1. Famiglia

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"Cosa si prova ad essere il figlio del grande Charles Leclerc?" Osservo la giornalista cercando di sembrare il più tranquillo possibile, benchè non sia così. Penso di aver risposto a questa domanda un centinaio di volte e non ho mai cambiato la versione "È bello, sono orgoglioso di tutto quello che ha fatto mio padre per lo sport e non potrei desiderare  famiglia migliore". Non mento, penso davvero tutto questo nonostante la sua presenza sia abbastanza ingombrante nella vita di qualcuno, come potrete ben immaginare. Sono il secondo dei suoi quattro figli, Timothée, e ho 20 anni. Mio fratello maggiore si chiama Victor, è quello giusto della famiglia: ha seguito le orme di papà rendendolo molto più fiero di quanto mai lo sarà di me, ha 23 anni e un contratto in Ferrari per la stagione che sta per cominciare. Non ha deluso le aspettative, in poche parole, al contrario mio.
Poi ci sono le due pesti, le gemelle, Penelope, per tutti Polly, e Julia, detta anche Jolly. Hanno 17 anni e un'energia così ingestibile da convincere mamma e papà a smettere di spargere progenie in giro per il mondo.
Siamo una grande famiglia, piena d'amore senza dubbio, ma estremamente incasinata, a partire dalla nostra particolare infanzia. Le gemelle non ne hanno subito le conseguenze ma io e Vic siamo cresciuti per anni in giro per il mondo, tra macchine e benzina, con i genitori sempre in qualche box a lavorare a quelle dannate monoposto. Papà ha smesso quando Victor era già grande e viveva gran parte dell'anno con i nonni a Montecarlo, io avevo all'incirca 5 anni ma ricordo ogni dettaglio della vita nel paddock.
Dalle mie parole potrebbe sembrare che detestassi tutto e tutti ma non è così, avevo un sacco di amici, i piloti erano fantastici e, onestamente, mamma e papà non mi hanno mai fatto mancare nulla a livello affettivo.

Ad oggi viviamo tutti a Montecarlo, escludendo i mesi in cui Victor gira per il mondo facendo il lavoro dei suoi sogni e in cui spesso papà lo segue come suo manager. Casa è bella, accogliente e mai silenziosa, c'è sempre qualcuno che litiga per qualcosa, specialmente Polly e Jolly, oppure amici che vanno e vengono.
La cosa più particolare sono sicuramente le amicizie, i nostri genitori hanno mantenuto i legami con molti del settore e di conseguenza sono cresciuto a braccetto con molti figli che, come me, vivono all'ombra dei genitori.

Finita l'intervista per una rete locale di Monaco corro in macchina verso casa, è il compleanno di papà e come ogni anno la festa sarà un evento da ricordare. Non faccio in tempo a mettere piede sul tappeto che subito mia mamma mi ingaggia per qualche lavoro "TT per fortuna sei arrivato, muoviti mi serve una mano per appendere tutti i palloncini!" Sbuffo alzando gli occhi al cielo e afferrando il sacchetto che mi porge cercando di indorarmi la pillola con uno dei suoi dolci sorrisi.
Esco in giardino iniziando il lavoro ma le gemelle mi interrompono immediatamente, come loro solito "Ehy TT, già al lavoro eh" Mi prende in giro Polly incrociando le braccia al petto e alzando il sopracciglio, diventando identica a mamma "Voi due non avete di meglio da fare?" Chiedo cercando di non ammazzarmi sulla scala "No, non ancora almeno" Risponde Jolly con quel sorriso malefico che, però, le diventa immediatamente allegro e sincero nell'istante in cui sentiamo il campanello alla porta e la voce di Victor rimbombare per casa. Era in Giappone con papà fino a ieri per una gara e mancava a Montecarlo da un pò. "Nanette siete ancora vive sì?" Urla scherzoso abbracciandole con forza, mentre io osservo la scena scendendo dalla scala. Lo abbraccio fraternamente "Papà?" chiedo sapendo che questa festa dovrebbe essere a sorpresa, benchè molto probabilmente se la aspetti "È da zio Dan, tranquillo" Mi fa l'occhiolino girandosi poi di scatto per abbracciare mamma, sempre entusiasta e commossa quando il suo bambino torna a casa.
"Ora che sei qui puoi metterti anche tu al lavoro, prendi quelle lanterne e piazzale in giardino in maniera ordinata!" Ordina facendo scuotere la testa ridendo a Vic "Grazie del benvenuto mamma" Risponde ironicamente mettendosi anche lui sotto con i lavori forzati imposti da nostra madre, perlomeno non sarò più solo.

"Ora fate silenzio e aspettate di sentire la porta chiudersi". Mamma dà l'ennesima direttiva facendo spegnere le luci dopo aver notato la macchina di zio Daniel entrare nel vialetto. Qui in casa ci sono proprio tutti gli amici di famiglia, è una grande festa e una grande riunione. Se un fan a caso ci capitasse potrebbe morirci, piloti di ogni importanza e nazionalità, ingegneri famosi, propietari di scuderie e un numero di campionati mondiali vinti da far girare la testa. E poi, ovviamente, le molto poco silenziose amiche di mamma, influencer varie, giornaliste, modelle...chi più ne ha più ne metta insomma.
La serratura gira lentamente e la voce divertita di papà rimbomba nel silenzioso salotto "C'è nessuno?" Domanda ironicamente e facendo urlare a tutti un augurio generale. Le luci si accendono rivelandogli il gran numero di persone in sua attesa e rendendolo l'uomo più felice del mondo. "Auguri amore mio" Dice mamma andandolo ad abbracciare e lasciandogli un bacio sulle labbra, poi seguiamo tutti noi altri. Sorrido nel vedere la dolce scena dei miei genitori, sono abituato a vederli ma ogni volta il loro amore mi lascia qualche brivido addosso. Ho 20 anni, ho avuto qualche storia certo, ma sogno sempre una come la loro, quell'amore puro e sincero, che ha sconfitto tutto e tutti per vincere.
"Grazie a tutti ragazzi, dico davvero". Ci avviamo verso il giardino e tutti iniziano a parlare fra loro creando un gran vociare generale. "Ehy TT, bell' allestimento" Mi volto sorridente verso Melissa, sempre pronta a prendermi in giro. Siamo cresciuti insieme in pista, avendo la stessa età, visto che suo padre è rimasto a fare il commentatore una volta finita la carriera da pilota. È una delle mie migliori amiche e la mia più grande compagnia in feste come questa "Certo che è bello, l'ho fatto io non poteva essere altrimenti". Un suo lieve pugno raggiunge la mia spalla facendoci scoppiare a ridere "Anche meno Timothée, anche meno" Le sorrido prendendola sotto braccio e accompagnandola al bancone per prendere da bere. "Leclerc, mica vorrai far ubriacare mia figlia no?" Mi volto al sentire queste parole e abbraccio mio zio "Papà sono maggiorenne ormai, non puoi più impedirmelo" Risponde Melissa facendo accigliare il padre "Prometto che la terrò sott'occhio zio Daniel" Lui annuisce ridendo, come suo solito, e dandomi una pacca sulla spalla.

"Discorso, discorso, discorso!" Le urla si zittiscono quando mio papà si mette al fianco della torta, e di mia mamma, e prende la parola "Devo proprio farlo?" Domanda ironicamente e la risposta di zio Lando fa scoppiare una risata generale "Sì principino, ti tocca!".
"Bene, allora vorrei ringraziare tutti per essere qua, scommetto che avreste di meglio da fare piuttosto che partecipare al mio quarantaseiesimo compleanno. Non potrei desiderare amici migliori. Poi voglio ringraziare i ragazzi, Victor che è tornato oggi insieme a me e dimostra quanto sia bello avere le energie di un ventenne, TT che continua ad assecondare le follie di sua madre, e le gemelle per avere sicuramente - dice ridendo con la sua solita ironia - aiutato ad allestire il tutto. Ed infine voglio ringraziare Irene, per essere la migliore moglie del mondo, la migliore madre e l'unica donna che potrebbe sopportarmi ogni giorno della sua vita da più di vent'anni".
Vedo la commozione negli occhi di mamma mentre facciamo partire un applauso verso papà, è bello essere tutti insieme in questa giornata surreale in cui siamo come chiusi in una bolla di utopica felicità. Domani tornerà tutto come sempre, con Vic e mio padre in giro da qualche parte, mamma che è sempre triste per la loro mancanza, le gemelle indisciplinate ed io che vivo con degli improbabili sensi di colpa per aver scelto la strada del giornalismo scritto piuttosto che quella delle macchine. Ma oggi, almeno oggi, siamo tutti felici, tutti insieme in questa nostra grande e pazza famiglia.

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Ed eccoci qua con un nuovo libro!
Oggi non è una delle milgiori giornate in cui pubblicare (visto il pessimo mood generale causa annullamento, più che giusto, del GP) ma ve lo avevo promesso quindi eccolo qua❤
Nel pomeriggio anche il primo cap Instagram...:)
Buona lettura e, come ormai da tradizione, buon viaggio ❤

TT. /Sequel "Irene"/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora