Milano è bella, è caotica, è vissuta, è moderna, è così italiana ma così internazionale. È vero, forse il sole da quando sto qui non l'ho ancora mai visto e sicuramente non ha il mare, però per qualche strano motivo non mi fa sentire la mancanza di Montecarlo, non eccessivamente quantomeno.
Essendo Victor partito per i test, negli ultimi anni disputati a Silverstone, ho deciso di impiegare questa solitaria giornata andando a trovare mia nonna Maria.
La mia famiglia è strana, decisamente strana, ma per qualche motivo siamo tutti incastrati perfettamente.
Salgo le scale del suo palazzo avendo trovato il portone aperto, raggiungo la porta e suono. Ricordo di essere stato in questa casa poche volte e solo da piccolo, ma ho sempre la sensazione di calore quando torno qua.
La porta si apre lentamente e l'anziana signora mostra il suo migliore sorriso quando mi vede "Timothée!" Urla abbracciandomi e facendomi ridere. Mi invita ad entrare e a prendere un caffè in salotto con lei. "Allora piccolo, come stai?" Gli occhi le brillano dalla felicità mentre intorno a noi noto le decine di foto appese alle pareti, mie e dei miei fratelli ma soprattutto di mamma e papà.
"Bene nonna, sorprendentemente bene" Annuisce sorseggiando dalla sua piccola tazzina, senza mai perdere quel lieve sorriso che le piega le labbra.
Nonna Maria la ricordo sempre così, un pò acciaccata ma felice, allegra e piena di vita. Mamma dice che ha cambiato espressione da quando siamo nati noi e a me piace credere sia proprio così.
"E tu nonna, come stai?" Sospira scricchiolandosi le dita e sistemandosi meglio sulla sua vecchia poltrona "Bene TT, non c'è male. Certo, potresti dire ai tuoi genitori di venirmi a trovare più spesso ma quando mi mancano mi riguardo i vecchi filmini".
Si alza improvvisamente andando ad accendere la TV e facendo partire un vecchio DVD già inserito nel suo altrettanto vecchio lettore.
Nello schermo compaiono mamma e papà, da giovani, con un minuscolo Victor tra le braccia, mentre camminano felicemente per il paddock di Dio sa quale circuito. Ridono e scherzano, si baciano con amore e salutano in camera "Vic fai ciao alla nonna!" Dice mamma muovendo ridicolmente il braccio di Victor, facendoci scatenare una risata.
"TT che mi dici dell'amore eh? Ti sei dato una mossa con la piccola Ricciardo?" Quasi mi soffoco con il caffè mentre lei mette in pausa il video per prestarmi tutta la sua attenzione.
"Melissa? No no, noi non siamo-" Scoppia a ridere, sorprendendomi, facendomi smettere di blaterare parole a caso. "Oh andiamo, potrai darla a bere a quel credulone di tuo papà ma non di certo a me. Me la ricordo sai tua mamma quando diceva che non era sicura di Charles, che non era sicura di niente. E guardali ora!" Mi passo una mano fra i capelli, bloccandomi qualche secondo nel ripensare a Melissa e alla sua vita a Montecarlo.
"Anche che fosse - dico poi - è la mia migliore amica, non posso certo andare lì e dirle 'ciao, ti amo, stiamo insieme?' ". Non so per quale motivo ma sento che questa simpatica vecchietta ha consigli migliori da darmi rispetto a molti miei amici.Si alza andando a prendere una vecchia foto di papà, per me inedita ma penso famosa al mondo, come quasi tutte.
"Questa è stata scattata in un pomeriggio qualunque, tuo papà aveva appena fatto una pole e guardava innamorato tua mamma che esultava negli uffici sopra i box. Lo vedi quanto gli brillano gli occhi?"
Annuisco quasi commosso, la guarda ancora così, nonostante tutto.
"Pensi che potesse permettersi di essere timido quando l'ha conosciuta? Pensi potesse fermarsi a fare una lista di pro e di contro? No, perchè Irene è una forza della natura, perchè se non si fosse seduto su quella panchina lei se ne sarebbe andata per sempre. Perchè se non le avesse impudentemente chiesto di sposarla appena conosciuti lei probabilmente lo avrebbe dimenticato poche ore dopo.
Charles ha rischiato, perchè prima di tutto ha amato. Non ti chiedo di chiedere la mano di Melissa, ma se provi un briciolo di quello che credi, allora non pensi valga la pena rischiare? In fondo se Charlie non avesse rischiato ora voi non sareste qui e la mia vita sarebbe infinitamente più vuota".Esco dal palazzo con i brividi addosso, sta diluviando ma io continuo a camminare incurante sotto la pioggia. Arrivo in Piazza Duomo, mi sembra quasi di vederci mamma e papà, mi sembra quasi di vederci me e Melissa.
"Pronto TT, come và la vita Milanese?"
La sua voce squillante mi fa sorridere istintivamente
"Pensavo potessi venire a scoprirla tu stessa no? Che ne dici, io, te e la città della moda"
Ride attraverso il cellulare prima di fermarsi, sospirare, e rispondere
"Scusa Timothée ma lo sai, in questo periodo dell'anno torno sempre a Perth. Papà ha detto che andiamo a Melbourne per il gran premio però, ci vediamo lì no?"
Avrei voluto vederla subito ma accetto queste condizioni imposte dal destino. Vorrà dire che passerò più tempo ad immaginarmi un ipotetico discorso che poi, puntualmente, non riuscirò a fare. Un pò come tutte le sere da anni ormai, poco male.
"Certo che sì! Non vedo l'ora"
MelRicciardo
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MelRicciardo This is how a perfect day in Perth goes.
TTLeclerc 😍😍
Morwenna.Sainz Australian baby
Danielricciardo Bravo il fotografo ;)
landonorris Mi pare si chiami 'Daniel Modesto Ricciardo' ma non sono sicuro
Carlossainz55 Ah si, è fratello di 'Lando impiccione Norris'4 marzo
È mercoledì, a Melbourne splende il sole e noi siamo chiusi in una qualche improbabile sartoria per decidere un abito adatto alla serata. Da qualche anno a questa parte, grazie alle innovazioni di Liberty Media, ogni anno la stagione di F1 viene inaugurata da una grande cena di Galà, svolta logicamente a Melbourne. E se i piloti sono già carichi per correre, noi parenti siamo inevitabilmente costretti a concentrarci solo sul far fare loro la migliora figura possibile. Tanto più se vieni come ospite ufficiale non solo di un pilota Ferrari ma anche del padrino della Scuderia stessa. Ogni anno le scuderie scelgono i loro 'padrini' appunto, ovvero due ex piloti che li rappresentino ufficialmente, in questo caso mio padre e il suo ex compagno di squadra Sebastian Vettel.
"Mamma questo è fantastico!" Grida Polly uscendo dal camerino con un vestito elegante, che le sta oggettivamente bene, come tutti gli altri dieci che si è già provata del resto.
Non fosse per la presenza di Melissa credo impazzirei, anche perchè Victor è disperso da qualche parte per Melbourne.
Lui e papà hanno quasi chiarito, Vic ha capito che non può accusarlo di colpe passate e che in fondo è pur sempre la famiglia la cosa che più conta al mondo.
Nonostante questo non abbiamo intenzione di tornare a vivere a Montecarlo, non nell'immediato almeno. Benchè non abbia alcuna laurea, un piccolo giornale sportivo italiano mi ha assunto per documentare ogni Gran Premio, scusa che ho preso al volo per farmi il giro del mondo insieme a mio fratello.
Certo, se solo non fosse iniziato con delle ore di fitting australiane sarei stato meglio, ma non mi lamento, questa sera ci sarà da divertirsi.
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TT. /Sequel "Irene"/
FanfictionNon ho preso nulla da papà, fuorchè gli occhi, quelli sono i suoi. Ma forse era scritto dovesse essere così perchè, come dice mamma, gli occhi non mentono mai. SEQUEL DI: "Irene /Charles Leclerc/"