15. La teoria degli shottini bastardi

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Melissa's story

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Spero stesse guardando me

Can't say anything, sorry

🙁

La discoteca è piena, non che mi sorprenda come cosa, ma mi sembra più piena del solito. Entriamo abbastanza presto, se si considera l'orario consono in cui si arriva solitamente in questi posti, non che io sia un grande esperto a dirla tutta. In vita mia ho fatto serate, certo, ma non sono il tipico ragazzo da nottate folli all'insegna dell'alcool e della musica a palla, un pò tutto il contrario di mio fratello.
A proposito di Victor, ha una mano fraternamente posata sulla mia spalla mentre ordina per entrambi un drink di cui non conosco il contenuto, ma che non posso rifiutare. "La questione è questa - dice alzando notevolmente il tono della voce per rendersi comprensibile - Trova una ragazza che ti piaccia e buttati. Non ci serve molto, un bel bacio e siamo tutti felici! Noi ci trovi nel tavolo lì in fondo, è sempre prenotato a mio nome" Termina la frase con un malizioso ghigno, passandomi il bicchiere e bevendo dalla suo tramite la cannuccia. Io mi limito ad annuire e a guardare i miei amici, se ne stanno già bellamente in disparte a ballare e ridere come normale per dei ragazzi della nostra età.

Ok TT, non gliela darai di certo vinta no? Ora vai, cerchi una ragazza carina, le chiedi un bacio e finisce.

Faccio fatica perfino a sentire la voce nella mia testa, forse approcciare una ragazza sarà più complicatp del previsto. E poi io mica sono un esperto, avrò baciato si e no tre ragazze in vita mia, di cui una perchè ci sono stato fidanzato per un bel pò.
Quando il pensiero di Karen mi raggiunge la mente butto immediatamente giù un sorso del drink, il calore brucia la gola, l'alcool annebbia ogni ragionamento e la nostalgia viene allontanata in men che non si dica, o almeno così pare.

Mi guardo un pò intorno, ci sarà pur una ragazza abbastanza sola e abbastanza carina no?

A quanto pare no.
O sono troppo belle per avvicinarmici da solo.
O sono troppo timide per parlare ad uno sconosciuto.
O sono già troppo ubriache...e 'libertine'.
O, cosa sempre più probabile, si guardano bene dall'assecondare uno sconosciuto che approccia troppo gentilmente per l'ambiente in cui si trova.
Deduco di essere io il problema, evidentemente in discoteca funziona di più un 'Ehy ciao limoniamo?'.
Decidendo di non passare la sera del mio compleanno da solo torno al tavolo, nessuno bada più alla scommessa e mi accolgono allegri e spensierati. Balliamo per un bel pò, a dir la verità beviamo anche un pò troppo, ci ritroviamo in situazioni al quanto insolite per me ma incredibilmente piacevoli.
"Shottino?" Domanda sguaiatamente Anna tirandomi verso il bancone e ordinando due piccoli bicchierini ripieni di un liquido scuro.
"Ok TT, sai come funziona, tutto in un colpo e senza rimorsi" Mi fa un'occhiolino prima di far tintinnare i bicchieri, battere sul tavolo e ingurgitare l'intero contenuto. Una smorfia compare sui nostri visi e la stanza sembra improvvisamente girarci attorno, non so cosa io abbia appena bevuto ma sembra di essere in paradiso. O all'inferno. Dipende dai punti di vista.
Una volta ricordo che una ragazza mi aveva spiegato tutta una sua teoria sugli 'shottini bastardi', che rifiuti per tutta una serata ma quando ne prendi uno non puoi più farne a meno. "Te la svoltano - aveva detto - Sta a te decidere se in positivo o se verso il primo bagno". Quella volta ci avevo riso su ma ora capisco esattamente cosa intendesse dire, perchè dopo quel bicchierino ne sono seguiti altri, forse fin troppi. E capisci di essere in una fase critica quando quello a gridare al prossimo shot sei tu, quando ti togli la camicia e ti ritrovi a ballare con una sconosciuta.

TT. /Sequel "Irene"/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora