3. Favori

1.4K 56 0
                                    

"Cazzo cazzo cazzo!" Impreco mettendo il primo paio di jeans che mi capita sotto mano e cercando una maglia da qualche parte. Sono in ritardo, come mio solito, ma questa volta potrebbe avere conseguenze peggiori delle altre. Ho, o avevo, a questo punto non lo so più, un incontro con un importante giornale sportivo del Principato, a quanto pare hanno saputo di questa mia vena letteraria e non voglio lasciarsi perdere il giovane figlio giornalista di Leclerc. Dal mio punto di vista diventa invece il miglior tirocinio che potesse capitarmi, il che non guasta come biglietto da visita per tutti gli esami che dovrò conseguire all'università.
Afferro il cellulare e le chiavi della macchina per poi uscire di corsa in corridoio. Sto per scendere le scale, cercando di non ammazzarmi, quando dalla stanza di Victor vedo uscire Melissa. Indossa solo una maglietta, che dubito essere sua, e mi guarda con un imbarazzo che non è mai appartenuto alla nostra amicizia. Vorrei dirle di star tranquilla e che per me va tutto bene ma non trovo le parole nemmeno io, così le sorrido debolmente per poi decidermi a darle le spalle e correre fuori di casa.

"Amore mio ciao, com'è andata?" Abbraccio mamma appena rientrato, sono entusiasta della mattinata appena vissuta e non vedo l'ora di condividere tutto con la mia famiglia.
"Mi hanno preso!" Urlo saltando praticamente addosso a Penelope per la gioia, mentre lei scoppia in una sincera risata "Bravo fratellino" Dice separandosi da me e tornando a sedersi beatamente sul divano, non prestando più attenzione nè a me nè a qualsiasi altra cosa succeda nella stanza.
Dopo aver rapidamente spiegato la situazione a mia mamma salgo in camera per farmi una rinfrescante doccia prima di pranzo. "TT sei qui?" La voce di Victor riempie la stanza facendomi sbrigare nel rivestirmi ed uscire con i capelli ancora bagnati, che se lo sa mamma mi ammazza "Ehy Vic dimmi" Mi avvicina per darmi un abbraccio di congratulazioni "Io parto oggi alle 16, te lo ricordi sì?". Ovviamente me ne ero completamente dimenticato, deve andare ad Austin per il gran premio e tornerà il giorno prima del suo compleanno "Oh certo che me lo ricordo, ti pare" Scoppia a ridere lanciandomi addosso il cuscino e scuotendo la testa "Beh l'importante è che non scappi dopo, ti voglio salutare come si deve" Si alza dal mio letto osservandomi in attesa di una risposta "Certo che ci sarò e comunque mica parti in guerra, torni per il 25 no?" Lui annuisce sorridente "Diventerò vecchio" Scherza mentre io finisco di torturare i miei poveri capelli con l'asciugamano "Sei già vecchio" Ribatto ma, prima che possa scherzosamente prendermi a pugni, la voce di papà squilla dal piano di sotto, chiamandoci a tavola.

TTLeclerc

Piace Victor_Leclerc e altri

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Piace Victor_Leclerc e altri

TTLeclerc Yeah, I have a sister that loves to take pictures of me because I'm so damn cool...@Penelope_Leclerc

Penelope_Leclerc Se @Victor_Leclerc fosse più spesso a casa sicuramente non saresti tu il soggetto (sorry not sorry)

Irene_Leclerc 😍💞

MelRicciardo Hottie BF🔥🔥🔥🔥

landonorris Più ti vedo e più mi sembri @Charles_leclerc, e non so quanto sia una bella cosa
Charles_leclerc Grazie amico, grazie tante

"Ehy TT, vieni a fare un giro al molo con me?" Alzo lo sguardo dal telefono incontrando quello di Penelope, c'è solo un motivo che potrebbe portarla a fare una passeggiata con me "A che ti servono le foto stavolta?". Mi sorride abbracciandomi con una falsità disarmante "Progetto scolastico". La guardo storto alzandomi dal divano "E cosa sarebbe questo progetto, fotografa il tuo fratello schiavizzato?" Lei sbuffa sonoramente congiungendo le mani in preghiera e facendomi quegli occhioni a cui nessuno mai potrebbe dire di no "Il progetto è fotografare un soggetto a nostra scelta, ti prego". Alzo gli occhi al cielo "E non puoi chiederlo ad Aaron? Vi vedo molto vicini ultimamente". A quelle parole si alza anche lei incamminandosi verso il piano di sopra "Quel presuntuoso e pieno di sè non sarà mai un mio soggetto, stupido Hamilton" Sbatte la porta della sua stanza ed io mi dispero per l'ennesima volta da quando abbiamo iniziato la conversazione. Non mi ha mai parlato di cosa ci sia, o ci sia stato, tra lei e Aaron ma deduco sia finita in malomodo e non sono sicuro la cosa mi dispiaccia.

"Top rimani così ancora un secondo". Cerco di mantenere la pazienza mentre la vedo girarmi attorno per fotografarmi, devo ammettere che la cosa mi ha sempre divertito e probabilmente ad oggi è l'unica attività che possiamo condividere senza scannarci a vicenda.
"Ora fai una faccia più...seria" Annuisco cercando di trovare in me tutta la serietà del mondo ma proprio in quel momento mi squilla il cellulare facendomi sussultare "Scusa" Faccio un occhiolino a Polly allontandomi di qualche metro e rispondendo alla telefonata.

"TT! Come và?"

"Mel dimmi cosa ti serve, ti conosco"

"Va bene, va bene. Mi servirebbe un favore immenso"

Alzo gli occhi al cielo, se queste sono le premesse non oso immaginare la richiesta

"Irene mi ha chiesto un'aiuto per il compleanno di tuo fratello e io ho un super party in mente...cos'è quella cosa che tuo fratello ama più delle macchine?"

Sorrido maliziosamente passandomi una mano fra i capelli

"Qualsiasi cosa si faccia in camera da letto, ma penso tu lo sappia meglio di me"

"Timothée Leclerc! No, non parlavo di...Vabbè lasciamo perdere"

Scoppiamo entrambi a ridere prima che Melissa riprenda il discorso

"Le moto TT, le dannatissime moto! Sai benissimo quanto sia fissato con quella vecchia Harley di tuo padre"

"E io cosa c'entro con questo?"

"Beh ci sarebbe una persona che può aiutarci a fare una festa in tema motociclismo, una persona che potrebbe, ecco, imprestarci qualche moto"

Sgrano gli occhi posandomi al muretto dietro di me

"No Mel, non esiste"

"Ti prego! Faccio quello che vuoi"

Sospiro osservando Polly che sta pazientemente aspettando il mio ritorno

"Dammi il tempo di pensarci, stasera vieni da noi e ti faccio sapere"

Chiudo la chiamata e torno da mia sorella "Chi era?" Domanda curiosa come suo solito "Melissa, voleva chiedermi un favore per la festa di Vic". Ovviamente non le basta questa risposta ma pretende di conoscere tutti i dettagli della conversazione appena avuta e, come temevo, sostiene anche lei la causa di Mel.
"Andiamo TT, Victor sarebbe felicissimo e poi non è questo gran sacrificio". La guardo male scaldandomi leggermente "Ah no? Beh perché non vai a chiederle ad Hamilton le moto?" So che non dovevo dire queste parole e me ne rendo ancor più conto nell'istante in cui i suoi occhi diventano improvvisamente lucidi "Scusa Polly" Mormoro e lei fa spallucce "Non fa niente, non era poi così importante come per te. Però penso che non ci sarebbe nulla di male nel farle quella telefonata". Dette queste parole mette via la macchina fotografica e mi fa cenno di seguirla alla macchina, torniamo a casa in totale silenzio e non riapriamo più la questione per tutto il pomeriggio rimanente.

TT. /Sequel "Irene"/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora