Soojin's pov:
Come ogni sera mi trovavo nel locale dove lavoro; erano le 23:00 e forse vi starete chiedendo che tipo di lavoro faccio?
Il mio è un lavoro serale dove io ed altre ragazze siamo pagate per intrattenere il genere maschile. Forse avete capito di che lavoro si tratta e ho iniziato da quando avevo 16 anni per potermi pagare gli studi.
I miei genitori sono separati ed entrambi sono fuori uso per il momento. Mia madre è un'alcolizzata e adesso si trova in un ospedale di riabilitazione, mio padre invece è in carcere da ben 5 anni e ne dovrà scontare ancora 10.
Io abito con mia nonna, lei mi ha cresciuta fin da quando ero piccolissima e ho la paura costante di perderla da un momento all'altro.
Mi ha fatto da madre, da padre, da sorella, da amica e per questo le devo tutto.
Allora perché non faccio un lavoro più, possiamo dire "onesto" se ho mia nonna che mi può fornire i soldi?
Perché non vorrei mai dipendere da nessuno, non potrei mai stare dietro una persona chiedendogli l'elemosina per tutta la vita.
Quindi ogni sera esco di casa verso le 19:30 dicendo a mia nonna che vado a lavorare in un ristorante lì vicino, per non farle sapere la verità sul mio lavoro.
Tornado a noi, una di queste sere come al solito mi stavo preparando con le mie compagne in una stanza che era dedicata solo a noi del personale.
Ci trucchiamo, ci vestiamo in modo provocante e infine ci separiamo nelle varie stanze dove poi possiamo incontrare i nostri clienti.
"Soojin!" Mi chiamò la padrona del locale.
"Si, mi dica"
"Oggi avrai la camera 486, il tuo cliente dovrà arrivare verso le 23:45" affermò porgendomi le chiavi della stanza.
"Grazie signora" risposi avviandomi verso la camera da letto.
Le ore passarono ed io mi ritrovai da sola in un'enorme stanza tutta ricoperta di rosso scuro con due mobili ai lati del letto e un'enorme specchio verticale all'angolo della stanza.
Potevo sentire sospiri, le persone ansimare nelle altre camere, alcune volte sembravano urla di dolore come se qualcuno le stesse violentando ma tante volte potevo sentire l'eccitazione nelle loro grida.
Gli uomini che frequentano questo tipo di locale vanno dai 40 anni in sù, tra cui politici, dottori, avvocati o capi di grandi agenzie. Io devo ancora compiere 22 anni e sinceramente anche se faccio questo lavoro da anni mi sento così piccola e delicata davanti a queste persone che molte volte di notte mi vengono gli attacchi di panico ripensando alle loro facce.