?".
"No, è solo che mi fa strano. Ma, fidati, non potrei essere più felice" mi rispose lui con leggerezza, portandosi la sigaretta alla bocca e facendo un tiro.
"Lo so" gli dissi solamente, riposando lo sguardo davanti a me e riuscendo a scorgere il mare in lontananza.

"Dio...non mi sembra vero che sia successo tutto questo. In generale, dico. Jimin che arriva a Busan, io che mi innamoro, io che litigo con tutti per questo, io e te che torniamo amici, tu che ti metti con Yoongi, Jin che torna ed inizia a fare lo psicopatico, Nam che è perso di lui, tu e Yoongi che litigate ma poi tornate insieme, io che domani mi sposo.
Cioè: sembra di essere in una serie tv riuscita male" esclamò dopo un po' in tono divertito, guardandomi con un sorrisetto dipinto in volto.

"Tutto accade per un motivo, Kook. Il più delle volte non sappiamo qual è, ma la mia filosofia è quella di non farci caso" mormorai in risposta, rendendomi conto che l'amicizia che c'era tra me e quel ragazzo andava ben oltre qualsiasi cosa si era messa in messo tra di noi in passato.

"Almeno ora siamo felici".
"Puoi dirlo forte".

"Yoongi...è il tuo per sempre, vero?" mi chiese lui dopo un po', spegnendo poi la sigaretta nel posacenere.
"Credo proprio di sì" gli risposi con sicurezza, non riuscendo a smettere di sorridere.
"Come Jimin è il mio...".

"E come Jin, per quanto strano possa sembrare, è quello di Nam" finii io, arrivando, finalmente, alla conclusione che tutti eravamo felici in quel momento.
"Non parliamo di questo, è ancora un po' un argomento tabù" mi rispose Jungkook ridendo, abbassando, poi, lo sguardo sulle sue braccia posate sulla balaustra.

Rimanemmo in silenzio per un po', guardando solamente il mare a molto più di qualche chilometro da noi.

"Direi che è il caso che torno da Jimin" mormorò Jungkook dopo un po', staccandosi dalla balaustra ed iniziando ad incamminarsi verso il corridoio.
"Anche io da Yoongi...e Nam e Jin" gli risposi, aggiungendo le ultime parole dopo qualche secondo e seguendolo fino a davanti le porte delle nostre rispettive camere.

"A proposito...scusa per questo, ma Hobi e Joung volevano stare soli e, visto che mia sorella mi ha organizzato tutto il matrimonio, li ho accontentati" mi disse lui in tono dispiaciuto, passandosi una mano tra i capelli con imbarazzo.
"Tranquillo. A me non da fastidio. Yoongi...la sta prendendo bene, dai".
"Se lo dici tu" mi rispose con ironia, aprendo la porta ed entrando nella sua camera solo dopo avermi fatto un cenno di saluto.

Io feci lo stesso, dirigendomi il meno rumorosamente possibile fino al letto mio e del mio ragazzo.
Mi rimisi sotto le coperte, sentendomi subito addosso le braccia e la testa di Yoongi. Lo strinsi a me, pensando che di lui non ne avrei mai avuto abbastanza.

SPAZIO AUTRICE:
E niente, manca un capitolo alla fine...

•I chose you {Taegi/Namjin}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora